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L'enogastronomia come leva del turismo. Le Marche lanciano un hub digitale

La ripartenza in regione passa da una piattaforma per la comunicazione delle eccellenze e delle identità locali: un canale b2b e b2c per parlare con operatori, buyer e appassionati.

di Emanuele Bottiroli
 
14 febbraio 2021 | 13:01

L'enogastronomia come leva del turismo. Le Marche lanciano un hub digitale

La ripartenza in regione passa da una piattaforma per la comunicazione delle eccellenze e delle identità locali: un canale b2b e b2c per parlare con operatori, buyer e appassionati.

di Emanuele Bottiroli
14 febbraio 2021 | 13:01
 

Uno studio televisivo per proiettare l’agroalimentare marchigiano nel mondo attraverso i canali digitali. È “Studio Marche”, la nuova sfida per la promozione dei prodotti made in Marche lanciata con una conferenza stampa in streaming che ne segna il “debutto” in virtuale.

“Studio Marche” è la nuova sfida per la promozione dei prodotti made in Marche  - Il turismo riparte dal food Le Marche lanciano un hub digitale

“Studio Marche” è la nuova sfida per la promozione dei prodotti made in Marche

Voluto dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche, pensatodall'istituto marchigiano di enogastronomia (Ime) e realizzato presso il polo enogastronomico di Palazzo Balleani a Jesi (An), “Studio Marche” metterà a sistema le attività di promozione dell’intero comparto food&wine regionale attraverso una piattaforma di registrazione e trasmissione professionale - unica nel panorama nazionale - che consente di dialogare a distanza con trade, stampa, esperti e appassionati italiani ed esteri, in diretta Zoom ma anche sui principali canali social di Ime, superando le barriere imposte dall’emergenza sanitaria.

Affrontare la sfida del cibo in chiave turistica
Per il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli: «In questi anni c’è stata una crescita importante del settore food&wine, ora è giunto il momento di affrontare la sfida accelerando in chiave turistica. L’affermazione del turismo enogastronomico è fondamentale perché contribuisce a destagionalizzare i flussi. In questo senso stiamo lavorando per la creazione di un’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione che dovrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo, e sulla proposta di valorizzazione dei borghi secondo il concetto di albergo diffuso legato all’enogastronomia, all’artigianato di qualità, ai musei, alla lirica, ai teatri».

Obiettivo: creare un hub digitale
«L’obiettivo è creare un hub digitale dell’enogastronomia marchigiana capace di dare voce a tutto il settore – ha detto Alberto Mazzoni, direttore dell’Ime – Grazie al sostegno della Regione Marche, da oggi possiamo mettere al servizio delle aziende tecnologia, personale tecnico e strumenti che consentono non solo di connettersi con tutto il mondo, ma anche di riflettere nella comunicazione la qualità che il nostro comparto è in grado di esprimere, conquistando un’audience che al momento non possono raggiungere fisicamente».

Al via con tasting digitali
Ad aprire il calendario il vino, con un programma di tasting digitali organizzati dall’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e rivolti a esperti italiani ed europei. Si parte con una rassegna di degustazioni con cadenza bisettimanale dedicate alla stampa di settore nazionale, in cartellone dal 15 marzo fino a metà giugno con focus su Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, Rosso Conero, Lacrima di Morro d’Alba e Colli Maceratesi Ribona e tante altre Doc e Docg rappresentate dall’Imt.

Nello stesso periodo, anche gli appuntamenti enoici riservati a stampa e trade di Olanda, Germania, Paesi Baltici, Svezia, Finlandia e Germania, ai quali seguiranno anche appuntamenti dedicati ai Paesi Extra-Ue previsti dal progetto promozionale Ocm vino 2021.

Ma la piattaforma è pronta a ospitare tutte le realtà del food&wine che ne avranno la necessità, con la possibilità di aprire le porte anche ad altri settori di qualità del manifatturiero regionale. E lo studio digitale è solo una parte della strategia di promozione di Ime e dell’Enoteca regionale di Offida inserita nei Percorsi del Gusto, progetto finanziato dalla Regione Marche (Assessorato all’Agricoltura) che include anche una scuola di cucina, una app dedicata e attività di formazione sui prodotti agroalimentari made in Marche.

43mila le imprese food nelle Marche
Sono circa 43mila le imprese dell’agroalimentare marchigiano, per un comparto che vale quasi 3 miliardi di euro, pari all’8,5% del Pil regionale (elaborazione Nomisma Agroalimentare su dati Istat 2017). A fare da traino proprio la filiera enoica, con un valore alla produzione che, secondo il rapporto Ismea-Qualivita 2020, solo per i vini Dop e Igp si attesta intorno ai 106 milioni di euro.

L’Istituto marchigiano di enogastronomia (Ime)
Con sede a Palazzo Balleani, Ime è il progetto multifiliera che promuove e valorizza l’enogastronomia marchigiana attraverso eventi, degustazioni, incontri formativi e un percorso multimediale e sensoriale permanente - l’Ime Experience -, rivolto a turisti, studenti, stampa, operatori e chiunque voglia conoscere le eccellenze food and wine regionali.

13 i soggetti coinvolti, per un’azione trasversale su tutto il territorio marchigiano, tra Istituto Marchigiano di Tutela Vini (capofila, assieme al Comune di Jesi), Consorzio vini piceni, TreValli Cooperlat, BovinMarche, Con Marche Bio, l’associazione Maccheroncini di Campofilone Igp, Consorzio del Tartufo di Acqualagna e delle Marche, Consorzio Casciotta d’Urbino Dop, Consorzio Tutela Oliva Ascolana del Piceno Dop, Assam (Agenzia servizi al settore agroalimentare delle Marche), Politecnica delle Marche ed Esitur Tour Operator.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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