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Manca l’anidride carbonica, a rischio l’acqua frizzante. Stop alla produzione per Sant'Anna

Acqua Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali ha fermato le linee di produzione dei prodotti gassati. Ma il problema rischia di coinvolgere tutto il settore delle bevande gassate

 
07 luglio 2022 | 08:55

Manca l’anidride carbonica, a rischio l’acqua frizzante. Stop alla produzione per Sant'Anna

Acqua Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali ha fermato le linee di produzione dei prodotti gassati. Ma il problema rischia di coinvolgere tutto il settore delle bevande gassate

07 luglio 2022 | 08:55
 

Introvabile l’anidride carbonica, a rischio l’acqua frizzante: Acqua Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali - un miliardo e mezzo di bottiglie all'anno - ha fermato le linee di produzione dei prodotti gassati per mancanza di anidride carbonica.

Manca l’anidride carbonica, a rischio l’acqua frizzante. Stop alla produzione per Sant'Anna

C02 introvabile, Acqua Sant'Anna fa fermato le linee di produzione

«La CO2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti», dice Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant'Anna, azienda con sede a Vinadio (Cn).

La difficoltà a trovare l'anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine dell'anno scorso, ricorda Bertone, «ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei. Le aziende di CO2 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c'è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Così l'acqua gasata rischia di finire: una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita».

 

 

Il problema rischia di coinvolgere tutti i produttori di bevande gasate

Anche Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, sottolinea la difficoltà di reperimento di CO2 sul mercato da parte di numerose aziende del settore, in particolare le Pmi. La scarsa disponibilità di questa fondamentale materia prima è un ulteriore effetto dell’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di trasporto, che rendono più complessa la sua estrazione naturale e/o produzione industriale. Il problema della sua disponibilità e del prezzo si aggiunge ai costi di energia, plastica, alluminio, cartone e vetro che sono da mesi fuori controllo, mettendo a rischio la stagione estiva per molti operatori. A breve, poi, è in arrivo la Sugar Tax che, con un incremento della fiscalità medio del 28%, rappresenta un ulteriore limite alla sostenibilità economica delle imprese del settore e della sua filiera.

 Giangiacomo Pierini Manca l’anidride carbonica, a rischio l’acqua frizzante. Stop alla produzione per Sant'Anna

Giangiacomo Pierini

«Le aziende che operano in Italia nel settore delle bevande analcoliche - dichiara Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe - sono in un momento di estrema difficoltà. Ai rincari dei costi dell’energia, oltre 550% per le industrie che rappresento, a quello delle materie prime per i nostri packaging, si aggiungono problemi di reperimento di alcune materie prime, in particolar modo di anidride carbonica. In aggiunta, le aziende che rappresento tra pochi mesi saranno tassate dalla Sugar Tax su tutti i loro prodotti (anche quelli senza zucchero), con inevitabili effetti sui prezzi, già in crescita in questo momento di esplosione dell’inflazione, e dunque sui volumi. Chiediamo al Governo di agire almeno su questo, perché la tassa deve essere eliminata per dare un po’ di respiro alle aziende e provare davvero a ripartire».

© Riproduzione riservata STAMPA

 


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