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Vaccini al ristorante, Palermo ci prova a La Braciera in Villa

Con un accordo fra Confcommercio e struttura commissariale per l'emergenza Covid, il 25 luglio a Villa Lampedusa sarà possibile prenotare e ricevere il vaccino mentre si è a cena. Obiettivo: aumentare gli immunizzati

 
22 luglio 2021 | 11:58

Vaccini al ristorante, Palermo ci prova a La Braciera in Villa

Con un accordo fra Confcommercio e struttura commissariale per l'emergenza Covid, il 25 luglio a Villa Lampedusa sarà possibile prenotare e ricevere il vaccino mentre si è a cena. Obiettivo: aumentare gli immunizzati

22 luglio 2021 | 11:58
 

Con l’hashtag #NoVacciniNo[Ri]parti, la struttura commissariale per l’emergenza Covid di Palermo insieme alla Confcommercio locale hanno lanciato l’iniziativa per promuovere l’immunizzazione di datori di lavoro, dipendenti, loro famigliari e clienti. L’appuntamento è per domenica 25 luglio al ristorante-pizzeria La Braciera in Villa, a Villa Lampedusa.

Vaccino al ristorante? A Palermo si può Vaccini al ristorante, Palermo ci prova a La Braciera in Villa

Vaccino al ristorante? A Palermo si può

 

Antonio Cottone (Fipe): «Pronti a dare il nostro contributo»

«Abbiamo deciso di mettere a disposizione dei nostri collaboratori e clienti la location a quanti liberamente vorranno vaccinarsi. Dopo oltre un anno di pandemia, finalmente si vede la luce in fondo al tunnel grazie ai vaccini. Vogliamo dare il nostro contributo affinché non tornino zone rosse e lockdown», ha affermato Antonio Cottone, presidente della Fipe-Confcommercio di Palermo. L’iniziativa rientra all’interno dello sforzo che la Regione Sicilia sta facendo per aumentare la quota di vaccinati del territorio, attualmente al di sotto della media nazionale.

La locandina dell'appuntamento vaccinale Vaccini al ristorante, Palermo ci prova a La Braciera in Villa

La locandina dell'appuntamento vaccinale

 

Come funziona la prenotazione del vaccino al ristorante

L’appuntamento a La Braciera in Villa è per le 18 e ricalcherà l’#AperiVax già sperimentato dalla struttura commissariale. Una volta arrivato al tavolo, il cliente troverà sia il Qr code per consultare il menu, sia quello per prenotarsi il vaccino. Inquadrando quest’ultimo con il cellulare, verrà indirizzato alla piattaforma online della Fiera del Mediterraneo. Sempre via cellulare e restando seduto al tavolo, in attesa di mangiare, potrà prenotarsi online per vaccinarsi entro la serata, direttamente dentro il ristorante, compilando l’anagrafica e inviando la richiesta. Una mail che arriverà in pochi minuti annuncerà che è arrivato il proprio turno: a quel punto il cliente si potrà avvicinare al camper dei medici Usca parcheggiato nel locale per l’anamnesi e il vaccino e poi tornare al tavolo dagli amici.

L’iniziativa è aperta sia a chi deve ancora ricevere la prima dose sia a coloro che devono fare il richiamo. Per gli interessati, si ricorda di portare con sé la tessera sanitaria, un documento di identità e, eventualmente, il certificato rilasciato dopo la prima somministrazione.

 

Opportunità per estendere la platea di vaccinati

«Questa partnership con Confcommercio, che speriamo di poter replicare anche con altre realtà associative, per noi è preziosa. Ci permette di estendere la platea dei vaccinati offrendo soluzioni su misura ai lavoratori e proposte appetibili a fasce di clientela che, per un motivo o per un altro, non verrebbero ai centri vaccinali. #NoVacciniNo[Ri]parti è in linea con la campagna di vaccinazione di prossimità fortemente voluta dalla Regione Siciliana: vaccinare ovunque. Al lavoro, nella movida, nei luoghi turistici per aumentare il più possibile il numero degli immunizzati», ha commentato Renato Costa, commissario Covid della Città metropolitana di Palermo.

 

 

Il caso dell'enoteca Prospero: vietato l'accesso ai no-vax

Una necessità quanto mai impellente proprio nel capoluogo siciliano dove è già scoppiata la polemica per il cartello esposto da Cinzia Orabona, titolare dell'enoteca letteraria "Prospero", all'entrata del locale: vietato l’accesso ai no-vax. In particolare, sul cartello si legge: «Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi No Vax, No drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l'avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)». Messaggio per certi versi grottesco: da una parte, l’idea di escludere delle persone da un locale pubblico non è lecito, dall’altra quella postilla “anche la prima dose va bene” denota come in tutto il mondo regni ancora un’ignoranza pericolosa sul tema vaccini. E non certo per colpa dei cittadini, ma della medicina e delle istituzioni che altro non fanno che confonderci le idee. E poi resta da capire con quale autorità e con quale pazienza un barista ad esempio possa chiedere il green pass ad ogni cliente, anche per un caffè: solo ad immaginarlo sembra ridicolo oltre che pericoloso per le code che si creerebbero e per clienti disincentivati a entrare in un locale.


 

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