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Proteggere l’intestino dal condizionatore Di notte è meglio usare il ventilatore

Proteggersi dal caldo di quest’estate torrida è un’esigenza ovvia, ma non bisogna dimenticare la cura del nostro intestino che, sottoposto a microclimi da aria condizionata, risente dell’escursione termica con l’esterno

 
11 luglio 2015 | 12:10

Proteggere l’intestino dal condizionatore Di notte è meglio usare il ventilatore

Proteggersi dal caldo di quest’estate torrida è un’esigenza ovvia, ma non bisogna dimenticare la cura del nostro intestino che, sottoposto a microclimi da aria condizionata, risente dell’escursione termica con l’esterno

11 luglio 2015 | 12:10
 

L’estate e il caldo torrido sono piombati nella nostra quotidianità e con questi l’uso sistematico dell’aria condizionata, soprattutto in ambienti di lavoro dove la temperatura sale anche a causa dei computer. Tutto ciò è lecito, ma è anche necessario stare attenti agli eccessivi sbalzi di temperatura, in particolare nella fase digestiva. Oltretutto, è bene non dormire con il condizionatore d’aria acceso (magari puntato addosso). Ma per comprendere meglio, riportiamo il commento di Beatrice Salvioli, gastroenterologa, unità operativa gastroenterologia clinica di Humanitas, tratto per intero dal sito Humatisalute.it.



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Soffri di colite? Occhio all’aria condizionata.  In questo caso, infatti, l’intestino, è più sensibile. Stare in un ambiente climatizzato è il desiderio di molti nelle giornate estive, ma cosa può succedere a stomaco e apparato digerente? Il getto d’aria fredda o le pale del ventilatore puntati direttamente sull’addome possono essere causa di qualche acciacco? E con gli sbalzi di temperatura, quando si passa da ambienti climatizzati all’esterno dove batte forte il sole, che succede? A rispondere è la dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas.

Quali sono i rischi per una persona in salute? È sconsigliato dormire con l’aria condizionata o il ventilatore accesi?
«Quando la differenza tra temperatura esterna e degli ambienti interni, come in ufficio, casa, macchina e supermercati è troppo elevata, nelle persone sane ma più sensibili, si possono avere diversi disturbi, ma non per questo i condizionatori devono essere demonizzati. È ovvio che il fresco “artificiale” può determinare una sorta di congestione in chi è nella fase digestiva, soprattutto nei “colitici” o nei soggetti che soffrono di gastrite. È sconsigliato anche dormire con il condizionatore acceso ed è preferibile comunque l’uso di ventilatori o ancor meglio dei de-umidificatori».

Se invece una persona soffre di disturbi gastro-intestinali a cosa deve stare attento?
«Chi soffre di intestino irritabile risente maggiormente degli sbalzi di temperatura. Le conseguenze possono essere dolori addominali e irregolarità intestinali con comparsa di dissenteria. Anche le persone con malattia da reflusso gastroesofageo possono risentire del condizionatore. Infatti questa malattia spesso si manifesta con sintomi respiratori come raucedine e mal di gola e l’aria condizionata, raffreddando la gola, può far ristagnare il muco nelle cilia delle vie respiratorie e peggiorare i sintomi. In questi casi, oltre che indossare un foulard, è consigliabile idratarsi spesso».

Come ci si può proteggere dall’aria condizionata?
«Non tenere troppo bassa la temperatura dei condizionatori per evitare così pericolosi sbalzi tra dentro e fuori ed evitare il contatto diretto con il getto d’aria. Chi soffre di “colite” farebbe bene a proteggere l’addome con la “maglia della salute“, spesso non gradita ma in alcuni casi essenziale».
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