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Le incertezze sul green pass mettono in difficoltà il turismo nelle città d'arte: ripresa nel 2022

L'entrata in vigore dell'obbligo della certificazione dal 6 agosto per accedere ad alcuni servizi e attività ha depotenziato la ripresa estiva. A Firenze 161mila turisti in meno nel 2021. Carniani: Mancano prenotazioni

 
02 agosto 2021 | 15:38

Le incertezze sul green pass mettono in difficoltà il turismo nelle città d'arte: ripresa nel 2022

L'entrata in vigore dell'obbligo della certificazione dal 6 agosto per accedere ad alcuni servizi e attività ha depotenziato la ripresa estiva. A Firenze 161mila turisti in meno nel 2021. Carniani: Mancano prenotazioni

02 agosto 2021 | 15:38
 

I dubbi sul green pass e i timori per l’impatto della variante Delta non danno tregua al turismo che, dopo un 2020 complicatissimo e i primi sei mesi del 2021 che hanno goduto di poche libertà, non sembra aver ancora agganciato una solida ripresa. Soprattutto nelle città d’arte dove a pesare è in primo luogo l’assenza dei visitatori stranieri.

Firenze vista dall'alto Le incertezze sul green pass mettono in difficoltà il turismo nelle città d'arte: ripresa nel 2022

Firenze vista dall'alto

 

Italiani al mare e stranieri che non arrivano mettono in difficoltà le città d'arte

È il caso, per esempio, di Firenze: «Più che disdette mancano proprio le prenotazioni. Il guaio è che non siamo assolutamente in grado di prevedere cosa succederà a settembre o ottobre», ha affermato a La Nazione Giancarlo Carniani, presidente di Confindustria Alberghi Firenze. A breve termine, calma piatta. Forse troppa. «È più facile che i turisti prenotino per il 2022 che per adesso», ha proseguito Carniani rivelando che le richieste per maggio e giugno dell’anno prossimo già iniziano a emergere. Tanto che il bilancio per la Città Metropolitana di Firenze parla chiaro: 318mila arrivi e 774mila pernottamenti nel primo semestre 2021 che significa -33,7% e 41,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (che aveva comunque quasi goduto di tre mesi di libertà in più prima che scattasse il lockdown). In termini assoluti si parla di 161mila turisti e 574mila pernottamenti in meno. In particolare, rispetto al primo trimestre 2020, da gennaio a marzo 2021 i turisti stranieri sono calati del -70,7%. Certo, il mercato interno tiene. Ma la meta preferita dagli italiani in vacanza nel 2021 è il mare.

 

 

I dubbi sull'utilizzo del green pass: trasporti e ristorazione alberghiera

Tra i fattori che “deprimono” la ripresa del settore ci sono sicuramente le incertezze sull’utilizzo esteso del green pass. In particolare, dopo aver fissato il 6 agosto come data di entrata in vigore dell’obbligo cella certificazione verde per ristoranti al chiuso, palestre, piscine, fiere, congressi, ecc. il Governo è chiamato a esprimersi anche su trasporti a lunga percorrenza e ristorazione alberghiera. Martedì 3 o mercoledì 4 il Consiglio dei ministri si riunirà per definire i dettagli. La possibilità più accreditata, al momento, è che il green pass non sarà richiesto per pranzare o cenare all’interno del ristorante dell’hotel a patto che vi si soggiorni (per gli ospiti esterni vale l’obbligo) mentre sarà esteso a quanti vorranno imbarcarsi su aerei, treni e traghetti. Escluso, quindi, il trasporto pubblico locale; il cui vero scoglio sarà comunque rappresentato dalla ripresa autunnale della scuola.

 

 

Il Covid torna a fare paura

Al di là della certificazione verde, il grande spauracchio rimane il virus in sé. O meglio, la variante Delta. Secondo l'Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg sulla Fiducia dei viaggiatori italiani relativo al mese di luglio se gli italiani pronti a partire sono 17 milioni, il 34% di questi, pari a 5,8 milioni, dichiara di avere già disdetto almeno una delle prenotazioni di servizi turistici fatte in precedenza e, del restante 66%, quasi un terzo è pronto a disdire quanto prenotato, se gli indici epidemiologici peggiorassero. In sintesi, se già quest’anno mancavano all’appello 8 milioni di vacanzieri estivi rispetto ai numeri degli italiani ante pandemia, se ne aggiungono potenzialmente altri 8 milioni in meno.

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