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Terrorismo, controlli intensificati anche sulle spiagge italiane

Dopo gli episodi in Tunisia e a Nizza è allarme terrorismo anche lungo i litorali italiani, dalla Liguria alla Puglia. La sorveglianza da parte delle forze dell'ordine, per volere del Viminale, si fa più intensa

 
28 luglio 2016 | 15:08

Terrorismo, controlli intensificati anche sulle spiagge italiane

Dopo gli episodi in Tunisia e a Nizza è allarme terrorismo anche lungo i litorali italiani, dalla Liguria alla Puglia. La sorveglianza da parte delle forze dell'ordine, per volere del Viminale, si fa più intensa

28 luglio 2016 | 15:08
 

Dopo gli attentati di Nizza e in Tunisia, sono aumentati i controlli anche sui litorali italiani, dalla Liguria alla Sicilia, per scongiurare l'ipotesi terrorismo. Il governo ha quindi deciso di predisporre piani di sicurezza con l'aiuto delle forze dell'ordine per garantire protezione nelle mete turistiche del Belpaese. Non solo quindi le grandi città, ma tutte le destinazioni di vacanza in Italia saranno monitorate contro le minacce terroristiche.



Dal Viminale sono stati inviati contingenti di uomini a cominciare dalla Liguria e dalla Romagna, fino alla Puglia e alla Sicilia. Rinforzi utili a controllare ogni luogo o persona che possa generare sospetti. Un impegno notevole se si pensa che la sola Rimini nel mese di luglio è stata protagonista di un flusso turistico pari a 4 milioni di visitatori (destinati a salire a 5 nel mese di agosto).

Il livello di allerta è alto, a dimostrarlo sono numerose circolari con sempre nuove e aggiornate disposizioni, inviate a questure, prefetti, ma anche carceri. Perchè proprio negli istituti di pena si può sviluppare quel proselitismo capace di dare vita a focolai di protesta tra i detenuti seguaci della jihad: 300 in tutta Italia, 39 i più radicalizzati. È necessario «un elevato e costante livello di attenzione e professionalità - ha detto il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli - con appropriate e adeguate misure di autotutela, a salvaguardia della propria e altrui incolumità». Non si tratta solo di prevenzione, ma di «capacità di intuire il pericolo» e di intervenire di conseguenza, e con prontezza.

L'Italia non può dirsi immune dal terrorismo, anzi, minacciata in maniera diretta di recente, si trova nella posizione di dover schierare il maggior numero di forze dell'ordine per garantire sicurezza ai suoi cittadini. «Dirigenti e funzionari devono svolgere nei confronti del personale un'accurata opera di sensibilizzazione - continua il capo della polizia - sulla possibilità di rappresentare un potenziale obiettivo, indipendentemente dal fatto che si operi nelle grandi realtà urbane o in centri di minori dimensioni». Le spiagge, affolatte di turisti, saranno luogo di primaria attenzione per i corpi di sorveglianza.

Insieme alle forze dell'ordine, anche l'intelligence italiana sta dando un suo notevole contributo nell'ombra, monitorando web, informazioni e flussi migratori. Un'attività che va intensificata, soprattutto a seguito della notizia di ieri, pervenutaci dalla Francia, secondo cui 14 nomi di presunti fiancheggiatori del killer di Nizza potrebbero aver avuto contatti con il nostro Paese. Cinque di loro sono sicuramente passati da Ventimiglia e dalla Puglia. Sugli altri, gli 007 stanno lavorando per ricostruirne i movimenti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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