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Il riposo dopo pranzo aiuta ad abbassare la pressione

Per allentare lo stress non c’è miglior farmaco del pisolino pomeridiano. Un’abitudine, per chi può permettersela, che ha l’effetto di ridurre la pressione sanguigna tanto quanto riesce ai farmaci per l’ipertensione.

 
03 gennaio 2020 | 11:24

Il riposo dopo pranzo aiuta ad abbassare la pressione

Per allentare lo stress non c’è miglior farmaco del pisolino pomeridiano. Un’abitudine, per chi può permettersela, che ha l’effetto di ridurre la pressione sanguigna tanto quanto riesce ai farmaci per l’ipertensione.

03 gennaio 2020 | 11:24
 

Il pisolino dopo pranzo fa bene, alla pressione soprattutto. A rivelarlo è uno studio di un team di ricerca internazionale guidato da scienziati greci. Ne ha parlato il professor Giulio Stefanini, cardiologo di Humanitas in un articolo di Humanitasalute, che riportiamo di seguito.

Bastano pochi minuti di riposo dopo pranzo per abbassare la pressione (Il riposo dopo pranzo aiuta ad abbassare la pressione)

Bastano pochi minuti di riposo dopo pranzo per abbassare la pressione


È sufficiente un’ora di riposo dopo pranzo per aiutare ad abbassare la pressione, riducendo in media i livelli di pressione arteriosa di un valore che va da 3 a 5 mmHg, ossia per produrre un effetto simile a quello dell’assunzione di farmaci o alla riduzione di sale nella dieta; questa riduzione può ridurre il rischio di infarto e ictus. Il monitoraggio effettuato da un gruppo di medici dell’Asklepieion General Hospital di Voula ha riguardato oltre 200 persone con una pressione arteriosa sistolica media di 130 mm/Hg; un livello considerato poco sano.

«Il sonno di mezzogiorno sembra abbassare i livelli di pressione sanguigna con la stessa intensità di altri cambiamenti nello stile di vita - è il commento di Manolis Kallistratos, autore dello studio - Anche la riduzione di sale e alcol può abbassare i livelli di pressione sanguigna di 3-5 mm/Hg, mentre la somministrazione di farmaci a bassa dose di solito abbassa i livelli di pressione sanguigna di 5-7 mm/Hg. Ma questi risultati sono importanti anche perché un calo della pressione sanguigna di soli 2 mm/Hg può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come l’infarto fino al 10%».

Gli autori dello studio hanno tenuto in considerazione tutti quei fattori che possono influenzare la pressione sanguigna di una persona, come età, sesso, stile di vita, consumo di farmaci, caffè e alcol, esercizio fisico e diabete mellito di tipo 2. I risultati dello studio mostrano che i benefici del riposino pomeridiano sono mantenuti al netto di questi parametri, evidenziandone di fatto la notevole efficacia. Anche il tempo trascorso a riposo durante il giorno ha influenzato la riduzione della pressione: per ogni ora di siesta l’abbattimento è risultato essere di 3 millimetri di mercurio (in media la “pennichella” dei partecipanti è durata 49 minuti). Senza alcun intento di incoraggiare le persone a dormire per ore durante la giornata, perlomeno, visti i benefici, che non si senta in colpa chi chiude gli occhi.

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