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Un uovo contro il neuroblastoma Un gesto di solidarietà per Pasqua

 
21 marzo 2019 | 16:57

Un uovo contro il neuroblastoma Un gesto di solidarietà per Pasqua

21 marzo 2019 | 16:57
 

Pasqua può essere l’occasione per rendersi protagonisti di un gesto di solidarietà. Acquistando un uovo di cioccolato “Bambino con l’imbuto” è sufficiente per sostenere la ricerca contro il neuroblastoma.

L’aiuto passa attraverso l’Associazione italiana per la lotta al neuroblastoma Onlus, che collabora quotidianamente con i ricercatori italiani impegnati a trovare la cura contro questo tumore. Il neuroblastoma colpisce ogni anno circa 150 bambini.

(Un uovo contro il neuroblastoma Un gesto di solidarietà per Pasqua)

Il nome dell’iniziativa legata all’acquisto di uova di cioccolato si chiama “Cerco un Uovo Amico!”. Dal 1993 l’associazione ha raccolto oltre 21 milioni di euro per la ricerca scientifica, permettendo di salvare tanti bambini grazie a progetti all’avanguardia. Ma serve aiuto costante per garantire continuità di risultati, per sostenere i ricercatori impegnati nei principali centri di ricerca d’eccellenza italiani, in rete con colleghi europei e internazionali; per tendere ad una medicina sempre pi personalizzata e a misura di bambino; per aumentare le percentuali di sopravvivenza dei casi pi gravi, purtroppo i pi frequenti e con meno speranze, (solo 1 bambino su 4 guarisce) occorre unire le forze.

Scegliere le uova del “Bambino con l’imbuto”, significa sostenere la ricerca di valore e significa anche sostenere progetti innovativi, come l’immunoterapia genetica, una tecnica innovativa che, nel 2018, ha avuto un importantissimo riconoscimento con l’attribuzione del Premio Nobel della Medicina ai suoi due padri fondatori. Tale tecnica, che è in fase sperimentale anche sul Neuroblastoma, sfrutta il sistema immunitario affinché linfociti diventino essi stessi “farmaci” contro il tumore.
 
Oggi, inoltre, è realtà la “medicina personalizzata”, ovvero la possibilità di modificare in itinere i protocolli di cura per ogni piccolo paziente. Tutto questo grazie a una rete di centri di cura di eccellenza quali l’Istituto G. Gaslini di Genova, l’Ospedale Pediatrico Bambino Ges di Roma, l’Istituto Tumori di Genova e l’Istituto Tumori di Milano e centri di Ricerca e Università, quali il Ceinge di Napoli, il Cibio di Trento, l’Università di Chieti e il Laboratorio della Fondazione Neuroblastoma a Padova, sostenuti anche grazie alle uova del “Bambino con l’imbuto”.

Per informazioni: www.neuroblastoma.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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