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La musica classica fa bene alla salute Benefici alla pressione sanguigna

Se regolata sul ritmo del muscolo che pompa sangue nel nostro corpo, la musica classica può avere effetti benefici, altamente rilassanti, di riduzione della frequenza cardiaca e contenimento della pressione

 
26 luglio 2015 | 12:33

La musica classica fa bene alla salute Benefici alla pressione sanguigna

Se regolata sul ritmo del muscolo che pompa sangue nel nostro corpo, la musica classica può avere effetti benefici, altamente rilassanti, di riduzione della frequenza cardiaca e contenimento della pressione

26 luglio 2015 | 12:33
 

L’effetto della musica sul nostro organismo non dipende sicuramente dai gusti personali, ma dal ritmo. Come era facile prevedere, musica rock e pop hanno un effetto accelerante sul cuore, mentre la musica classica può favorire il rilassamento di questo muscolo involontario, a patto che abbia il ritmo giusto. Tra questi si annoverano il Va’ pensiero, il Nessun dorma e l’adagio della Nona  di Beethoven. Ce lo spiega meglio Maddalena Lettino, responsabile dell'onità operativa di cardiologia di Humanitas, di riportiamo il commento tratto per intero da Humanitasalute.it.


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Per il cuore la musica classica è un “calmante” naturale, ma solo se al ritmo giusto. Secondo uno studio di un team di cardiologi della Oxford University, Gran Bretagna, la musica classica che scorre allo stesso ritmo del cuore sarebbe in grado di tenere sotto controllo il battito cardiaco. Le note ridurrebbero infatti la frequenza cardiaca e conterrebbero la pressione del sangue.

L’effetto calmante, sottolineano gli scienziati, è indipendente dai gusti personali degli ascoltatori. Le conclusioni dello studio sono state presentate alla conferenza della British Cardiovascular Society. I ricercatori hanno passato in rassegna due decenni di studi che hanno indagato questa relazione. Successivamente hanno testato le teorie ricavate dalle pubblicazioni su un ristretto gruppo di studenti. Le arie più rilassanti erano il Va’ pensiero di Giuseppe Verdi, il Nessun dorma di Giacomo Puccini e l’Adagio della Nona sinfonia di Beethoven. Esempi di musica classica con un ritmo ripetuto di 10 secondi.

Nessun effetto invece da altri tipi di musica classica, mentre rock e pop avevano l’effetto contrario. Gli studenti, infatti, hanno ascoltato un brano del gruppo rock Red Hot Chilli Peppers: il loro cuore batteva più velocemente. In conclusione però, avvertono gli autori dello studio, c’è bisogno di ulteriori ricerche in grado di confermare questi risultati.

La musica classica attiva meccanismi di rilassamento
«Lo studio, realizzato da un gruppo di valenti ricercatori, ha il merito di aver definito meglio quale tipo di musica sia più efficace su alcuni parametri cardiologici e abbia un potenziale impatto sulla prognosi. Gli scienziati hanno dimostrato che un certo tipo di musica classica, oltre a suscitare piacere durante l’ascolto, non genera dei picchi emozionali contrastanti, bensì attiva dei meccanismi di rilassamento», spiega la dottoressa Maddalena Lettino, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia di Humanitas.

«Se consideriamo che una frequenza cardiaca e una pressione più basse sono associate a un ridotto rischio di mortalità cardiovascolare, allora – conclude la specialista – si potrebbe dire che anche la musica sia indirettamente correlata a un minor rischio».
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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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