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Congestione, allarme soprattutto d'estate I consigli per evitarla e come intervenire

La congestione è un disturbo tipico dell’estate quando siamo sottoposti a improvvisi sbalzi di temperatura. Se il blocco per congestione arriva dopo un bagno basta coprendo e fare distendere la persona con le gambe in su

 
20 agosto 2015 | 12:29

Congestione, allarme soprattutto d'estate I consigli per evitarla e come intervenire

La congestione è un disturbo tipico dell’estate quando siamo sottoposti a improvvisi sbalzi di temperatura. Se il blocco per congestione arriva dopo un bagno basta coprendo e fare distendere la persona con le gambe in su

20 agosto 2015 | 12:29
 

La congestione consiste in un blocco della digestione, dovuto a un’alterazione della circolazione del sangue nello stomaco, subito dopo la digestione quando l’afflusso è maggiore. È causata da repentini sbalzi di temperatura, che si verificano specialmente d’estate, al mare o a causa dell’aria condizionata. Quali sono i sintomi è come evitarla? Ne parliamo con Antonio Voza, responsabile del Pronto soccorso - Eas di Humanitas: l’articolo seguente è tratto interamente da Humanitasalute.it.



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La congestione è uno dei disturbi tipici dell’estate e anche tra i più pericolosi. Il blocco della digestione per colpa di uno sbalzo termico può essere addirittura mortale, basti pensare al rischio congestione se si entra in mare o in piscina senza aver aspettato almeno due ore dopo un pasto.

Dal punto di vista fisiologico cos’è la congestione?
«Con la congestione si verifica uno squilibrio nella circolazione del sangue. Questo perché dopo un pasto, in particolar modo se abbondante, l’afflusso di sangue verso lo stomaco aumenta in modo sensibile. Se durante la digestione ci si espone a uno sbalzo termico repentino e intenso, la circolazione sanguigna si altera», spiega il dottor Antonio Voza.

«Si verifica - aggiunge lo specialista - una vasocostrizione e il sangue defluisce dall’apparato gastrointestinale. Per mantenere la temperatura corporea costante, in equilibrio, il cervello “richiama” il sangue che il cuore ha pompato di più verso l’addome. Attenzione dunque a non uscire “a pancia piena” da un ambiente troppo freddo a uno con una temperatura di gran lunga più alta o viceversa, né a ingerire una bevanda ghiacciata dopo un pasto abbondante».

Quali sono i sintomi della congestione?
«I sintomi sono uno stato di malessere generalizzato che ad esempio un bambino non riesce a riferire con precisione. I sintomi più evidenti della congestione possono essere sudorazione profusa e brividi, nausea, vomito, dolori addominali, senso di svenimento fino alla perdita di senso e di coscienza», risponde il dottor Voza.

Come intervenire e quando portare chi è stato colpito da congestione in pronto soccorso?
«Bisogna intervenire tempestivamente. Se il blocco per congestione è arrivato dopo un bagno, si interviene asciugando, coprendo e facendo distendere la persona con le gambe in su. Se c’è perdita di coscienza, o se c’è stata e la persona si è ripresa, è necessario andare in pronto soccorso. Dopo che la temperatura corporea si è ristabilita si può dare una bevanda calda, ma non subito».

Ci sono controindicazioni? «Dopo 2-3 ore dalla congestione - conclude - ci si riprende senza grossi problemi. L’importante è che la temperatura corporea si sia ristabilita nel suo valore costante e che il sangue abbia ripreso a circolare normalmente».
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© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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