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Tasse troppo alte e Ryanair non ci sta! Taglia 16 rotte e chiude due basi

Dopo la decisione del governo di aumentare le tasse aeroportuali, Ryanair ha annunciato la chiusura di due basi (Alghero e Pescara), in compenso saranno potenziate le rotte su Roma, Malpensa e Orio al Serio

 
03 febbraio 2016 | 15:25

Tasse troppo alte e Ryanair non ci sta! Taglia 16 rotte e chiude due basi

Dopo la decisione del governo di aumentare le tasse aeroportuali, Ryanair ha annunciato la chiusura di due basi (Alghero e Pescara), in compenso saranno potenziate le rotte su Roma, Malpensa e Orio al Serio

03 febbraio 2016 | 15:25
 

Ryanair si scaglia contro l'aumento delle tariffe aeroportuali deciso dal governo e, come conseguenza dei nuovi rincari, si vede “costretta” a chiudere, entro la fine dell'anno, le sue basi di Alghero e Pescara, a tagliare 16 rotte e a chiudere tutti i voli di Crotone, a partire dal prossimo mese di ottobre. Saranno invece potenziate le rotte su Roma Fiumicino, Milano e Orio al Serio (Bg). Ad annunciare la decisione è stato il chief commercial officer, David O'Brien nel corso di una conferenza stampa a Roma.



«Quale compagnia aerea più grande in Italia - ha dichiarato O'Brien in una conferenza stampa a Roma - volando su 26 aeroporti e trasportando 27 milioni di clienti all'anno da e per l'Italia, a Ryanair non è stata lasciata altra scelta se non quella di chiudere due delle sue 15 basi italiane e spostare il suoi aeromobili, piloti ed equipaggi, verso paesi con costi più bassi per il turismo. Interromperemo anche tutti i nostri voli all'aeroporto di Crotone e saremo costretti a effettuare ulteriori tagli alle rotte sui nostri aeroporti italiani».

Nel mirino della compagnia aerea low cost irlandese «l'illogica decisione del governo italiano di aumentare ancora le tasse municipali, danneggiando il turismo italiano, il traffico e i posti di lavoro». Secondo una prima stima, la decisione di Ryanair determinerebbe la perdita di 600 posti di lavoro. «Il governo italiano - ha detto O'Brien - ha aumentato le tasse di circa il 40% da 6 a 9 euro, per ciascun passeggero in partenza dall'Italia dal 1° gennaio di quest'anno per sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti Alitalia».

Di qui la decisione inevitabile, per Ryanair, di spostare aeromobili e posti di lavoro fuori dall'Italia verso altre basi Ryanair in Spagna, Grecia e Portogallo dove, spiega il manager della compagnia, non vengono addebitate tali tasse per passeggero; chiudere le sue basi di Alghero e Pescara e cancellare tutti i voli da Crotone a partire da ottobre; tagliare il traffico da e verso aeroporti italiani e spostare la capacità dagli aeroporti regionali a Roma e Milano, sono le uniche soluzioni di “salvataggio” per la compagnia.

In una dichiarazione separata Ryanair ha fatto sapere che per l’inverno 2016 aggiungerà quattro nuove rotte da Roma Fiumicino e Roma Ciampino: per Sofia, Bulgaria, per Norimberga, Germania, per Praga, Repubblica Ceca, e per l’isola di Lanzarote nelle Canarie. Ha anche annunciato nuovi collegamenti invernali per Alicante, East Midlands, Malaga e Trapani e più voli per Atene, Bari, Berlino, Bruxelles, Budapest, Edimburgo e Manchester che, si legge nel comunicato stampa, «permetteranno di trasportare oltre 9 milioni di clienti all’anno e sosterranno 6.900 posti di lavoro presso gli aeroporti romani di Ciampino e Fiumicino».

Si amplia il ventaglio delle rotte anche a Milano, a Malpensa infatti saranno quattro i nuovi voli diretti a Catania, Bruxelles, Sofia e Gran Canaria, a Orio al Serio cinque: Amburgo, Norimberga, Praga, Timisoara e Danzica. Con questo maggior ventaglio di offerte da Orio al Serio e da Malpensa, Ryanair mira a trasportare nel 2016 oltre 10,6 milioni di passeggeri in Italia, di cui 9,3 dallo scalo bergamasco e 1,3 milioni dallo scalo milanese.

L’annuncio è stato accompagnato da un’altra notizia, il calo delle tariffe che, ha detto il direttore commerciale della compagnia David O'Brien «diminuiranno del 6% nel prossimo trimestre» anche grazie al calo del prezzo del petrolio che permetterà risparmi nell'ordine di 430 milioni di euro a livello di gruppo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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