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Domani è la giornata dell’obesità L’esperienza del progetto ViviSmart

 
17 maggio 2019 | 12:05

Domani è la giornata dell’obesità L’esperienza del progetto ViviSmart

17 maggio 2019 | 12:05
 

In Italia il 4,3% dei bambini, soprattutto maschi, soffre di obesità grave. È quanto emerge dai dati di European Congress on Obesity, diffusi in occasione della Giornata Europea dell’Obesità in programma domani 18 maggio.

Per questo aBCD vuole ribadire l’importanza di una corretta alimentazione e dei corretti stili di vita come momento fondamentale contro l’obesità infantile e adulta. Il progetto ViviSmart nasce dalla volontà di Barilla, Coop e Danone che, insieme alle rispettive Fondazioni, si sono unite per combattere l’obesità nel nostro Paese, e in particolare l’obesità infantile, che mostra numeri preoccupanti.

(Domani è la giornata dell’obesitàL’esperienza del progetto ViviSmart)

L’Italia è seconda solo alla Grecia per obesità e sovrappeso infantile. Un problema anche economicamente rilevante, se si pensa che questi dati costano al sistema sanitario 4,5 miliardi di euro ogni anno. Da qui l’importanza di parlare con un linguaggio concreto e progetti più alla portata di bambini e famiglie per ribadire l’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita più orientati al movimento e all’aria aperta.

(Domani è la giornata dell’obesitàL’esperienza del progetto ViviSmart)

«L’alleanza che vede uniti il settore alimentare, il mondo delle cooperative di consumatori, le fondazioni no profit e la ricerca scientifica, è nata con la convinzione che la condivisione di competenze ed esperienze potessero portare alla concreta realizzazione del progetto ViviSmart, con l’obiettivo di favorire l’adozione di stili di vita più corretti e un’alimentazione più sana», ha detto Salvatore Castiglione, Corporate Affairs Danone Company. «Il progetto ViviSmart si è sviluppata nell’arco di due anni con una serie di attività coordinate di edutainment che hanno coinvolto scuole, punti vendita, medicina generale e nuove tecnologie, rivolgendosi a tutti i membri del nucleo famigliare con lo scopo di informare, coinvolgere e attivare la popolazione italiana rimettendo al centro i principi della dieta mediterranea».

Il progetto, nato con l’obiettivo di riavvicinare la popolazione italiana alle buone abitudini della dieta mediterranea attraverso una serie di iniziative di edutainment, da settembre 2017 ad oggi ha coinvolto in totale 4 città, 20 medici di medicina generale, 17 scuole, 120 insegnanti, 106 classi, 2275 bambini e famiglie, 17 punti vendita e medici di medicina generale per oltre 1500 ore di attività con i bambini.

Dalla ricerca sviluppata dall’Università LUMSA (insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre) sui partecipanti al progetto pilota, si registrano sensibili modifiche nei comportamenti di bambini e famiglie nei confronti di alimentazione e movimento: grazie a ViviSmart l’11% dei bambini beve più acqua e più volte durante la giornata così come si è riscontrato l’aumento del 6% dei bambini che mangiano frutta e del 13% di quelli che mangiano verdure. Contemporaneamente si è verificato un aumento della consapevolezza sul consumo di cereali e latte e suoi derivati, alimenti che si trovano allo stesso livello della piramide alimentare: nello specifico il 75% dei bambini beve latte durante la giornata e l’80% mangia latticini.

Il progetto ViviSmart si sviluppa in una serie di incontri prima in classe e poi nei punti vendita Coop.  Le attività sono state progettate partendo dal concetto di “corpo come sistema fisiologico, psicologico e culturale”, superando la sua visione funzionalista, normalmente adottata a scuola, e il concetto di “teoria ingenua” costruita dai bambini, che diventa il punto di partenza delle lezioni ViviSmart. L’obiettivo di ciascun incontro è quello di far evolvere le “teorie ingenue” dei bambini verso la conoscenza, grazie anche a laboratori scientifici, sensoriali e artistici. Nel complesso, gli incontri si sviluppano in una serie di attività – sul corpo, sugli alimenti, sulla piramide alimentare, sul movimento – che consentono di rendere i bambini e le loro famiglie veri e propri protagonisti. Al termine del percorso in classe, i bambini divengono attori di una “spesa simulata”, ossia fanno loro la spesa spiegando poi ai propri genitori cosa hanno deciso di acquistare e perché.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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