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Il rimedio ai geloni è la prevenzione Evitare sbalzi termici e unguenti fai da te

I geloni sono un danno vascolare spesso sottovalutato. Colpisce per lo più le donne in giovane età. Coprirsi adeguatamente, evitare sbalzi termici e l'utilizzo di unguenti fai da te, alcuni possibili rimedi

 
17 gennaio 2016 | 11:11

Il rimedio ai geloni è la prevenzione Evitare sbalzi termici e unguenti fai da te

I geloni sono un danno vascolare spesso sottovalutato. Colpisce per lo più le donne in giovane età. Coprirsi adeguatamente, evitare sbalzi termici e l'utilizzo di unguenti fai da te, alcuni possibili rimedi

17 gennaio 2016 | 11:11
 

Nella stagione fredda, approfittando della neve, non sono pochi i momenti in cui si torna bambini, tra pupazzi, angeli a terra o battaglia di palle di neve. Molto spesso però si dimenticano i guanti, non ci si copre a sufficienza, e si rincasa con i geloni alle dita. Un problema spesso sottovalutato, che invece può provocare un certo grado di sofferenza sottopelle. Di seguito l'approfondimento tratto per intero da Humanitasalute e le spiegazioni del fenomeno da parte del dottor Marcello Monti, responsabile di dermatologia in Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano.




Il “gelone” è un danno vascolare spesso più grave di quello che si pensa. In medicina il termine utilizzato dagli addetti ai lavori è “pernioma”. «Il freddo produce, soprattutto in alcuni soggetti predisposti, una decisa vasocostrizione - spiega Marcello Monti - che provoca una riduzione della circolazione sanguigna nel distretto corporeo colpito. Il tessuto, che diventa violaceo, va in sofferenza e comporta bruciore e dolore. Solitamente il gelone è bene delimitato: appare come un nodulo dolente sottopelle».

Di solito le parti più colpite sono quelle periferiche e meno vascolarizzate, come mani, piedi, orecchie e naso. «L’esposizione alle basse temperature - prosegue lo specialista - aumenta il rischio, ma non è il fattore maggiormente determinante. A fare la differenza è la tipologia di individuo, poiché alcuni soggetti risultano molto più colpiti di altri dai geloni».

Geloni, più colpite le persone alte e magre e le giovani donne
Le persone più facilmente interessate da questo danno vascolare sono quelle «alte e magre, dalla corporatura molto esile - chiarisce il dottor Marcello Monti - con poco pannicolo adiposo che tiene al caldo le estremità. Solitamente il sesso femminile risulta più colpito di quello maschile e, per quanto riguarda le fasce di età, le ragazze e le giovani donne sono più a rischio delle donne mature».

Quando il gelone si è ormai formato e il tessuto colpito si è danneggiato, non si può fare altro che aspettare la regressione spontanea del gelone stesso. Molto importante risulta quindi la prevenzione: per prevenire lo sviluppo di geloni, è fondamentale tenere le estremità al caldo e soprattutto «evitare sbalzi di temperatura importanti. È bene - precisa l’esperto - che chi soffre di geloni si ricordi ad esempio di indossare, prima di uscire di casa, guanti e sciarpa intorno a naso e orecchie per evitare lo shock termico. Di aiuto risulta essere anche lo sport, che migliorando la circolazione del sangue previene lo sviluppo dei geloni».

Non ci sono terapie mirate per il trattamento dei geloni
Quanto alle terapie, a oggi purtroppo ancora non esistono trattamenti mirati per la cura di questo disturbo vascolare. «I farmaci vasodilatatori - spiega il responsabile di Dermatologia in Humanitas - che un tempo si pensava potessero risolvere il problema, in realtà non funzionano. Le frizioni fai-da-te a base di unguenti di vario tipo, spesso pubblicizzate come rimedio ai geloni, non solo non funzionano, anzi aumentano il danno vascolare. L’unica terapia che fino a oggi ha dimostrato di avere una qualche efficacia è la somministrazione, nel caso a soffrire del disturbo sia una donna, della pillola anticoncezionale: gli ormoni migliorano infatti la vascolarizzazione, diminuendo il rischio che si formino i geloni. Si tratta comunque di una terapia “indiretta”, perché ancora non è stato scoperto un farmaco specifico contro i geloni».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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