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Fenomeno o disturbo di Raynaud Attenzione a mani e piedi freddi

 
22 marzo 2018 | 13:03

Fenomeno o disturbo di Raynaud Attenzione a mani e piedi freddi

22 marzo 2018 | 13:03
 

Estremità come le dita delle mani o dei piedi, o il naso, o le orecchie: prima diventano pallide, poi bluastre e infine tornano calde. E in questo frangente il paziende può sentire formicolio, dolore o pulsazioni.

A parlare di questi sintomi e a spiegarne eventuali disturbi o patologie è Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica dell'ospedale Humanitas e docente all'Università degli Studi di Milano, in un articolo tratto da Humanitasalute e riportato integralmente di seguito.

(Fenomeno o disturbo di Raynaud Attenzione a mani e piedi freddi)


Potrebbero sembrare manifestazioni “innocue”, scatenate dal freddo, e che passano senza particolari interventi. «Si tratta di sintomi, più comuni nelle donne, causati non solo dal freddo ma anche dallo stress - spiega Carlo Selmi - che inducono i vasi sanguigni delle estremità a vasocostringersi rapidamente riducendo l’afflusso di sangue. Dita che diventano cianotiche potrebbero essere l’espressione del disturbo primario di Raynaud, non associato ad altre malattie o sindromi, oppure del fenomeno secondario di Raynaud, più raro, associato invece a diverse patologie. In genere i disturbi non sono invalidanti, ma nei casi più seri, può portare a ulcere e danni tissutali».

Quali sono le cause?
Sebbene non siano completamente chiari i meccanismi che portano alle tipiche crisi angiospastiche improvvise, tuttavia disturbo e fenomeno hanno gravità dei sintomi e cause diverse. Se i sintomi del disturbo di Raynaud sono spesso così leggeri che la persona, di solito tra 15 e 30 anni, non ricorre al medico per un trattamento, nel fenomeno di Raynaud le crisi possono essere più serie. In questo caso, i sintomi, che insorgono intorno ai 40 anni, possono essere secondari a diverse patologie del tessuto connettivo (sclerosi sistemica, lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjogren), a patologie vascolari, a un particolare tipo di ipertensione chiamata ipertensione polmonare primaria, alla sindrome del tunnel carpale ma anche ad alcuni farmaci, come i betabloccanti usati nel trattamento dell’ipertensione, oppure alcune terapie usate contro l’emicrania o alcuni chemioterapici. Anche l’abitudine al fumo di sigaretta, e attività che prevedono vibrazioni, come l’uso del martello pneumatico o suonare il pianoforte possono causare la malattia, così come l’esposizione ad alcune sostanze come il vinile di cloruro usato in genere per realizzare materiali in Pvc.

Come si effettua la diagnosi?
La capillaroscopia è l’esame fondamentale per la diagnosi del fenomeno di Raynaud; questo esame permette di vedere la morfologia, cioè la forma e la struttura dei vasi capillari, che portano sangue alle estremità del corpo interessate dal fenomeno di Raynaud.

L’esame non è invasivo, ma richiede che la paziente non metta alcun tipo di smalto sulle unghie, nemmeno quello trasparente, e non effettui manicure per 30 giorni prima della capillaroscopia. Alla capillaroscopia si affiancano esami di laboratorio che permettono di identificare la presenza di autoimmunità, in particolare Ana, anti Ena, fattore reumatoide, e anticorpi anti Dna nativo.

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