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A maggio primi segnali di ripresa. Ma la ristorazione è rimasta al palo

Secondo l'Osservatorio permanente Confimprese-EY, lo scorso mese i consumi degli italiani (ristorazione, abbigliamento e non-food) sono calati del -27% rispetto al 2019. Il recupero c'è stato, ma pesano le limitazioni

 
24 giugno 2021 | 13:32

A maggio primi segnali di ripresa. Ma la ristorazione è rimasta al palo

Secondo l'Osservatorio permanente Confimprese-EY, lo scorso mese i consumi degli italiani (ristorazione, abbigliamento e non-food) sono calati del -27% rispetto al 2019. Il recupero c'è stato, ma pesano le limitazioni

24 giugno 2021 | 13:32
 

Maggio mese di sofferenza per i consumi che perdono oltre un quarto delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2019: -27%. Lo conferma l’Osservatorio permanente di Confimprese-EY che, in ogni caso, sottolinea il recupero rispetto al profondo -63% del mese precedente. Progressivo che non basta ancora per invertire la tendenza da inizio anno con un bilancio in forte flessione pari al -49% rispetto al periodo pre-pandemia (percentuale che migliora ma resta comunque negativa se si considera l’anno mobile 2021 in rapporto al 2020: -24%). Maglia nera fra i settori presi in considerazione è la ristorazione: -48%.

Maglia nera dei consumi è la ristorazione che a maggio 2021 lascia sul terreno il -48% rispetto allo stesso mese del 2019 A maggio primi segnali di ripresa Ma la ristorazione è rimasta al palo

Maglia nera dei consumi è la ristorazione che a maggio 2021 lascia sul terreno il -48% rispetto allo stesso mese del 2019


Incertezze su viaggi, green pass e regole per il fuori casa hanno azzoppato i consumi

A livello di canali di vendita, il travel continua a soffrire la mancanza di flussi turistici e del green pass (entrato in vigore in Italia dal 17 giugno e operativo a livello europeo dall’1 luglio) e mette a segno un -64%. I centri commerciali, dopo la riapertura anche nei weekend avvenuta solo il 22 maggio, faticano a risalire la china e si fermano a un -33%. Stessa cosa per high street (-26%) e outlet (-13%). In tutti questi canali, per quanto riguarda i consumi fuori casa alimentari, va ricordato che le restrizioni per bar e ristoranti sono decadute in modo sensibile a partire dall’1 giugno (data in cui si è tornati a servire i clienti all’interno) e, successivamente, dall’accesso delle varie Regioni in zona bianca (l’ultima a cambiare colore sarà la Valle d’Aosta il 28 giugno).

I trend per settore: male la ristorazione A maggio primi segnali di ripresa Ma la ristorazione è rimasta al palo
I trend per settore: male la ristorazione


L'analisi a livello geografico: il Sud traina il recupero

Meccanismo, quest’ultimo, che incide anche sull’andamento dei consumi a livello geografico. La migliore di tutte è l’area Sud che, rispetto a maggio 2019, registra un -17% (in netto recupero rispetto al -66% del mese precedente). Seguono il Nord-Ovest (-28%), l’area Centro che comprende anche la Sardegna (-29%) e il Nord-Est (-32%). Andando più nello specifico, nell’analisi per città nel periodo maggio 2021 rispetto a maggio 2019 sul podio delle peggiori troviamo nuovamente le due città d’arte italiane per eccellenza: Firenze -55% e Venezia -47%. Un segnale preciso questo che indica il peso specifico degli incoming stranieri, ancora in parte assenti nelle nostre città. Subito dietro troviamo Genova -46% e Bologna -45% che, divenuta meta turistica già nel pre-pandemia grazie allo scalo di alcune compagnie aeree straniere, risente della mancanza di afflussi. Male anche Milano -38%, Napoli -36%, Torino -33%, Roma -31%. Si salva, nonostante il segno meno, Palermo -21%, il cui andamento in parziale ripresa rispecchia il trend della regione Sicilia.

Il trend per città premia Palermo A maggio primi segnali di ripresa Ma la ristorazione è rimasta al palo
Il trend per città premia Palermo


L'inversione di tendenza è scattata ma appare ancora insufficiente

Percentuali che evidenziano «un’inversione di tendenza purtroppo non sufficiente a compensare il fatturato progressivo gennaio-maggio di -49% ed è grosso modo in linea, -2%, con il 2020. Tuttavia, anche in maggio, permangono forti criticità per ristorazione e travel e di conseguenza la necessità di ulteriori supporti governativi per sostenere i consumi. Da segnalare il miglioramento registrato dall’area Sud che, con una flessione di 10 punti migliore del totale Paese, lascia ben sperare per il periodo estivo. Per il momento, comunque, il 2021 si prefigura come un altro anno orribile in linea con il 2020 e a -50% vs 2019», ha commentato Mario Maiocchi, direttore del Centro studi retail di Confimprese.

«È importante evidenziare che nel mese di maggio vi è stato un passo avanti, rispetto a inizio anno, che potremmo interpretare come un segnale positivo di ripartenza del Paese e speranza nel futuro. È interessante notare come gli outlet, ad esempio, abbiano registrato la performance migliore e che siano diventati dei punti vendita preferiti rispetto ai centri commerciali. Osservando invece i trend delle principali città, tutte con dinamiche al di sotto della media italiana tranne Palermo, si intuisce che i consumi si sono ancora spostati verso i centri urbani più piccoli. Il dato sulla ristorazione indica un settore ancora in sofferenza, ma ci auguriamo, come accadde lo scorso anno, un recupero nei mesi più caldi», ha sottolineato Paolo Lobetti Bodoni, med business consulting leader di EY.



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