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Addetti del turismo, fateci fare una bella figura

Noi italiani abbiamo all’estero la nomea di approssimativi e furbetti. Con l’arrivo dell’Expo, cari ristoratori e baristi, non giocate con i prezzi, approfittando dei turisti. Non fateci fare l’ennesima brutta figura

di Roberto Vitali
 
12 marzo 2015 | 08:57

Addetti del turismo, fateci fare una bella figura

Noi italiani abbiamo all’estero la nomea di approssimativi e furbetti. Con l’arrivo dell’Expo, cari ristoratori e baristi, non giocate con i prezzi, approfittando dei turisti. Non fateci fare l’ennesima brutta figura

di Roberto Vitali
12 marzo 2015 | 08:57
 

«I nostri esercizi commerciali, bar, ristoranti, alberghi, artigiani, potranno diventare punti informativi dell’evento, impegnandosi, ad esempio, alla conoscenza di base dell’inglese, alle aperture festive, alla trasparenza dei prezzi e alla cultura della cortesia». Parole sante. Le ha pronunciate Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, firmando con il sindaco Giuliano Pisapia il “Patto per Expo”. Quello auspicato da Sangalli, sia chiaro, non deve essere uno sforzo che i pubblici esercizi devono fare solo per Expo. Deve essere la norma quotidiana per tutti i servizi legati all’accoglienza.



La cortesia, un sorriso, la disponibilità con il gesto e con la parola ad aiutare il visitatore che ha bisogno: sono cose che non costano nulla ma fanno la qualità nel settore turistico. La ristorazione e l’accoglienza italiana hanno ancora bisogno di imparare qualche particolare per mettere l’ospite a suo completo agio. Faccio un esempio perché è successo anche a  me. Non va bene far aspettare troppo le persone accomodate al tavolo prima che qualcuno si faccia vivo a chiedere l’ordinazione. Nel caso del ristorante, deciso il menu, portati l’acqua e il vino, non è possibile lasciar passare 20-30 minuti prima di servire la prima portata. In questo caso il cameriere o chi per lui deve far arrivare al tavolo un piccolo fuori programma, offerto dal ristoratore, per ingannare l’attesa. Pochi lo fanno.

La conoscenza delle lingue, o almeno dell’inglese, è una cosa fondamentale e meno male che le giovani leve lo studiano a scuola. Un’altra qualità importante per una buona ospitalità è la trasparenza del prezzo. Già noi italiani abbiamo all’estero la nomea di approssimativi e - anche - di furbetti. Cari ristoratori e baristi, non giocate con i prezzi, magari approfittando di turisti non preparati. Non fateci fare l’ennesima brutta figura.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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