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Anno del turismo Ue-Cina Nuove strategie per aumentare il flusso

di Mariella Morosi
 
18 luglio 2018 | 14:45

Anno del turismo Ue-Cina Nuove strategie per aumentare il flusso

di Mariella Morosi
18 luglio 2018 | 14:45
 

Attraverso Roma e Fiumicino, che si conferma gateway primario per la Cina, è importante avviare una strategia unitaria per potenziare ulteriormente le opportunità di sviluppo economico e di traffico da e per questo Paese.

È quanto emerso dal convegno organizzato dagli Aeroporti di Roma (Adr) e da Unindustria al Leonardo da Vinci di Fiumicino nell'ambito della designazione del 2018 come "Anno del Turismo Ue-Cina". Rappresentanti delle istituzioni dei due Paesi, vettori cinesi pubblici e privati, tour operator e fornitori di servizi hanno espresso nel corso di tre tavole rotonde apprezzamento per la struttura e i servizi aeroportuali ma anche la necessità di nuovi investimenti e del potenziamento dell'accoglienza in vista del futuro significativo aumento degli arrivi, sia per motivazioni turistiche che di business.

Le maggiori realtà industriali e istituzionali coinvolte negli scambi tra i due Paesi hanno auspicato l'avvio di una strategia unitaria per potenziare quella che è stata definita la "nuova via della seta" che unisce l’Asia e l’Europa.

Fausto Palombelli, Stefano Porro e Filippo Tortoriello (Anno del turismo Ue-Cina Nuove strategie per aumentare il flusso)
Fausto Palombelli, Stefano Porro e Filippo Tortoriello

Il ministro delle Politiche agricole e del turismo Gian Marco Centinaio ha espresso in un messaggio il proprio apprezzamento a Ugo De Carolis e a Stefano Porro, rispettivamente a.d. e responsabile managent di Adr, e a Filippo Tortoriello e Fausto Palombelli di Unindustria. «Il Leonardo da Vinci di Fiumicino - ha detto il Ministro - è diventato un hub di primario livello europeo in termini di traffico internazionale e il punto di riferimento per i collegamenti Italia-Cina. Ma è importante che tutti gli attori in campo facciano la loro parte per consolidare la nostra capacità di accoglienza ma anche che vengano ampliati gli accordi bilaterali. Da implementare anche la via digitale per intercettare i gusti e le necessità dei visitatori asiastici, tutti fortemente digitalizzati».

Il Leonardo da Vinci rappresenta il principale gateway italiano con 25 frequenze settimanali per otto destinazioni connesse con voli diretti. Pechino con Air China; Shanghai e Wenzhou con China Eastern; Canton e Wuhan con China Southern, attraverso i tre grandi vettori statali cinesi, mentre Xi’an, Chongqing e Haikou sono collegati con Hainan Airlines.

Nel 2017 sono stati 750mila i passeggeri trasportati dai vettori operanti tra Roma e la Cina, con una crescita del 10% rispetto al 2016 e del 13.5% in relazione al solo mercato cinese. Anche il traffico merci è in aumento di circa il 30% rispetto al 2016, arrivando a quota 30mila tonnellate.

«In quest’anno del turismo Ue-Cina - ha detto Ugo De Carolis - è importante che si sia svolto questo convegno che per la prima volta ha messo a confronto tutti gli operatori. Sono in crescita gli arrivi e le partenze verso la Cina e noi abbiamo investito molto per i servizi rivolti ai viaggiatori, dalle scritte in cinese all’acqua calda nei ristoranti fino alla possibilità di pagamento con i loro sistemi. All'interno dell’aeroporto devono sentirsi del tutto a loro agio ma stiamo lavorando perché tutta la filiera del turismo italiano possa accogliergli al meglio».

Molti i riconoscimenti ottenuti dal Leonardo da Vinci: dal recente "Best Airport Award" 2018 a quelli precedenti:  “World’s Most Improved Airport”, le 4 Stelle Skytrax e il premio “Airport Service Quality Award” di Aci Europe.

Ma Nan, Shuxiang Cai e Mri Lewis (Anno del turismo Ue-Cina Nuove strategie per aumentare il flusso)
Ma Nan, Shuxiang Cai e Mri Lewis 

Per Filippo Tortoriello, quello con la Cina è un rapporto fondamentale. «Adr - ha detto - ha dimostrato che avere una porta nei confronti della Cina è un elemento vincente dal punto di vista delle politiche attrattive e nei rapporti industriali. Ma uno degli aspetti fondamentali su cui agire è la sburocratizzazione delle autorizzazioni, come la concessione dei visti, per farli arrivare in Italia in un modo meno complicato. In Cina solo il 10% della popolazione ha un passaporto».

Apprezzamento per i servizi aeroportuali è stato espresso dai tre rappresentanti dei vettori di stato cinesi: Ma Nan, ShuxiangCai e Mri Lewis che hanno confermato il grande interesse dei cinesi per la cultura, le bellezze e il cibo italiani. Negli aerei Air China in partenza da Milano il menu prevede persino delle ricette lombarde di tradizione Artusiana. Roma è una delle mete preferite dai cinesi e a Fiumicino i passeggeri provenienti dal paese asiatico sono in aumento del 13% da due anni consecutivi e le previsioni confermano il trend in decisa crescita.

Ma come accogliere i cinesi, come possono gli albergatori fare conoscere le loro strutture? Per Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, è difficile un approccio al quel mercato perché la nostra offerta alberghiera è fortemente parcellizzata.

Giorgio Palmucci (Anno del turismo Ue-Cina Nuove strategie per aumentare il flusso)
Giorgio Palmucci

«Né il singolo albergatore e neppure le catene - ha detto - sono in grado di approcciare quel mercato. Solo il sistema Paese può farlo e renderci più uniti. Bisogna lavorare insieme, entrare nei loro motori di ricerca, spingere il Ministero degli Esteri a facilitare la questione dei visti. Dobbiamo capire quello che veramente vogliono quei viaggiatori quando vengono nel nostro Paese. Dobbiamo fare in modo che siano soddisfatti e che tornino. Se dobbiamo aspettarci milioni di nuovi turisti, come dicono le previsioni, dobbiamo organizzarci».

Convinto del grande sviluppo dell’incoming e nella necessità di una più mirata accoglienza si è detto il giornalista Giuseppe Cerasa di Repubblica, che ha presentato la sua guida di Roma in cinese giunta alla seconda edizione.

Per informazioni: www.adr.it
www.un-industria.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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