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Musei del gusto, opportunità da cogliere? Sì, i turisti apprezzano le realtà europee

I musei del gusto, realtà rilevanti per il turismo? La risposta è sicuramente affermativa: in Europa sono numerose le realtà che dimostrano quanto questa offerta sia apprezzata da parte dei viaggiatori

di Roberta Garibaldi
 
29 luglio 2017 | 10:31

Musei del gusto, opportunità da cogliere? Sì, i turisti apprezzano le realtà europee

I musei del gusto, realtà rilevanti per il turismo? La risposta è sicuramente affermativa: in Europa sono numerose le realtà che dimostrano quanto questa offerta sia apprezzata da parte dei viaggiatori

di Roberta Garibaldi
29 luglio 2017 | 10:31
 

Basti pensare alla Guinness Storehouse di Dublino, all’Heineken Experience di Amsterdam o al museo della birra Carlsberg a Copenaghen, oggi vere e proprie attrazioni turistiche oltre che punti di riferimento a livello internazionale. Fra le migliori best practice del settore possiamo annoverare anche La Cité du Vin di Bordeaux, una città del vino nel cuore di una delle capitali dell’enologia, di cui parleremo in questo articolo.



La Cité du Vin è un edificio dalle linee morbide e sinuose, un museo interamente dedicato alla cultura del vino che non è soltanto un percorso di scoperte, ma uno spazio culturale e un luogo da vivere. Inaugurato nel 2016, già ad un anno dalla sua apertura ha avuto 425mila visitatori provenienti da oltre 150 Paesi, oltre 14mila iscritti ai seminari di degustazione e scoperta, 70 eventi culturali organizzati al suo interno con oltre 10mila partecipanti, 80mila coperti nel ristorante “Le 7” e 50mila nel wine bar “Latitude 20” .



Fiori all’occhiello di questo museo tematico sono la sua struttura e il percorso permanente. Lo studio di architettura X-TU è l’inventore della forma originale de La Cité du Vin, la cui facciata è in movimento come il vino che gira in un bicchiere. O più propriamente, come la definisce Nicolas Desmazières di X-TU, “una non-forma”. L’agenzia inglese Casson Mann ha creato il percorso permanente, uno spazio di 3mila metri che celebra i legami tra vino e cultura in modo originale, innovativo e ludico. Spiega il suo progettista, lo scenografo inglese Roger Mann: «L’esposizione è interamente audiovisiva e multimediale, con elementi sensoriali che sorprendono, incantano, incuriosiscono ed istruiscono i visitatori sugli aspetti drammatici, artistici e artigianali della storia del vino». Sono 19 i moduli che compongono il percorso, ognuno dei quali propone esperienze interattive che stimolano la vista, l’udito, il tatto e l’olfatto: da “Il giro del mondo delle vigne” a “La galleria delle culture del vino”, da “La parete delle tendenze” a “Il banchetto degli uomini illustri”. Il visitatore, ad esempio, può sorvolare in elicottero i vigneti del mondo grazie a schermi giganteschi, entrare in gallerie dall’atmosfera intima dove esaminare da vicino documenti storici o divertirsi con apparecchi e imbuti di rame attraverso i quali riconoscere un odore o qualificare un gusto. In spazi senza percorsi di visita predefiniti.

I musei del gustoOpportunità da cogliere?

La Cité du Vin è uno spazio da vivere con una sala di 700 metri quadri che accoglie esposizioni temporanee di interesse internazionale, un auditorium di 250 posti che ospita anche seminari organizzati dall’università locale, una sala di lettura con oltre un migliaio di opere messe a disposizione gratuitamente, la “Biblioteca dei vini del mondo” con 12mila bottiglie provenienti da 70 Paesi e uno spazio poli-sensoriale nel quale sono organizzati seminari di degustazione dei vini del mondo. Il museo offre ai visitatori la possibilità di gustare i vini della cantina in abbinamento a tapas o piatti leggeri nella sua enoteca e nei fast food presenti al piano terra. Volete piatti gourmet con prodotti regionali e di stagione? Ecco “Le 7”, con una veduta unica sulla città di Bordeaux dai suoi 30 metri di altezza. Al piano terra dell’edificio un negozio con una selezione di prodotti vari, dai libri alla cartoleria, prodotti di drogheria, cosmesi e benessere, che riflettono le stagioni e l’attualità.

Volgendo lo sguardo al nostro Paese, la Galleria Campari, il Museo Martini e la Casa del Cioccolato Perugina sono alcune delle realtà private ben organizzate nella Penisola, mentre fra le realtà pubbliche ricordiamo i Musei del Cibo di Parma. Nonostante si tratti di eccellenze nazionali, queste realtà sono ancora lontane dal raggiungere i numeri da capogiro dei musei europei. A breve vedremo l’apertura di Fico Eataly World… sarà l’occasione per entrare in partita?

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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Di Marco
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