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A Roma l’ultima provocazione di Uber La Linea U in alternativa alla metro

Viste le continue lamentele degli abitanti di Roma in merito al malfunzionamento dei trasporti pubblici, il servizio di trasporto automobilistico privato Uber lancia la Linea U, l’alternativa privata alla metropolitana

 
30 novembre 2015 | 11:49

A Roma l’ultima provocazione di Uber La Linea U in alternativa alla metro

Viste le continue lamentele degli abitanti di Roma in merito al malfunzionamento dei trasporti pubblici, il servizio di trasporto automobilistico privato Uber lancia la Linea U, l’alternativa privata alla metropolitana

30 novembre 2015 | 11:49
 

Che i trasporti pubblici a Roma abbiano delle carenze strutturali è ormai risaputo. Linee della metro intasate, ritardi dei bus e collegamenti inesistenti sono all'ordine del giorno. Qui entra in gioco Uber, l'azienda che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione software mobile, che ironizzando sullo stato della metropolitana della capitale lancia un servizio tutto nuovo in vista del Giubileo: la Linea U, attiva dal 10 al 24 dicembre prossimi.



Una metropolitana di superficie che finalmente connetterà ogni quartiere di Roma. Sarà un esperimento temporaneo quello attivato dalla multinazionale americana, che però andrà a potenziare l'attività di Uber e ad accrescere il consenso da parte del consumatore. I romani infatti stanno votando sul sito www.linea-u.it quali sono le fermate di metro in più che vorrebbero (le votazioni restano aperte fino al 9 dicembre). Uber trasformerà questa “linea dei desideri” in una sorta di linea reale con la presenza delle sue auto, la linea U appunto.

«Con Linea U - dice Carlo Tursi, general manaer di Uber Italia - vogliamo offrire alla città un nuovo prodotto popolare e accessibile, un’altra alternativa al trasporto pubblico. Insomma quello che più ci sta a cuore è che ognuno possa scegliere come muoversi senza necessariamente essere costretto a passare ore imbottigliato nel traffico o alla ricerca di un parcheggio. Se oggi in Italia si recepissero quelle indicazioni che spingono per integrare prodotti come il nostro nel sistema della mobilità, le città sarebbero più accessibili per tutti».

Una notizia quella del nuovo servizio di Uber che torna a puntare i riflettori su una questione che ha suscitato non poche polemiche nei mesi scorsi. Si dovranno rassegnare i tassisti che hanni accusato Uber di mettere in atto una concorrenza sleale. Sebbene lo scorso giugno il tribunale di Milano è intervenuto confermando la sentenza che andava a sospendere il servizio di Uber, la svolta arriva con l'intervento dell'Antitrust, che poco meno di un mese fa ha smentito la decisione del tribunale, chiedendo al Parlamento di regolamentare in via definitiva l'attività di Uber.

Al momento non è stata presa nessuna decisione da parte delle Istituzioni, ma fino a quel mometno Uber, insieme a UberBlack e UberVan, che si differenziano tra loro per la diversa tipologia di veicoli utilizzati - le berline fino a quattro posti il primo e i mini-bus o monovolume da cinque posti in su l'altro, continueranno a offrire i loro servizi.

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