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Mangiare carne nelle giuste quantità non riduce le aspettative di vita

Da uno studio dell'università di Oxford non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa nella mortalità per le prime sei maggiori cause di morte tra vegani e consumatori abituali di carne

 
29 gennaio 2016 | 15:14

Mangiare carne nelle giuste quantità non riduce le aspettative di vita

Da uno studio dell'università di Oxford non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa nella mortalità per le prime sei maggiori cause di morte tra vegani e consumatori abituali di carne

29 gennaio 2016 | 15:14
 

Il consumo di carne non è correlato alla riduzione dell’aspettativa di vita. A sostenerlo è una ricerca dell’Università di Oxford, che ha preso in esame le abitudini alimentari e il relativo stato di salute di 60.310 adulti, tra vegetariani, vegani e consumatori di carne del Regno Unito negli ultimi 30 anni. Stando al risultato dello studio non ci sono significative differenze di mortalità tra i diversi gruppi di dieta esaminati, di conseguenza i vegani e vegetariani inglesi non hanno una vita più lunga rispetto a chi mangia carne.



L’insorgenza di malattie respiratorie e cancro al pancreas è inferiore del 30-45% nei soggetti che hanno consumato carne con moderazione rispetto a chi la mangiava 5 volte a settimana. La mortalità per cancro pancreatico e tumori del sistema linfopoietico risulta invece dimezzata per vegetariani e vegani. Non è emersa invece alcuna differenza statisticamente significativa nella mortalità per le prime sei maggiori cause di morte tra vegani e consumatori abituali di carne.

Che un consumo eccessivo di carne sia nocivo è risaputo, ma le contraddizioni sul questo tema sono all’ordine del giorno. Ricordiamo che lo scorso ottobre l’Organizzazione mondiale della sanità ha marchiato la carne come cancerogena, scatenando l’allarme tra i consumatori. La vicenda si è alimentata con le risposte di nutrizionisti, oncologi e federazioni, arrivando alla conclusione che mangiare carne in maniera moderata non fa male, ma è bene associarne il consumo a una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali e pesce.

«Moderazione, all'interno di una dieta varia - osserva in una nota il portale Carni Sostenibili - è dunque la parola d'ordine per raggiungere il perfetto equilibrio nutrizionale. Un corretto modello alimentare deve prevedere, infatti, il consumo di tutti gli alimenti, senza nessuna esclusione, proprio perché solo dall'equilibrio si riesce a comporre il difficile mosaico di nutrienti, quotidianamente essenziali, per mantenersi in salute o per la crescita e lo sviluppo».

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