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Club Med, nei villaggi vacanza gli chef preferiti sono italiani

L’azienda punta sul know-how francese, ma non può rinunciare alla professionalità italiana. Boom del turismo di lusso in montagna, con nuove aperture in Europa, Canada e Cina.

di Mariella Morosi
 
03 dicembre 2019 | 09:47

Club Med, nei villaggi vacanza gli chef preferiti sono italiani

L’azienda punta sul know-how francese, ma non può rinunciare alla professionalità italiana. Boom del turismo di lusso in montagna, con nuove aperture in Europa, Canada e Cina.

di Mariella Morosi
03 dicembre 2019 | 09:47
 

È consolidata e sempre più apprezzata la formula della vacanza all inclusive proposta dal Club Med, leader mondiale nelle vacanze di fascia alta, nei luoghi più belli del mondo. L'ospite è libero di goderne, senza pensieri o sorprese, grazie al team dei preziosi Go, Gentili Organizzatori come vengono chiamati i collaboratori del Club, perfettamente in grado di garantirgli il relax totale, con il massimo del confort, attività sportive e del benessere e un'offerta enogastronomica, improntata alle tradizioni locali oltre che alla cucina internazionale.

Nuove aperture in programma nel 2020 (Club Med, nei villaggi vacanza gli chef preferiti sono italiani)
Nuove aperture in programma nel 2020

All'inizio, negli anni Cinquanta, la formula del Club, nata sulle rive del Mediterraneo da una idea di Gérard Blitz e Gilbert Triganoneu, era innovativa e pionieristica. Ma soprattutto era spartana, in capanne di paglia senza elettricità e con i pasti e i servizi in comune. Ma i pochi avventurosi francesi che scoprirono il fascino di stare en plein air su spiagge bellissime e deserte furono i protagonisti di una svolta nel concetto di vacanza. Negli anni e nei decenni a seguire l'offerta si è evoluta secondo le nuove esigenze e i nuovi parametri del confort si sono adeguati alla domanda internazionale sempre più vasta.

Oggi il Club Med - già il nome promette una sorta di appartenenza per vivere insieme ad altri un'avventura - non ha mai perso il know-how e la raffinatezza francese e punta su valori come convivialità, creatività e conoscenza. I resort sono una settantina in tutto il mondo, in 30 Paesi e 5 continenti, e nuove aperture sono in corso. Segmento in espansione è quello del turismo montano di lusso per le famiglie, sempre all inclusive, con la sua doppia declinazione, neve e sci d’inverno ed esperienza estiva.

Boom del turismo di lusso in montagna (Club Med, nei villaggi vacanza gli chef preferiti sono italiani)
Boom del turismo di lusso in montagna

Nove aperture in corso anche in Cina, con il marchio Club Med Joyview. La montagna è tra i focus principali del gruppo con le Alpi francesi di Alpe d’Huez, Chalets Samoens, La Rosiere, e il debutto in Canada, Quebec Charlevoix, il prossimo anno. Il successo del Club non ha segreti: intorno agli ospiti, discreti e sempre presenti, ci sono tra gentili organizzatori e impiegati 23mila persone di 110 nazionalità diverse. Le équipe in ogni resort sono tutte internazionali per la clientela di tutto il mondo. Il segreto di un'accoglienza speciale, oltre che nella continua innovazione è anche nella selezione e nella formazione del personale, elemento cardine della politica di risorse umane. Mobilità e promozione interna fanno parte della cultura aziendale e tutti possono scoprire nuovi mestieri e sviluppare altre competenze fino alle funzioni manageriali.

«La gran parte dei nostri managers proviene da promozioni interne - ci dice Helga Niola, Southern Europe Recruiting Manager che incontriamo nel resort di Opio, in Provenza - e dopo la frequentazione di corsi di vario tipo. Ma ci rivolgiamo anche all'esterno con partnership di lunga data con scuole di pregio internazionale e attraverso i social, da Linkedin alla nostra pagina Facebook ClubMed Jobs. Molte le opportunità di lavoro fino a febbraio 2020  per i resort in Europa, in particolare in Italia, Francia e Portogallo, nell’area Hospitality e F&B: per l’accomodation (housekeeping manager, housekeeping assistant, camerieri ai piani e addetti alle pulizie), per catering & bar (bartender, camerieri di sala e così via), cucina (chef de cuisine, chef de partie, demi chef, pasticceri, sous-chef, macellai), e altri 50 per i ruoli di reception, come front desk agent e guest relations agent».

Helga Niola (Club Med, nei villaggi vacanza gli chef preferiti sono italiani)
Helga Niola

Ma sono cercati anche profili sul fronte sport & leisure, animatori per i mini, baby e petit club, tecnici suono e luci e dj, figure da selezionare nelle aree supports and sales, dai magazzinieri a spa therapist e infermieri, servizi tecnici e funzioni di supporto e personale di boutique. Le conoscenze linguistiche sono importanti: richiesta la lingua inglese e, preferibilmente, anche quella francese. «Ma più di tutto – dice ancora Helga Niola – è importante condividere lo spirito Club Med, il giusto savoir-faire che li porti anche a creare relazioni autentiche con gli ospiti, con la voglia di mettersi in gioco, la cura del dettaglio e il senso del servizio e l’approccio multiculturale».

Lo abbiamo verificato proprio al Club Med di Opio, nel Plateau de Valbonne, tra le colline provenzali del sud della Francia, incontrando i responsabili della struttura, immersa in vasto uliveto.  L'approccio food&beverage si basa su quattro pilastri: la qualità, la libertà, l’emozione e l’attenzione alla salute. In questa strategia, alla ricerca di un continuo miglioramento, rientra la collaborazione del gruppo con i talenti del mondo food a livello internazionale. Club Med ha stretto una partnership con l’associazione francese Toques Blanches Lyonnaises (oltre 110 rinomati chefs e pasticceri che includono anche una ventina di ‘MOF’ - French Worker Of The Year - francesi con un totale di 48 stelle Michelin), e anche con l’Institut Paul Bocuse, con l’obiettivo di promuovere il savoir-faire della cucina francese nel mondo.

Si tratta di un’opportunità messa a disposizione da Club Med per i dipendenti, un modo di arricchire la loro professionalità e lavorare sul campo a stretto contatto con gli esperti del settore. Alta la percentuale degli chef italiani nei Club di tutto il mondo, apprezzatissimi per creatività e gusto. Ad Opio abbiamo incontrato lo chef Angelo Nosdeo, calabrese, 39 anni, che gestisce un team di circa 60 persone e delizia ogni giorno gli ospiti con piatti sempre diversi, con specialità italia, provenzali e internazionali. Entrato al Med giovanissimo come demi-chef per la pasta, fa un percorso di crescita professionale in Italia, Francia, Grecia e Caraibi per diventare poi Chef de partie e, a seguito di un percorso ad hoc e varie formazioni interne, diventa Sous Chef de cuisine.

Poi dopo un percorso formativo in Alma e all’Istituto francese Paul Bocuse, con i quali Club Med collabora attivamente per far crescere le proprie risorse più talentuose, prende le redini di una brigata di cucina in qualità di chef de cuisine prima in Svizzera e poi in Italia. Ora in Francia è anche coinvolto nell’individuazione e formazione dei nuovi talenti. Percorsi analoghi, grado pe grado, anche per il suo sous chef Andrea Melgazzi così come per il palermitano Daniel Madonia, appena 29enne che opera a Saint Moritz o per Roberto Piccinnini, chef  del Resort di Cefalu o per Giovanni Motolo chef del  Resort di Pragelato o, ancora, per Jacopo Salvagno del Resort francese Les Arcs Panorama. Ma l'italianità non è apprezzata solo nel food&Beverage, come ad esempio è avvenuto per Cristiano Perego, che dal 1998 cresce e scala tutte le posizioni fino a diventare Southern Europe F&B Manager & Expert.

Anche ad altri giovani connazionali è aperta un'interessante svolta occupazionale. Club Med Opio en Provence offre tante opportunità: massimo comfort abitativo bar, piscine, palestre, golf e benessere, oltre ad un'attrezzata scuola di circo dove si può sognare di diventare acrobati o trapezisti, a cura del Cirque de Soleil. Facimente raggiungibili con escursioni guidate le località provenzali di Grasse, Saint Paul de Vence, Nizza, Cannes e Saint Tropez.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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