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La zanzara tigre porta il West Nile virus Muore a Mantova una donna di 77 anni

di Renato Andreolassi
 
24 agosto 2018 | 18:35

La zanzara tigre porta il West Nile virus Muore a Mantova una donna di 77 anni

di Renato Andreolassi
24 agosto 2018 | 18:35
 

È di oggi la triste notizia della morte di una donna di 77 anni a Mantova che aveva contratto il West Nile virus, una patologia di cui sono stati testimoniati 22 casi in Lombardia e che è dovuta a zanzare tigri infette.

«La Regione ha messo in campo tutte le procedure previste per la sorveglianza e la prevenzione della diffusione del West Nile virus, malattia infettiva trasmessa all'uomo e agli animali, attraverso la puntura di zanzare infette del genere Cule». Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in merito ai casi segnalati in Lombardia di West Nile virus.

(La zanzara tigre porta il West Nile virus In Lombardia 22 casi accertati nel 2018)

Il virus che provoca la febbre del Nilo viene trasmesso all'uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette, ma non si trasmette da persona a persona. In Lombardia dall'inizio del 2018 ad oggi sono pervenute 22 segnalazioni: 20 hanno riguardato cittadini residenti nel territorio di Ats Valpadana (7), Ats Brescia (5), Ats Pavia (2) e Ats Città Metropolitana (4), mentre 2 sono positività risultate dal controllo su donatori di sangue.

La prima segnalazione è del mese di maggio cui sono seguite 1 a giugno, 2 a luglio e le restanti nel mese di agosto. Al verificarsi di un caso umano viene richiesto al sindaco di disporre un intervento straordinario di disinfestazione.

«Si conferma che nell'area ovest Milanese - ha precisato l'Assessore - si sono verificati due casi di Nile virus. I casi segnalati si riferiscono ad un uomo di 55 anni di Rho e ad un uomo di 74 anni di Pregnana Milanese. Il numero dei casi registrati sul territorio di Ats Milano è in linea con quelli degli ultimi anni: 12 nel 2015».

Un caso anche nel bresciano a Gambara. «Le Ats - ha ricordato l'Assessore - hanno inviato a tutti i sindaci del territorio di competenza la circolare regionale che conferma anche per il 2018 la necessità di disporre un sistema di sorveglianza capace di identificare l'eventuale insorgenza di fenomeni importanti/focolai e quella di intensificare la strategia comunicativa per il contenimento delle zanzare».

I Comuni sono stati, pertanto, invitati a mettere in atto azioni incisive di prevenzione rivolte al contrasto e al contenimento delle zanzare in particolare di quelle del genere Aedes. Inoltre, la procedura prevede che in caso di segnalazione di infezione da West Nile virus venga inoltrata al Sindaco del Comune interessato una nota in cui viene data comunicazione del caso e richiesto intervento di ulteriori misure e azioni di prevenzione e di informazione.

«Per contrastare il rischio di trasmissione del virus attraverso le donazioni e trapianti di organi il Centro nazionale trapianti (Cnt) - ha concluso - ha messo in campo azioni di prevenzione rivolte a tutte le istituzioni sanitarie italiane coinvolte nel processo».

(La zanzara tigre porta il West Nile virus In Lombardia 22 casi accertati nel 2018)

I metodi di controllo dell'esposizione ai vettori comprendono sia misure di profilassi comportamentale per la riduzione del rischio di puntura di insetti che misure di controllo ambientale come il controllo della popolazione di zanzare; periodici interventi di disinfestazione; eliminazione, soprattutto in prossimità delle abitazioni, delle raccolte d'acqua che possono essere sfruttate dalle zanzare per la riproduzione; applicazione di zanzariere e altri mezzi protettivi alle finestre delle abitazioni.

Per intensificare le attività di sorveglianza e risposta, il ministero della Salute ha emanato varie circolari. L'ultima è del 27 giugno 2018 e prevede specifici obiettivi adottati al fine di individuare il più precocemente possibile la circolazione virale sul territorio regionale e nazionale attraverso programmi di sorveglianza mirata riguardanti gli equidi, gli uccelli appartenenti a specie bersaglio e gli insetti vettori, per permettere una rapida valutazione del rischio finalizzata all'adozione di adeguate misure preventive in sanità pubblica.

Altro obiettivo è attuare in maniera tempestiva, efficace e coordinata le misure preventive necessarie per ridurre il rischio di trasmissione dell'infezione all'uomo, tramite un efficiente scambio di informazioni tra tutti gli enti interessati.

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