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Primo esodo estivo, più turisti ma il giro d'affari è in calo del 9,5%

È previsto per la fine di questa settimana il primo esodo estivo degli italiani che partono per le località turistiche. Rispetto al 2018 cresce il numero di turisti (+0,3%) ma cala il giro d’affari. Giugno ha registrato numeri scarsi, in crescita invece le prenotazioni per il mese di luglio.

02 luglio 2019 | 15:07
Primo esodo estivo, più turisti
ma il giro d'affari è in calo del 9,5%
Primo esodo estivo, più turisti
ma il giro d'affari è in calo del 9,5%

Primo esodo estivo, più turisti ma il giro d'affari è in calo del 9,5%

È previsto per la fine di questa settimana il primo esodo estivo degli italiani che partono per le località turistiche. Rispetto al 2018 cresce il numero di turisti (+0,3%) ma cala il giro d’affari. Giugno ha registrato numeri scarsi, in crescita invece le prenotazioni per il mese di luglio.

02 luglio 2019 | 15:07
 

È previsto per la fine di questa settimana il primo esodo estivo degli italiani che partono per le località turistiche. Rispetto al 2018 cresce il numero di turisti (+0,3%) ma cala il giro d’affari. Giugno ha registrato numeri scarsi, in crescita invece le prenotazioni per il mese di luglio.

All’inizio dell’estate italiana è già tempo di bilanci e i numeri sul business in calo servono ad inquadrare la situazione: -9,5% sull’anno scorso. Percentuali che ricalcano la "crisi" di una meta storicamente ambita come la Sardegna. La durata media della vacanza principale resta stabile a 10 notti. Nell’84,1% dei casi gli italiani rimarranno in patria (contro l’80,2% dello scorso anno), mentre nel 14,8% dei casi andranno all’estero. Come di consueto, per coloro che resteranno in Italia, il mare si conferma la meta preferita per le vacanze estive, accogliendo il 71,0% dei viaggiatori. Seguono le località d’arte con il 9,5% delle preferenze, la montagna con il 7,0%, le località lacuali (4,8%) e le terme (2,3%).

Turisti sulla spiaggia di Cefalù (Inizia l’estate italiana Più turisti, ma minor spesa)
Turisti sulla spiaggia di Cefalù

I connazionali che si recheranno oltre confine visiteranno soprattutto le grandi capitali europee (47,3%) e i mari tropicali (19,8%). La spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo risulta in calo rispetto allo scorso anno, attestandosi sugli 837 euro a persona contro i 911 euro del 2018. Il giro d’affari complessivo è di 21,8 miliardi di euro, in diminuzione del 9,5% rispetto ai 24,1 miliardi dell’estate 2018. La vacanza principale costerà 722 euro a chi rimane in Italia e 1.238 euro a chi va all’estero.

La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 28,5% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 23,7% alle spese di viaggio, il 22,1% al pernottamento, e il 25,7% a tutte le altre spese (divertimenti, escursioni, gite e shopping). Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 27,5% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (27,0%), la casa di proprietà (15,3%) e il b&b (12,0%).

Agosto si conferma il mese leader, con il 57,6% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seppur in calo rispetto allo scorso anno (60,3%), a tutto vantaggio del mese di luglio, che fa registrare un 18,4% di presenze, rispetto al 12,5% del 2018. Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 42,9% dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 32,7% dalla comodità di raggiungimento della località, nel 25% dalla voglia di relax. Il 22,1% ritorna nella stessa località degli anni passati, il 20,7% sceglie in base al patrimonio artistico/monumentale, il 20,2% per il rapporto qualità-prezzo e il 20% per i divertimenti offerti dal luogo. Seguono l’esclusività della località, l’offerta enogastronomica (13,7%) e il desiderio di vedere un posto mai visto (13%).

Venezia attira sempre un alto flusso di turismo (Inizia l’estate italiana Più turisti, ma minor spesa)
Venezia attira sempre un alto flusso di turismo

Durante la vacanza principale gli italiani si dedicheranno a passeggiate (52,2%), escursioni e gite per conoscere il territorio (48%), ad attività legate alla località di vacanza quali eventi enogastronomici (35,3%), visita al patrimonio artistico (28,6%: monumenti, siti di interesse archeologico, musei e/o mostre) ed eventi tradizionali e folkloristici (21,8%) e sportivi (5,2%). Molta attenzione anche per spettacoli musicali (21,8%), attività sportive (18,2%), terme e centri di benessere (6%) e altri divertimenti in generale (33,8%).

Il 48,8% degli italiani ha prenotato o prenoterà l’alloggio per le proprie vacanze rivolgendosi direttamente all'albergo, rispettivamente mediante il sito internet della struttura (24,5%) o contattandola mediante telefono, mail o altro mezzo (24,3%). Il 25,8% sceglierà la struttura utilizzando un portale di prenotazione, mentre il 20,4% si recherà presso l’agenzia di viaggi tradizionale e il 5,7% si rivolgerà a un tour operator.

Anche se viviamo nell’epoca del last minute, la scelta della vacanza estiva è molto meditata. Nel 65,9% dei casi, infatti, gli italiani prenotano l’alloggio per la vacanza principale con due mesi e più di anticipo, mentre solo il 5,2% effettua la prenotazione dell’alloggio meno di un mese prima della vacanza. Restano in sospeso le spese legate alle tasse di soggiorno e a quelle di sbarco, ancora in fase di assestamento come a Venezia.

Il 39,5% della popolazione, pari a 20 milioni di persone, non farà vacanze tra giugno e settembre, contro il 42,8% dello scorso anno. Si resta a casa principalmente per motivi economici (57% dei casi contro il 49% del 2018), per impedimenti di salute (23%) e familiari (17%), per impegni di lavoro (15%). Un interessante 18% dichiara invece che farà vacanza in un altro periodo dell’anno. Nei primi cinque mesi del 2019, le presenze dei turisti negli alberghi italiani hanno fatto registrare un calo dell’1,7%, risultato della flessione dello 0,1% degli italiani e del 3,3% degli stranieri. Fonte: Osservatorio Federalberghi

Anche Milano è una città sempre più visitata (Inizia l’estate italiana Più turisti, ma minor spesa)
Anche Milano è una città sempre più visitata

I turisti stranieri generano più del 51,6 degli arrivi estivi, quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era il 46% nel 2010). È il tedesco la lingua più parlata sotto il solleone. La Germania è di gran lunga il nostro principale mercato, con 7,3 milioni di arrivi e 39,2 milioni di presenze durante l’estate, seguita da Stati Uniti (2,6 mln di arrivi e 6,6 mln di presenze) e Francia (2,3 mln di arrivi e 7,9 mln di presenze. (Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati Istat). Durante l’estate, le imprese del turismo danno lavoro a più di un milione 400mila lavoratori dipendenti. Il picco si raggiunge nel mese di luglio (1.545.406). (Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati Inps).

Le imprese italiane del turismo effettueranno, nel trimestre giugno - agosto 267.260 assunzioni, con una quota che supera il 23% del totale delle 1.150mila assunzioni che saranno effettuate dalle imprese di tutti i settori nel medesimo periodo.
«Le previsioni per le vacanze degli italiani durante l’estate 2019 - spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca  -mostrano un lieve incremento rispetto allo scorso anno. L’84% dei viaggiatori resterà in Italia prediligendo il mare mentre, al secondo posto delle preferenze, conquista la postazione la vacanza culturale. Questo dato ci induce a voler guardare al meglio, senza per questo sottovalutare nulla. Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani ad una riduzione della spesa. Inoltre, circa 20 milioni di connazionali non andranno in vacanza tra giugno e settembre, principalmente per motivi economici. Ma tra questi vi è un 18% che intende partire in un altro periodo dell’anno, il che sembra far affiorare un interessante cambiamento rispetto alla scelta ordinaria».

La ricerca di Federalberghi è stata realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto Acs Marketing Solutions. «L’aspetto economico - prosegue Bocca - condiziona fortemente l’orientamento sulla preferenza della vacanza, che peraltro sempre più rappresenta per i nostri connazionali un elemento irrinunciabile per la propria esistenza. Agosto in questo senso, è il mese che probabilmente paga più di ogni altro la crisi. Malgrado il quadro non sia particolarmente esaltante, conforta il fatto che la durata media delle vacanze si attesta sulle 10 notti, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Non mi stupirei se anche il mese di settembre ci riservasse delle sorprese, a dispetto della previsione attuale».

Fonte: elaborazioni Federalberghi su dati Unioncamere ed Anpal.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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