Stop e retromarcia. La Regione Lombardia, con una nuova ordinanza, consente la vendita in cantina del vino per asporto anche dopo le ore 18 e nessun blocco per la vendita dei fiori. In merito al provvedimento, emesso martedì scorso, si erano in sostanza dichiarate d'accordo dal punto di vista sanitario.
Via libera alla vendita del vino in cantina anche dopo le 18
«Le ragioni di sicurezza in materia di emergenza Covid sono comprensibili e condivisibili, ma le visite in cantina con vendita diretta - secondo i rappresentanti di
Confagricoltura e
Coldiretti - non possono essere paragonate agli assembramenti fuori dai bar, pub e locali notturni. In cantina non si fanno movide, si visitano le strutture e con i consumatori si effettua solo la vendita diretta, il rapporto è senza affollamenti. L'assessore all'agricoltura
Fabio Rolfi, da noi interpellato, si era impegnato con il presidente Fontana a
rivedere la norma che rischiava di penalizzare nuovamente il settore dopo un'estate abbastanza soddisfacente. Nel fine settimana è arrivato il nuovo provvedimento».
Salva la
vendita del vino. Nel documento si ripristina la vendita da asporto delle bevande alcoliche senza limite di orario - scrive la Coldiretti regionale con il Presidente
Paolo Voltini - previsto dalla precedente ordinanza per gli esercizi pubblici, commerciali per le attività artigianali, compresi quindi cantine e supermercati. Sulla stessa linea il Presidente di Confagricoltura Lombardia
Paolo Boselli, il quale ricorda che
è stata concessa una boccata d'ossigeno anche al settore del florovivaismo. «La vendita dei fiori - ricorda in particolare Boselli - è particolarmente importante in questo periodo dell'anno, caratterizzato dal ricordo dei defunti. Le aziende agricole continueranno a garantire una adeguata produzione, sana e sicura, come avvenuto anche nei mesi più gravi della pandemia».