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Booking.com sotto accusa per evasione: 153 milioni di Iva non pagata in Italia

Il sito di prenotazioni online è accusato di non aver corrisposto l'Imposta sul valore aggiunto nel nostro Paese a fronte di ricavi pari a 700 milioni di euro fra il 2013 e il 2019 e oltre 800 milioni di transazioni

 
10 giugno 2021 | 09:38

Booking.com sotto accusa per evasione: 153 milioni di Iva non pagata in Italia

Il sito di prenotazioni online è accusato di non aver corrisposto l'Imposta sul valore aggiunto nel nostro Paese a fronte di ricavi pari a 700 milioni di euro fra il 2013 e il 2019 e oltre 800 milioni di transazioni

10 giugno 2021 | 09:38
 

L’accusa è di evasione: il sito di prenotazioni Booking.com è accusato di non aver versato in Italia oltre 150 milioni di Iva. È quanto hanno stabilito i finanzieri del Primo gruppo del comando provinciale di Genova e di Chiavari, guidati dal colonnello Ivan Bixio e dal capitano Michele Iuorio, nell'ambito di una inchiesta sulla maxi evasione della società con sede in Olanda. Secondo gli investigatori, coordinati dal sostituto Giancarlo Vona e dall'aggiunto Francesco Pinto, Booking avrebbe guadagnato dal 2013 al 2019 circa 700 milioni di euro su oltre 800 mila transazioni.

Secondo la guardia di Finanza, Booking non avrebbe versato 153 milioni di Iva allo Stato italiano Booking sotto accusa: evasione di 153 milioni di Iva in Italia
Secondo la guardia di Finanza, Booking non avrebbe versato 153 milioni di Iva allo Stato italiano


Indagine iniziata nel 2018 nei b&b del Levante ligure

L'inchiesta è partita nel 2018 da una serie di accertamenti fiscali su gestori di bed&breakfast in particolare della zona del Levante ligure. Dall'esame dei documenti fiscali, dichiara la Guardia di Finanza, «è emerso come la società olandese era solita emettere fatture senza Iva applicando il meccanismo del cosiddetto "reverse charge" anche nei casi in cui la struttura ricettiva era priva della relativa partita, con la conseguenza che l'imposta non veniva dichiarata né versata in Italia».

Un ammanco per le casse dello Stato di circa 153 milioni di euro

I militari hanno consultato le banche dati e fonti aperte e con i dati messi a disposizione dalla multinazionale e relativi alle commissioni applicate a 896.500 posizioni di clienti in Italia si è ricostruito un fatturato per un ammontare di circa 700 milioni di euro; su tale importo la società avrebbe dovuto procedere alla dichiarazione annuale Iva e versare nelle casse erariali oltre 153 milioni di euro di imposta.

In Italia manca un rappresentante fiscale

È invece emerso come la stessa Booking non abbia nominato un proprio rappresentante fiscale, né si sia identificata in Italia e quindi non abbia presentato la relativa dichiarazione «pervenendo così alla totale evasione dell'imposta, che non è stata assolta né in Italia né in Olanda».


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