Le parole del presidente del Consiglio,
Mario Draghi e quelle del ministro al Turismo
, Massimo Garavaglia espresse durante il meeting del G20 di ieri
rassicurano gli operatori dell'Horeca che
sulla ripresa dei flussi turistici puntano per raddrizzare, almeno in parte, un anno partito in salita. E
sebbene alcuni nodi siano ancora da sciogliere, l'attesa per l'intruduzione del
certificato verde nazionale a partire dal 15 maggio avvicina la ripresa del settore.
Green pass nazionale, per la Fipe è il segnale giusto
Il plauso di Fipe: «Direzione giusta»
Ad accogliere con positività i progetti del Governo è innanzitutto
Fipe, la federazione dei pubblici esercizi che parla di
«segnale molto importante e che va nella giusta direzione». L'istituzione del green pass nazionale, sfruttabile anche dai turisti stranieri, anticipa di fatto l'introduzione del documento a livello europeo e ridà slancio alla competitività della destinazione Italia.
«La mancanza di flussi turistici - ha puntualizzato la Fipe - ha pesato moltissimo sulla crisi dei pubblici esercizi, anche nei pochi periodi in cui ci hanno concesso di lavorare. Ora, però, è necessario fare un ulteriore passo avanti e consentire a tutte le imprese del settore, non solo alla metà che ha a disposizione spazi esterni, di poter tornare a lavorare, già a partire dal 15 maggio, data in cui a quanto pare si potrà riprendere a viaggiare all’interno dei nostri confini. Una decisione in questo senso sarebbe certamente
una boccata d’ossigeno per un comparto martoriato da 14 mesi di restrizioni. Ci auguriamo che possa arrivare quanto prima».
Per il pranzo all'interno si deve attendere l'1 giugno
Secondo
il cronoprogramma sulle riaperture, la ripresa nei ristoranti del
servizio all'interno è prevista solo a partire dal primo giugno e solo a pranzo. Una limitazione che, di fatto, mette fuori gioco quasi la metà dei pubblici esercizi italiani. Come più volte ripetuto dall'esecutivo, una eventuale revisione delle norme è strettamente legata alla valutazione dell'andamento della situazione epidemiologica. Detto diversamente: prima i monitoraggi, poi gli allentamenti.
A partire da quello sul coprifuoco che, per lo meno, la cui entrata in vigore potrebbe scalare un'ora avanti, alle 23, se i dati lo consentiranno.
La reazione degli operatori campani
Insomma,
il percorso intrapreso sembra quello corretto ma ora c'è bisogno di accelerare. «La partenza dei green pass il prossimo 16 maggio è
una misura importante, ma da sola non basta. Ci sono ancora troppe incertezze per i continui cambiamenti di colore tra regioni», ha commentato
Pietro Fusella di Federalberghi Napoli. «Se davvero vogliamo sostenere questo settore b
isogna partire con pacchetti turistici vigilati ed eliminare misure che disincentivano i visitatori, a partire dal coprifuoco alle 22», ha aggiunto
Maurizio Maddaloni della Fiavet Campania e Basilicata.