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Specialità venete e… cocaina Arrestato ristoratore nel Padovano

Daniele Corradini, titolare della Hostaria dei Anzoi, vendeva la droga nel magazzino del ristorante. Sequestrati un chilo e mezzo di marijuana, un piattino e la tessera plastificata per preparate le righe di cocaina.

 
28 settembre 2020 | 11:53

Specialità venete e… cocaina Arrestato ristoratore nel Padovano

Daniele Corradini, titolare della Hostaria dei Anzoi, vendeva la droga nel magazzino del ristorante. Sequestrati un chilo e mezzo di marijuana, un piattino e la tessera plastificata per preparate le righe di cocaina.

28 settembre 2020 | 11:53
 

Specialità venete e…cocaina: Daniele Corradini, 55 anni, veneziano di sestiere Castello, titolare della Hostaria dei Anzoi di Montegrotto Terme (Pd), che in passato ha legato più volte il suo nome alla Mala del Brenta, è stato arrestato. Sequestrati oltre un chilo e mezzo di marijuana, più un piattino e la tessera plastificata con cui venivano preparate le righe di cocaina.

Il gestore spacciava in magazzino con alcuni selezionatissimi clienti del locale - Specialità venete e… cocainaArrestato ristoratore nel Padovano

Il gestore spacciava in magazzino con alcuni selezionatissimi clienti del locale

Si è conclusa così, un’indagine che durava da mesi: la trattoria era tenuta sotto controllo dai carabinieri che sono riusciti a installare microcamere in quel magazzino dove il gestore si rifugiava con alcuni selezionatissimi clienti del locale, immortalandolo mentre confezionava le dosi e anche mentre “faceva serata”, tra una portata e l’altra, tra un conto in cassa e uno sgroppino offerto.

L’attività investigativa dei militari della compagnia di Abano è iniziata nel mese di febbraio, subendo però una battuta d’arresto durante il lockdown.

Come riporta il Mattino di Padova, Corradini non è un mone sconosciuto alle forze dell’ordine. Nel 2000, a 35 anni, quando insieme al fratello gestiva l’osteria “da Zorzi” a Venezia, la polizia scoprì che quel locale era uno dei punti nevralgici di un traffico di cocaina con la Colombia. La cocaina arrivava direttamente dalla Colombia via Madrid, grazie ai contatti in Sud America del ristoratore mestrino Maurizio Longhino. Veniva poi messa al sicuro nella cassaforte dell’osteria “da Zorzi”, in calle dei Fuseri, dove titolari e dipendenti sapevano che i soldi in cassa entravano anche grazie al traffico di droga. Secondo la Procura di Venezia quella banda di veneziani acquistava la cocaina a 25-30 milioni al chilo e la piazzava in Italia a 200 milioni.

Tredici anni dopo, Luca Livieri, pluripregiudicato, viene arrestato per traffico di droga: è ritenuto un elemento di spicco nella compravendita di stupefacenti tra la Lombardia e il Veneto, con contatti in Colombia. Contatti nel paese sudamericano tenuti proprio da Daniele Corradini, all’epoca cuoco in un hotel di Abano, che durante le pause di lavoro chiamava i trafficanti colombiani dalle cabine telefoniche.

Nel 2017 i carabinieri di Monfalcone decidono di approfondire sull’origine di “climatizzatori” che i clienti ordinano di continuo a Corradini. E scoprono che si tratta, ancora una volta, di cocaina.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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