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A Capodanno vince la tradizione a tavola Cenone fuori casa per 9 milioni di italiani

Il 15% festeggerà al ristorante l’arrivo del nuovo anno. I piatti della tradizione saranno protagonisti del menu e lo spumante surclassa lo champagne. Le misure “anticrisi”: prezzi bloccati e formule “tutto compreso”

 
29 dicembre 2015 | 12:31

A Capodanno vince la tradizione a tavola Cenone fuori casa per 9 milioni di italiani

Il 15% festeggerà al ristorante l’arrivo del nuovo anno. I piatti della tradizione saranno protagonisti del menu e lo spumante surclassa lo champagne. Le misure “anticrisi”: prezzi bloccati e formule “tutto compreso”

29 dicembre 2015 | 12:31
 

Dopo il Natale, anche il Capodanno si conferma “fuori casa”. Saranno infatti ben 9 milioni gli italiani che attenderanno l’arrivo del 2016 seduti al tavolo di un ristorante, come evidenziato da un’indagine della Fipe - Federazione italiana pubblici esercizi. «Il 14,9% della popolazione italiana consumerà il cenone di fine anno fuori casa, in un ristorante o in un locale pubblico», spiega Luciano Sbraga, direttore dell’ufficio studi Fipe. «Prosegue dunque il trend positivo già evidenziato in occasione del Natale, anche se l’ultimo dell’anno non ha mai perso, neppure negli anni in cui la crisi è stata più intensa, la sua forte vocazione extra domestica».



Entrando nel dettaglio, a recarsi in un ristorante, in Italia o all’estero, saranno principalmente i giovanissimi e le persone di età compresa tra i 25 e i 44 anni, i residenti nelle regioni del Nord e i non coniugati. Le presenze sono sicuramente favorite dalle soluzioni “anticrisi” adottate dai ristoratori, che in aggiunta al rigoroso controllo dei prezzi prevedono formule “all inclusive” e nuovi servizi di intrattenimento per trascorrere la serata di fine anno.

A fianco dei numeri relativi alle presenze, la Fipe individua i tre trend gastronomici del cenone di questo fine anno: tradizione, qualità, sobrietà. Tornano prepotentemente sulle tavole i piatti del territorio in grado di coniugare qualità e accessibilità, mentre le bollicine nostrane battono sul campo quelle d’oltralpe. «Sarà lo spumante italiano il vero protagonista del cenone di fine anno - prosegue Sbraga - confermando così il trend positivo degli ultimi anni. Anche questo è un segno della ricerca di sobrietà che a nostro avviso caratterizza le ricorrenze di questo 2015».

In occasione delle festività di fine anno la Fipe ricorda, inoltre, per tutti quegli italiani che faranno il cenone in casa (l’83,4%), alcune semplici regole messe a punto in collaborazione con lo chef stellato Andrea Berton con l’obiettivo di limitare gli sprechi:

  • Acquistare prodotti di stagione: sono più buoni e questa è un valido motivo per ridurre il rischio che finiscano nella spazzatura;
  • Scegliere le ricette della tradizione: consentono un uso più versatile del prodotto;
  • Scrivere il menu, non tenerlo a mente: è un modo efficace per avere una visione d’insieme della quantità di cibo che verrà servita, evitando di concentrarsi su ogni singola portata;
  • Pesare il prodotto: è il modo migliore per assicurarsi equilibrio tra prodotto utilizzato e fabbisogno dei commensali;
  • Abbattere la temperatura del prodotto avanzato: con abbattitori per uso domestico è possibile allungare la conservazione in frigorifero del cibo avanzato fino a 10 giorni;
  • Riutilizzare le eccedenze: il panettone ad esempio può essere utilizzato come pan di spagna per la zuppa inglese o per il tiramisù;
  • Andare al ristorante: è una valida alternativa per ridurre gli sprechi in cucina...ma quello che non si mangia si porta a casa chiedendo la “doggy bag”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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