Elaborazione di itinerari volti a scoprire l’identità storica, culturale e artistica italiana; sviluppo di itinerari enogastronomici; messa a punto di percorsi per la valorizzazione dei paesaggi intatti; partecipazione a eventi fieristici di promozione dell’offerta turistica: sono queste le principali attività sulle quali l’Associazione dimore storiche italiane Adsi ed Enit – Agenzia Nazionale del Turismo lavoreranno insieme grazie alla sigla di un protocollo d’intesa.
Obiettivo: l’individuazione di strategie finalizzate a coniugare l’attività di promozione turistica svolta dall’Enit con la vocazione turistica della rete delle dimore del circuito Adsi e del territorio in cui sono collocate. Adsi ed Enit, inoltre, si impegnano a coordinare le proprie attività di collaborazione con gli organismi centrali statali e gli enti locali (con particolare riguardo alle Regioni).
Adsi ed Enit insieme per rilanciare la rete delle dimore storiche
Intensa attività di promozione del territorio«Adsi ha in essere un’intensa attività di promozione del territorio attraverso
itinerari dedicati alla scoperta del patrimonio immobiliare privato e delle importanti testimonianze artistiche, storiche, di tradizioni, di
identità e
cultura che esso racchiude - ha dichiarato
Giacomo di Thiene, presidente di Adsi - Per tali ragioni è importante l’intesa raggiunta con Enit, che valorizza l’intero circuito Adsi, ubicato su tutto il territorio peninsulare e in particolare nei
borghi: in questo modo, si contribuisce alla diversificazione e all’ampliamento dell’offerta turistica verso destinazioni meno note al grande pubblico. La
rete delle dimore dell’Adsi, inoltre, fornisce un accesso specifico al mondo dell’enogastronomia italiana, elemento fondamentale della nostra
cultura e tradizione da sempre apprezzato anche all’estero. Un patrimonio la cui diffusione e qualità potrebbe davvero diventare strategico per la ripartenza del Paese se adeguatamente sostenuto».
Potenziare il patrimonio identitario delle dimore e dei borghi storici«Vogliamo potenziare il patrimonio identitario della rete delle dimore storiche come presidi di memoria e cultura - ha dichiarato il presidente Enit
Giorgio Palmucci - Un particolare valore aggiunto per investire sul turismo di prossimità e una leva strategica per declinare i nuovi trend dinamici del turismo post emergenza Covid. L’Italia è la prima al mondo per numero di
beni culturali e di siti riconosciuti patrimonio
dall’Unesco, ben 55. Merito di una tradizione storica e culturale che spinge ogni anno milioni di turisti a visitare le nostre città, rendendoci la destinazione turistica tra le prime al mondo».