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Gli Azzurri sono stati una spinta per i locali. Ma limiti e diritti tv rimangono un problema

La vittoria dell'Italia agli Europei ha giovato ai locali di tutta la Penisola che hanno scelto di trasmettere le partite. Purtroppo, i fatturati hanno sofferto problematiche relative a concorrenza sleale e a palinsesti televisivi imprevedibili. Lo slancio però potrebbe protrarsi anche nelle prossime settimane; lo dice la storia

di Federico Biffignandi
13 luglio 2021 | 05:00
La Nazionale aiuta i bar (foto: Repubblica) La Nazionale una spinta per i locali. Ma restrizioni e diritti tv sono stati un ostacolo
La Nazionale aiuta i bar (foto: Repubblica) La Nazionale una spinta per i locali. Ma restrizioni e diritti tv sono stati un ostacolo

Gli Azzurri sono stati una spinta per i locali. Ma limiti e diritti tv rimangono un problema

La vittoria dell'Italia agli Europei ha giovato ai locali di tutta la Penisola che hanno scelto di trasmettere le partite. Purtroppo, i fatturati hanno sofferto problematiche relative a concorrenza sleale e a palinsesti televisivi imprevedibili. Lo slancio però potrebbe protrarsi anche nelle prossime settimane; lo dice la storia

di Federico Biffignandi
13 luglio 2021 | 05:00
 

Sono passate meno di 48 ore dal momento in cui Giorgio Chiellini, capitano della Nazionale ha alzato il trofeo di Campioni d’Europa al termine della partita vinta ai rigori contro l’Inghilterra e per i locali d’Italia è tempo di bilanci. Un mese di partite, la cavalcata degli azzurri ha aiutato ad incrementare gli incassi? La risposta è sì, ma con riserva perché concorrenze sleali, palinsesti tv imprevedibili e restrizioni da Covid hanno ostacolato i fatturati.

 

I pro della vittoria

La risposta è sì perché la riapertura dei locali e la voglia di uscire delle persone, di stare insieme e di condividere una passione grande come il calcio sono stati il motore principale. I locali, come avevamo raccontato già alla vigilia, si sono attrezzati come meglio potevano per trasmettere prima di tutto le partite della squadra di Mancini e poi, in molti casi, anche di quelle delle altre Nazionali. Tanti hanno allestito schermi all’esterno per sfruttare i dehors, alcuni hanno cavalcato una formula assestata negli anni anche con le partite dei club, altri ancora ci hanno provato per la prima volta. E hanno fatto centro: l’Italia ha giocato 7 partite, di cui una è terminata ai supplementari e due addirittura ai rigori; questo vuol dire che i minuti che i clienti hanno trascorso davanti allo schermo consumando cibo e bevande sono stati tanti, 800 minuti circa ovvero 13 ore.

 

 

La spinta è stata grande tanto che, come abbiamo raccontato in questo articolo, la crescita del Pil stimata dagli economisti pari allo 0,7% per le grandi vittorie calcistiche significa per l’Italia un possibile aumento aggiuntivo di 12 miliardi di euro in un momento di grande ripresa dell’economia dopo l’emergenza Covid. Lo ha ricordato la Coldiretti nel sottolineare che si tratta dell’effetto positivo del prestigio internazionale a seguito della vittoria della Nazionale di calcio agli Europei 2020.  Un successo che sui mercati significa l'aumento delle esportazioni Made in Italy che nel primo quadrimestre del 2021 hanno già fatto segnare un rimbalzo positivo del +19,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sulla base dei dati Istat.

L’anno successivo all’ultima grande vittoria degli azzurri al Mondiale di calcio del 2006 in Germania, l’economia nazionale è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1% del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10%, secondo l’analisi della Coldiretti. “Nel 2007 si è anche verificato un incremento delle vendite nazionali all’estero del 10% spinto dal successo di immagine dell’Italia che ha avuto un effetto traino anche sui prodotti Made in Italy. Va registrato peraltro un aumento di 2,36 milioni di stranieri che sono venuti in Italia in vacanza nell’anno successivo alla memorabile vittoria che significa in termini percentuali un +3,5%”, ha precisato l'associazione.

 

 

Il problema delle restrizioni

Ma non è tutto oro quel che luccica. In primis, le restrizioni. Tutti i locali hanno dovuto ridimensionare la propria capienza sorridendo nel vedere un tutto esaurito raggiunto in fretta, ma sentendo il sapore dell’amaro in bocca pensando a quanto di più si sarebbe potuto fare. Di fatto i gestori hanno dovuto dimezzare i posti a sedere, dovendo anche limitare al massimo la permanenza al bancone e dovendo gestire distanziamenti e mascherine in modo complicato tra concitazioni per i 90 e più minuti ed esultanze (tante) per ogni gol di Federico Chiesa e compagni.

Festa grande nelle piazze italiane (foto: Ecodibergamo) La Nazionale una spinta per i locali. Ma restrizioni e diritti tv sono stati un ostacolo

Festa grande nelle piazze italiane

 

Il nodo dei diritti televisivi

Poi, la questione delle trasmissioni tv. Da una parte ci sono i locali storici che hanno costruito la propria fortuna anche sulla trasmissione delle partite tutto l’anno e che in occasione delle grandi competizioni come gli Europei o i Mondiali protestano perché ci sono i cosiddetti “estivi” (attività simili a “chiringuiti” che lavorano solo d’estate, spesso vincendo bandi comunali) che accendono maxischermi con le partite trasmesse su pay per view (da leggersi, Sky) senza aver la licenza.


Dall’altro ci sono gli stessi gestori dei locali che pagano centinaia di euro per garantire la trasmissione in esclusiva di tutte le partite della competizione, Italia e non, ma che si trovano a non sfruttare questa esclusiva perché nelle fasi finali quando le partite sono importanti anche la tv di Stato, la Rai, trasmette i match principali con le persone che dunque hanno maggiori possibilità per godersi lo spettacolo.


Ma come sono state le esperienze dirette dei locali nelle principali città italiane?

 

La finale da Napoli

Apre le danze Francesco Colace del Frank Malone Pub&Brewstore: «Abbiamo lavorato tanto - spiega - anche grazie alla Nazionale, ma quest’acqua non ha levato la sete. Il pacchetto “Europei” che noi abbiamo acquistato con Sky ci è costato 650 euro che si sono aggiunti ai 400 mensili che sborsiamo per trasmettere sport tutto l’anno essendo questa la nostra impronta. Succede però che le ultime partite vengono trasmesse anche dalla Rai e questo di fatto ci toglie quell’esclusiva: è un problema che si ripete sempre, con i Mondiali, gli Europei e le competizioni come Champions League ed Europa League. Purtroppo i palinsesti non li possiamo sapere in anticipo, ma il servizio dobbiamo e vogliamo offrirlo».

 

La finale da Bergamo

A proposito di problematiche interviene con rassegnazione anche Francesco Pappi, del pub Sant’Orsola di Bergamo: «Il bilancio è molto buono - esordisce - compatibilmente con le norme covid. È stato un peccato rinunciare ad una fetta di fatturato dovuta all’assenza di turisti che in passato si fermavano da noi per guardare le partite della propria Nazionale. Bergamo è uno scalo cruciale con Ryanair che ci porta turisti di quella portata i quali sono meno degli italiani, ma consumano 3-4 volte in più. Detto questo c’è dispiacere nel constatare che anche quest’anno il Comune ha concesso ai locali “estivi” di trasmettere le partite sui maxi-schermi senza licenza, è un danno per chi lavora tutto l’anno e paga per offrire servizi in più. Ci siamo fatti sentire come tutte le altre estati, ma non siamo stati ascoltati. Ci sono società che lavorano un mese l’anno, d’estate, e fatturano un milione di euro facendo cassa per un anno intero. Così non è giusto, ma l’amministrazione è sorda».

 

La finale da Roma

Soddisfatti, con riserva, anche i gestori del Gasometro di Roma: «L’Italia è stata sicuramente un traino per noi - hanno spiegato - e i tanti clienti che abbiamo ospitato in questo mese speriamo possano tornare da noi anche prossimamente. Di certo questo tipo di clientela non ci permette di esprimere tutto il nostro potenziale perché servire 250 persone che arrivano tutte alla stessa ora, per il fischio d’inizio, non è affatto semplice».

 

La finale da Milano

Infine c’è chi si è buttato e ha concluso questo mese col sorriso pieno. È il Jj’s Corner di Milano che ha inaugurato ad ottobre dovendo chiudere subito per il lockdown, poi ha riaperto due mesi fa. «La vittoria dell’Italia - ha detto Christian Caterino, co-proprietario - è stata un’ottima pubblicità per noi che abbiamo nel Dna il trasmettere sport. Abbiamo spinto sugli Europei e siamo soddisfatti per quello che riguarda l’Italia, meno per quello che è successo con le altre partite dove non abbiamo avuto gli stessi numeri, un po’ di francesi e tedeschi ma niente di più».


 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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