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Estate, 36 milioni di italiani in viaggio Il 76% sceglie il Belpaese, il 27% l’estero

Il 69% degli italiani partiranno per le vacanze estive (+9% dal 2015). Si spenderanno 33 miliardi di euro, 3 miliardi in più dallo scorso anno. La maggior parte degli italiani resterà al di sotto dei mille euro. Le destinazioni entro i confini nazionali restano le preferite (76%), mentre il 27% si recherà in altri Paesi europei

13 giugno 2016 | 10:13
Estate, 36 milioni di italiani in viaggio 
Il 76% sceglie il Belpaese, il 27% l’estero
Estate, 36 milioni di italiani in viaggio 
Il 76% sceglie il Belpaese, il 27% l’estero

Estate, 36 milioni di italiani in viaggio Il 76% sceglie il Belpaese, il 27% l’estero

Il 69% degli italiani partiranno per le vacanze estive (+9% dal 2015). Si spenderanno 33 miliardi di euro, 3 miliardi in più dallo scorso anno. La maggior parte degli italiani resterà al di sotto dei mille euro. Le destinazioni entro i confini nazionali restano le preferite (76%), mentre il 27% si recherà in altri Paesi europei

13 giugno 2016 | 10:13
 

Il 2016 sarà l’anno del rilancio per le vacanze estive degli italiani. Saranno quasi 36 milioni i vacanzieri che nei prossimi mesi si metteranno in viaggio, in Italia e all’estero, confermando e anzi rilanciando il trend degli ultimi anni che ha visto tornare la voglia di vacanza. E spenderanno oltre 33 miliardi di euro, tre miliardi in più rispetto allo scorso anno. A concedersi il meritato riposo estivo sarà il 69% degli italiani, contro il 60% del 2015, il 56% del 2014 ed il 52% del 2013, mentre solo il 22% resterà a casa, contro il 37% del 2013 (31% nel 2014, 28% nel 2015).



È questo il quadro che emerge dall’indagine Swg-Confesercenti sulle vacanze estive degli italiani per il 2016. Dunque, spendendo di meno, scegliendo mete più vicine e strutture ricettive più economiche (28%), spendendo come al solito (35%) o addirittura spendendo di più degli anni precedenti (6%), saranno 35 milioni 859mila coloro che andranno in vacanza, contro i 10 milioni 380mila che invece non si muoveranno.

Il fattore economico sarà la principale discriminante per chi resterà a casa, ma anche per chi partirà: oltre la metà (55%) di coloro che non si sposteranno questa estate ha indicato quale motivo principale l’eccessivo costo delle vacanze, seguito dai problemi familiari (11%) e dagli impegni di lavoro (9%). Anche chi andrà in vacanza guarderà al portafoglio, scegliendo soprattutto in base alle disponibilità economiche (45%), oltre che della sicurezza del luogo prescelto (11%) e dei compagni di viaggio (11%). E tra coloro che hanno indicato il problema della sicurezza come prioritario, segnalando una certa preoccupazione per il rischio di attentati terroristici, il 44% si è detto pronto a cambiare destinazione ed il 17% a cambiare il mezzo per lo spostamento pur di trascorrere una vacanza tranquilla.

Quanto alle mete, le destinazioni entro i confini nazionali continuano ad essere le preferite (76%), mentre il 27% si recherà in altri Paesi europei. Tra coloro che invece si recheranno al di fuori dei confini europei, le mete più gettonate risultano Nord America (25%), Sud America (14%), Africa (13%) ed altri Paesi Asiatici (11%). Tra le destinazioni nazionali, in testa alla classifica delle regioni più gettonate ci sono Puglia (16%), Sicilia (11%) e Sardegna (10%), confermando la predilezione per le località di mare nei mesi estivi (60%), seguite dalle città d’arte (10%) e dalla montagna (10%). Tra le destinazioni internazionali, invece, svetta la Spagna con il 23% delle preferenze tra i viaggiatori “esterofili”, seguita da Grecia (15%), Francia (10%) e Croazia (10%).



E per quanto riguarda i periodi che saranno destinati alle vacanze estive, più della metà degli italiani che partirà (53%), lo farà ancora in agosto, ma in percentuale minore rispetto agli ultimi anni, mentre aumenta il numero di coloro che si muoveranno tra luglio (38%), settembre (18%) e giugno (14%). Non si discostano di molto rispetto allo scorso anno le previsioni in fatto di giorni da destinare alla villeggiatura: il 19% starà fuori dai 7 ai 13 giorni, il 18% non più di una settimana, mentre il 16% si concederà ben due settimane di riposo. Il 12% degli italiani non potrà concedersi più di 4-6 giorni di vacanza, mentre il 10% starà fuori da 15 a 20 giorni.

Infine il fattore che più di tutti condizionerà la scelta delle ferie estive: la spesa. La maggior parte degli italiani (62%) resterà al di sotto dei mille euro. Nel dettaglio, il 22% starà tra i 250 ed i 500 euro, il 15% tra i 501 ed i 750 ed un altro 15% tra i 751 e i mille. Otto italiani su cento spenderanno per le vacanze fino a 1.250 euro, il 6% arriverà fino a 1.500 euro ed un altro 10% starà tra i 1.500 ed i 2mila euro. Il fattore economico si rifletterà anche sugli strumenti utilizzati per prenotare o organizzare le vacanze: il 50% ha utilizzato o utilizzerà internet, il 19% andrà “alla ventura”, rinunciando a prenotazioni e pianificazioni di qualsiasi tipo, mentre il 14% si affiderà a tour organizzati soprattutto attraverso tour operator e agenzie di viaggi. Il 7% dei vacanzieri cercherà l’affare con le offerte last minute.

La famiglia (45%) e la coppia (33%) sono ancora le “formazioni” più frequenti per le vacanze estive, seguite dagli amici (17%), mentre soltanto il 4% trascorrerà la villeggiatura da solo. Quanto alla scelta delle strutture in cui pernottare durante la vacanza, più della metà continuano a preferire alberghi, pensioni (36%) e case in affitto (25%), seguiti da un 16% che sceglierà bed&breakfast ed un altro 13% utilizzerà case di proprietà o si farà ospitare in casa di amici o parenti.



E come si sposteranno i villeggianti del 2016? L’automobile resta il mezzo di trasporto più utilizzato (62%), anche se perde leggermente terreno rispetto agli scorsi anni. Aumenta invece l’utilizzo di aerei (26%), navi e traghetti (6%) e pullman (4%), mentre resta stabile l’impiego del treno (9%).

«I risultati dell’indagine - sottolinea Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti - ci confermano che gli italiani, dopo anni di difficoltà, di rinunce e di risparmi, vogliono ricominciare a vivere le meritate vacanze estive. Magari risparmiando sulle strutture ricettive, magari tagliando sui giorni di villeggiatura, magari scegliendo un periodo ed una località meno costosi, ma tornano a muoversi. E gli imprenditori del settore turistico andranno incontro a questa voglia di vacanze, calmierando i prezzi, offrendo il miglior rapporto possibile tra qualità dei servizi offerti e costo per il pubblico».

«Lo faranno - precisa Albonetti - nonostante le enormi difficoltà che le imprese, più ancora dei cittadini, sono state e sono costrette ad affrontare per fronteggiare gli innumerevoli adempimenti, i costi di gestione, il peso del fisco, il difficile accesso al credito e quant’altro. Crediamo però che questo ritorno alle vacanze, avviato già lo scorso anno, vada sostenuto ed anzi rilanciato per le imprese, per gli italiani, per l’economia del Paese».

Parleremo delle vacanze estive. Quali sono i suoi programmi per le vacanze estive?

 

2014

2015

2016

non andrà in vacanza

31

28

22

andrà in vacanza ma spenderà di meno (mete più vicine, pernottamenti in strutture di livello inferiore, ad es.),

30

32

28

andrà in vacanza come al solito

24

25

35

andrà in vacanza e spenderà di più

2

3

6

non so ancora

13

12

9


Qual è tra i seguenti, il principale motivo per cui non andrà in vacanza quest’estate:

 

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

perché costa troppo

36

43

30

35

53

42

51

55

per  problemi familiari (assistenza anziani, bambini piccoli, malati)

7

12

12

13

10

12

12

14

non va mai in vacanza d’estate/ va in vacanza altri periodi dell’anno

17

10

17

19

16

18

13

5

non va mai in vacanza (è anziano, solo ecc.)

12

7

17

11

6

8

6

9

perché deve lavorare

11

15

7

4

7

9

11

9

Altro/perché a casa si sente a suo agio/altri periodi

17

13

17

18

8

11

7

8


Quale tra i seguenti fattori influirà quest’anno sulla sua scelta per le vacanze?

 

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

le sue disponibilità economiche

35

42

39

44

40

45

45

il gruppo di persone con cui andrà in vacanza

14

14

13

8

10

8

11

la sicurezza del luogo della vacanza

12

23

8

4

9

9

11

la crisi del lavoro/ timore perdita lavoro

/

/

/

12

14

10

6

la paura del terrorismo

 

 

 

 

 

 

5

la preoccupazione per la situazione economica del nostro paese

14

13

22

19

16

13

4

la possibilità di portare con sé i propri animali

6

/

/

/

6

5

3

le Olimpiadi e/o i Campionati europei di calcio

 

 

 

 

 

 

1

nessuno di questi

10

8

8

7

5

7

10

altro

9

/

10

6

/

3

4


Dalle tabelle si osserva un ulteriore aumento, rispetto allo scorso anno, della quota di persone che probabilmente “andrà in vacanza”, dando così continuità alla leggera crescita già riscontrata nel 2014 rispetto al 2013. Si conferma un ritorno a un clima di minor preoccupazione e complessivamente aumenta del 11% la quota di quanti segnalano l’intenzione di andare in vacanza. Il segmento di persone che ha deciso che spenderà di meno, appare più contenuto rispetto allo scorso anno, mentre cala significativamente la fetta di persone che non farà vacanze. Tra chi, però, non farà le vacanze, aumenta la motivazione legata al costo; si conferma che l’uscita progressiva dalla crisi economica non coinvolge una parte della popolazione che, anzi, vede aggravata la sua condizione.

Quest’anno il trend è riassumibile come: ripresa decisa della vacanza. Rimane comunque ancora la ragione economica a determinare più di tutto la scelta delle vacanze, si allenta, invece, la tensione per le paure legate alla sicurezza del posto di lavoro e per la situazione generale del paese; per contro si fanno strada i timori per la sicurezza dei luoghi e i  possibili attentati terroristici. A questo proposito si osserva che quasi metà di quelli che hanno timore di azioni terroristiche sono indotti a cambiare destinazione; più che il mezzo di trasporto sono una serie di luoghi a ingenerare preoccupazione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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