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Al via una raccolta firme in Lombardia per il ritorno della “schiscetta” a scuola

Il Movimento Cinque Stelle Lombardia ha lanciato una raccolta firme per dare la possibilità ai genitori di adottare un’alternativa alla mensa, ovvero il pranzo portato da casa, una pratica finora vietata in molte scuole. Per il benessere del bambino, oltre all’alimentazione, attenzione anche al peso e alle dimensioni dello zaino

 
24 settembre 2015 | 10:56

Al via una raccolta firme in Lombardia per il ritorno della “schiscetta” a scuola

Il Movimento Cinque Stelle Lombardia ha lanciato una raccolta firme per dare la possibilità ai genitori di adottare un’alternativa alla mensa, ovvero il pranzo portato da casa, una pratica finora vietata in molte scuole. Per il benessere del bambino, oltre all’alimentazione, attenzione anche al peso e alle dimensioni dello zaino

24 settembre 2015 | 10:56
 

Ha preso il via la raccolta firme, promossa dal Movimento Cinque Stelle Lombardia su Change.org, che propone un’alternativa alle mense scolastiche, permettendo ai genitori di scegliere se fare portare il pranzo da casa ai propri figli. «Non sottovalutiamo l’importanza didattica del pasto di mezzogiorno - spiega Paola Macchi, consigliere regionale - anche dal punto di vista dell’educazione alimentare, ma moltissime famiglie ci hanno segnalato disagi di varia natura generalmente economica o etica conseguente all’impossibilità, in quasi tutte le scuole della regione, di portarsi il pasto da casa».



«L’articolo 32 della Costituzione, garantisce il diritto a “scelte alimentari autonome” - continua Paola Macchi - ogni genitore dovrebbe quindi essere libero di poter scegliere cosa far mangiare ai propri figli. Non esiste nessuna normativa o direttiva regionale, nazionale, europea che vieti il consumo dei pasti portati da casa eppure, mentre negli altri Paesi europei questa possibilità c’è da sempre, in Italia, sebbene in Lombardia ci siano Comuni che hanno già previsto questa possibilità, siamo parecchio indietro». Per aderire alla raccolta firme clicca qui.

E se la cosiddetta “schiscetta” gioverebbe alle necessità di ogni singolo bambino, meritano di essere risolti anche i disagi generati dal peso dello zainetto. Nicola Portinaro, direttore della cattedra di ortopedia e traumatologia dell’università Statale di Milano e responsabile dell’unità operativa di Ortopedia pediatrica dell’ospedale Humanitas regala sei preziosi consigli per lo zaino perfetto; li riportiamo interamente tratti da Humanitasalute.it.


  1. «Il peso degli zaini - dichiara Portinaro - non deve essere sproporzionato rispetto a quello del bambino». L’Ispel, l’Istituto per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, dà questa indicazione: il peso degli zaini non deve eccedere il 10% di chi lo indossa.
  2. Lo zaino deve contenere solo l’essenziale per il giorno scolastico e deve essere riempito a partire dal fondo con le cose più pesanti poggiate allo schienale.
  3. Lo schienale dovrebbe essere sempre rigido e imbottito
  4. Meglio indossare degli zaini con ampie bretelle che ne permettano un facile utilizzo e che non costringano il bambino.
  5. «Lo zaino - sostiene Portinaro - va sempre indossato con entrambe le bretelle, mai portarlo su una sola spalla. Se indossato correttamente, aiuta a tenere dritte spalle e schiena, le sostiene come se fosse un tutore».
  6. «Gli zaini trasportabili - conclude Nicola Portinaro - come un trolley possono essere scelti per comodità, ma si tratta comunque di un peso da trascinare anche per molti metri, tutti i giorni».


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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