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Bonarda “perfetta”, la nuova versione del vino icona dell’Oltrepò Pavese

L’iniziativa della Bonarda “perfetta” nasce dall’esigenza, di 19 viticoltori, di proporre un’alternativa di pregio alla Bonarda dell’Oltrepò Pavese, basandosi su un regolamento interno più severo e rigoroso

 
12 aprile 2016 | 11:33

Bonarda “perfetta”, la nuova versione del vino icona dell’Oltrepò Pavese

L’iniziativa della Bonarda “perfetta” nasce dall’esigenza, di 19 viticoltori, di proporre un’alternativa di pregio alla Bonarda dell’Oltrepò Pavese, basandosi su un regolamento interno più severo e rigoroso

12 aprile 2016 | 11:33
 

Il vino che ha fatto la storia dell’enologia lombarda torna a rivivere nella sua forma più autentica e genuina grazie all’iniziativa di un gruppo di produttori dell’Oltrepò Pavese. 19 viticoltori, appartenenti al Distretto del vino di qualità dell’Oltrepò Pavese, hanno lanciato nel 2015 il progetto Bonarda dei produttori. L’iniziativa della Bonarda “perfetta” nasce dall’esigenza di proporre un’alternativa di pregio alla Bonarda dell’Oltrepò Pavese che oggi purtroppo è protagonista di una forte svalutazione, complici dinamiche di mercato che hanno puntato su prezzi bassi a discapito della qualità.



Le 19 aziende, che hanno aderito al progetto, sono tutte a carattere agricolo e dunque impegnate lungo l’intero percorso di filiera: dalla vigna alla bottiglia. Nonostante ogni singolo viticoltore sia il responsabile del proprio vino, dietro a questo prodotto aziendale si nasconde un progetto enologico comune che si basa su un regolamento interno più severo e rigoroso rispetto al disciplinare di produzione della Bonarda dell'Oltrepò Pavese Doc. Lo standard utilizzato per la produzione della Bonarda “perfetta” è teso a recuperare la tipicità di questo vino sottolineando gli aspetti che lo rendono unico. L’idea che accomuna i 19 produttori è semplice: far splendere nuovamente e far riscoprire l’antico sapore della Bonarda, vino già conosciuto e amato in età medioevale.

Ecco in 6 punti com’è la nuova versione del vino icona dell’Oltrepò Pavese, pronto a conquistare le enoteche e le tavole dei cultori di uno dei rossi frizzanti più amati d’Italia.

  1. Solo da Produzione propria. La Bonarda perfetta proviene da uve che crescono sulle colline dell’Oltrepò Pavese: tutta la filiera di produzione, dal lavoro in vigna alla raccolta, la pigiatura, la fermentazione e l’affinamento avvengono rigorosamente in loco. Ciascuna fase di lavorazione è svolta internamente all’azienda agricola di riferimento, compreso l’imbottigliamento, così come è gestita direttamente la vendita al consumatore. Il vignaiolo è l’unico responsabile della filiera, dalla vigna al bicchiere.
  2. Tutta Croatina. La Bonarda dell’Oltrepò Pavese D.O.C. nasce dalla Croatina, l’uva autoctona dell’Oltrepò Pavese per eccellenza. La Bonarda dei Produttori è ancora più Croatina: quasi sempre vinificata in purezza dai vignaioli, con una resa massima per ettaro e una resa uva vino più limitata, esalta la tipicità di questo vitigno.
  3. Autenticamente frizzante. La leggendaria spuma porpora è prodotta naturalmente, senza anidride carbonica aggiunta. Questa schiuma vivace regala alla Bonarda la sua piacevolissima beva. Consistenza, equilibrio, integrità di gusto: sono queste le parole chiave per descrivere la Bonarda dei Produttori.
  4. Con il Pedigree. La Bonarda perfetta rispetta un elevato standard organolettico perché i Produttori si attengono a un regolamento di produzione vincolante e più restrittivo rispetto al disciplinare stabilito per la D.O.C., con controlli sui campioni di vasca eseguiti dal laboratorio enologico B-Lab di Alba.
  5. Nella marasca. La Bonarda “perfetta” viene imbottiglia solo nella marasca: una bottiglia di vetro spesso, creata appositamente per conservare la pressione del vino vivace.
  6. Rossa&intensa. La Bonarda perfetta ha una spuma briosa ed evanescente che si trasforma in piccole bollicine fini; nel bicchiere è rosso rubino carico di riflessi porpora; al naso è intensa, gradevole. Il profumo è quello delle ciliegie, di una macedonia di fragole, o del melograno maturo; al palato è secca, abboccata, amabile con un retrogusto persistente e equilibrato tra sapidità e struttura.


Le regole dei produttori

La tracciabilità della filiera
Le aziende che partecipano al progetto hanno sottoscritto un regolamento di produzione che adotta una serie di parametri più restrittivi rispetto al disciplinare attualmente in vigore per la Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc. L’obiettivo è quello di assicurare standard qualitativi elevati e la massima sicurezza per il consumatore.

Rese più basse
La Bonarda dei produttori è rigorosamente vinificata e imbottigliata nella zona di produzione, l’Oltrepò Pavese. La Croatina occupa come minimo l’85% dell’uvaggio e la resa massima per ettaro non può superare i 110 quintali (contro i 135 consentiti dalla normativa vigente). La resa massima uva/vino è pari al 65% (contro il 75% del tradizionale Disciplinare), mentre il grado alcolico non può essere inferiore ai 12% vol. (per il Disciplinare è 10,5%). Quanto al residuo zuccherino, deve essere compreso tra 0 e 15 grammi per litro: la Bonarda Perfetta è dotata di morbidezza ma non è dolce.
Il limite previsto per l’aggiunta di solfiti non è mai uguale o superiore a 120 mg/l, quindi nettamente inferiore a quanto previsto per la D.O.C. tradizionale.

Certificazione esterna
I Produttori hanno l’obbligo di sottoporre i campioni di vino alla degustazione e all’analisi chimico-fisica e organolettica prima dell’imbottigliamento presso il Laboratorio B.LAB di Alba. Il team di giudici esperti controlla che il vino sia conforme al canone minimo di qualità stabilito dall’assemblea dei soci, al di sotto del quale non è possibile la commercializzazione con il marchio Bonarda dei Produttori.

Imbottigliamento e prezzo
La Bonarda dei Produttori è imbottigliata esclusivamente nella marasca, non ha un’unica etichetta ufficiale ma diverse etichette delle singole aziende che hanno aderito all’iniziativa. Le bottiglie di Bonarda “perfetta” saranno immediatamente riconoscibili dal logo del Distretto in rilievo sul vetro. Sul retro dell'etichetta c’è obbligatoriamente il qr-code che rimanda alla pagina internet del progetto della Bonarda dei Produttori sul sito web del Distretto. Il prezzo consigliato non può mai essere inferiore ai 5 euro a bottiglia. Tale costo, volutamente più alto rispetto alla media, dipende dall’elevato standard di qualità cui si attengono i produttori, più limitato in termini di produzione e più costoso in termini di pratiche di cantina. L’obiettivo delle 19 aziende agricole è di produrre 400.000 bottiglie nei prossimi tre anni.



I produttori
Le 19 aziende agricole che producono la Bonarda dei Produttori:

Azienda Agricola BAGNASCO PAOLO
www.cantinabagnasco.it

Azienda Agricola BISI Soc. Agr.
www.aziendagricolabisi.it

Azienda Agricola CALATRONI di Calatroni Cristian
www.calatronivini.it

Azienda Vitivinicola CALVI di Calvi Davide
www.vinicalvi.it

CANTINA DI CANNETO PAVESE Soc. Coop. Agr.
www.cantinacanneto.it

Azienda Agricola EREDI CERUTTI-STOCCO
www.vinicerutti-stocco.it

Azienda Agricola FIAMBERTI GIULIO
www.fiambertivini.it

TENUTA GAZZOTTI
www.vinigazzotti.com

GIORGI F.LLI
www.giorgi-wines.it

Azienda Agricola GRAVANAGO di Goggi Paolo
www.aziendaagricolagravanago.it

LA TRAVAGLINA Srl Società Agricola
www.latravaglina.it

Azienda Agricola MANUELINA S.S.A.
www.manuelina.com

Azienda Agricola MIOTTI MARCO
www.winemiotti.it

PASTORI SILVANO
past11@libero.it

Azienda Agricola QUAQUARINI FRANCESCO s.s.
www.quaquarinifrancesco.it

TENUTA FORNACE Soc. Agr. A.r.l.
www.stilvino.com

Azienda Agricola VALDAMONTE di Fiori Alberto
www.valdamonte.it

CA’ DI FRARA di Bellani Luca
www.cadifrara.com

Azienda Agricola MONTELIO di C. e G. Brazzola S.A
www.montelio.it



Il Distretto del vino: qualità in Oltrepò Pavese
Il Distretto agroalimentare di qualità del vino dell’Oltrepò Pavese “Bonarda e Pinot dell’Oltrepò” riunisce dal 2012 in una società cooperativa un gruppo di imprese vitivinicole allo scopo di promuovere la produzione di vini di qualità dell’Oltrepò Pavese. Il Distretto è una rete di aziende che hanno deciso collegialmente di abbandonare gli individualismi che hanno caratterizzato la storia dell’Oltrepò Pavese negli ultimi 30 anni e concentrarsi su una visione comune, di gruppo. Si propone di valorizzare il settore vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese e il suo indotto, sostenendo il binomio imprescindibile vino-territorio e coniugando il tema agroalimentare con quello del turismo di qualità, della salvaguardia ambientale, della cultura e delle tradizioni locali. Lavora seguendo una filosofia collettiva che si basa sulla profonda esperienza del territorio da parte di tutti i soci, per la maggior parte aziende agricole. Il Distretto predilige scelte condivise e organizzate intorno alla promozione di un marchio che si impone standard di qualità più restrittivi e che ha come obiettivo la diffusione della migliore produzione dell’Oltrepò Pavese.


Distretto del Vino di Qualità dell'Oltrepò Pavese
piazza Vittorio Veneto 1 - 27045 Casteggio (Pv)
Tel 3337754731
www.distrettovinooltrepo.com
info@distrettovinooltrepo.com

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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