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Spiagge italiane più ecologiche E la plastica scompare dai rifiuti

La quantità ritrovata negli stabilimenti è crollata quest’anno, complici probabilmente le tante campagne di sensibilizzazione. A rivelarlo è una ricerca del Sindacato italiano dei balneari di Confcommercio. I turisti stranieri sono i più ordinati, gli italiani i più distratti. Restituito il 95% gli oggetti dimenticati sotto l'ombrellone.

14 agosto 2019 | 10:55
Spiagge italiane più ecologiche 
E la plastica scompare dai rifiuti
Spiagge italiane più ecologiche 
E la plastica scompare dai rifiuti

Spiagge italiane più ecologiche E la plastica scompare dai rifiuti

La quantità ritrovata negli stabilimenti è crollata quest’anno, complici probabilmente le tante campagne di sensibilizzazione. A rivelarlo è una ricerca del Sindacato italiano dei balneari di Confcommercio. I turisti stranieri sono i più ordinati, gli italiani i più distratti. Restituito il 95% gli oggetti dimenticati sotto l'ombrellone.

14 agosto 2019 | 10:55
 

La quantità ritrovata negli stabilimenti è crollata quest’anno, complici probabilmente le tante campagne di sensibilizzazione. A rivelarlo è una ricerca del Sindacato italiano dei balneari di Confcommercio. I turisti stranieri sono i più ordinati, gli italiani i più distratti. Restituito il 95% gli oggetti dimenticati sotto l'ombrellone.

Alla vigilia di Ferragosto arriva una buona notizia dalle spiagge: tra i rifiuti prodotti dai turisti che affollano gli stabilimenti in queste settimane d’estate c’è sempre meno plastica. Lo dice un’indagine condotta dal Sib, il Sindacato dei balneari di Confcommercio, che ha anche stilato una simpatica classifica sugli oggetti che i turisti dimenticano sotto l’ombrellone.

C'è sempre meno plastica sulle spiagge italiane (Spiagge italiane più ecologicheE la plastica scompare dai rifiuti)
C'è sempre meno plastica sulle spiagge italiane

I divieti e le campagne di sensibilizzazione pare dunque abbiano fatto centro: senza raggiungere i risultati della Francia, dove di recente plastica e sigarette sono state messe al bando un po’ ovunque, un primo obiettivo (al momento ancora impossibile da quantificare nei numeri) è stato raggiunto. «La plastica è il materiale che abbiamo trovato in percentuale minore tra i rifiuti, rispetto allo scorso anno - spiega Antonio Capacchione, presidente del Sib-Confcommercio - conseguenza, forse, delle campagne "plastic free" oppure di un maggiore sensibilità ambientale da parte dei turisti».

Resta il fatto che, soprattutto tra gli italiani, in tanti continuano a dimenticare ogni tipo di oggetto sotto l’ombrellone, dopo una giornata passata in spiaggia: occhiali da sole o da vista, crema solare e ciabatte sono i primi tre oggetti che i clienti lasciano sulle sdraio, ma ci sono anche tanti costumi da bagno, asciugamani, giochi dei bambini, chiavi di casa o dell’auto e cuffiette, e alcuni oggetti di valore come orologi, collane, anelli o braccialetti, portafogli, cellulari, tablet e videogiochi.

Il 95% degli oggetti smarriti in spiaggia viene restituito (Spiagge italiane più ecologicheE la plastica scompare dai rifiuti)
Il 95% degli oggetti smarriti in spiaggia viene restituito

«A fine giornata - dice ancora Capacchione - sul lettino e nella sabbia spesso si ritrovano pacchetti di sigarette, accendini, quotidiani, riviste o libri che nessuno verrà mai a reclamare, tanto che finiscono direttamente nella spazzatura». Gli altri oggetti la maggior parte delle volte trovano spazio in alcuni ripostigli della direzione dello stabilimento in attesa del legittimo proprietario. «Restituiamo oltre il 95% degli articoli dimenticati dai nostri clienti abituali entro il giorno successivo - prosegue il presidente del Sib - ma solo il 50% di quelli lasciati dai giornalieri. Stimiamo che ogni stabilimento balneare debba fare i conti con centinaia di oggetti, beni dal valore di pochi centesimi fino a diverse centinaia di euro, ma, spesso, l’affettivo supera di gran lunga quello reale. Se da una parte cerchiamo di rintracciare sempre i proprietari, a fine stagione quelli non reclamati vengono consegnati alle forze dell’ordine, se hanno un valore, oppure alle onlus che si occupano di volontariato».

I turisti italiani sono quelli più distratti, specialmente se single o anziani, mentre gli stranieri sono molto attenti non solo agli oggetti personali ma, soprattutto, a non lasciare proprio nulla in spiaggia e a fare la raccolta differenziata in maniera corretta.

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