«Nel 2019 il nostro parcheggio comunale ha staccato ticket per 326 mila euro, quest'anno siamo a 314 mila euro». Antonio Martinelli, sindaco di Limone sule Garda (Bs), la splendida località turistica del lago di Garda, sponda bresciana, al confine con Trento è, tutto sommato, soddisfatto. Ieri sera a San Martino della Battaglia, frazione di Desenzano (Bs), all'inaugurazione dell'installazione luminosa sulla Torre che ricorda i 150 della presa di Porta Pia, ha detto quel che molti non hanno ancora il coraggio di ammettere pubblicamente.
Una panoramica di Limone sul Garda
«Domenica 20 settembre, praticamente al termine della
stagione estiva, a Limone sembrava di essere a ferragosto. Impossibile muoversi, tanti turisti italiani e stranieri come non ne abbiamo mai visti in questi mesi. Al tirar delle somme - rimarca Martinelli - con davanti ancora più di un mesetto di strutture alberghiere aperte, possiamo dire di aver perso - causa Covid - “solo” il 15- 20 %.
Son mancati inglesi, francesi e vacanzieri dei paesi scandinavi, ma i nostri affezionati tedeschi e austriaci e molti italiani sono ritornati nel paese mediterraneo più a Nord d'Italia. Insomma, ha vinto il turismo chilometro zero favorito dal bel tempo e anche dalla pausa elettorale».
Stesso discorso dai sindaci del basso Garda, Sirmione in particolare, preso letteralmente d'assalto, con code all'ingresso e all'uscita dalla penisola di Catullo. Peccato la chiusura di alcune grandi strutture alberghiere, penalizzate certo dagli alti costi del personale all'inizio di una stagione che sembrava completamente persa; invece… serviva, forse, un po’ di coraggio in più.