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Pompei, riapre la Casa degli Amanti Chance per migliorare il turismo?

Dopo 40 anni il sito archeologico campano torna ad aprire l’accesso al solo luogo di cui si è conservato quasi integralmente il secondo piano. Scoperta nel 1933 era stata danneggiata dal terremoto dell’Irpinia. Secondo il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini si tratta di un caso modello che deve essere utile a tutta l’Europa.

18 febbraio 2020 | 10:38
Pompei, riapre la Casa degli Amanti 
Chance per migliorare il turismo?
Pompei, riapre la Casa degli Amanti 
Chance per migliorare il turismo?

Pompei, riapre la Casa degli Amanti Chance per migliorare il turismo?

Dopo 40 anni il sito archeologico campano torna ad aprire l’accesso al solo luogo di cui si è conservato quasi integralmente il secondo piano. Scoperta nel 1933 era stata danneggiata dal terremoto dell’Irpinia. Secondo il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini si tratta di un caso modello che deve essere utile a tutta l’Europa.

18 febbraio 2020 | 10:38
 

Pompei riparte dalla Casa degli Amanti. Oggi il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini inaugurerà ufficialmente quello che viene considerato da tutti un gioiello eccezionale del sito archeologico campano soprattutto per il fatto che si tratta dell’unico di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano.Non solo, saranno altre due le domus riaperte grazie alle recenti restaurazioni, tra cui anche la bottega del Garum. Un luogo destinato alla produzione e vendita di pesce sotto sale e suoi derivati.

La Casa degli Amanti (Pompei, riapre la Casa degli Amanti Chance per migliorare il turismo?)

La Casa degli Amanti

La Casa degli Amanti era stata portata alla luce nel 1933 ma era stata del fortemente danneggiata dal terremoto dell'Irpinia del 1980. Da quel momento era sempre rimasta chiusa; ecco perché la riapertura di oggi rappresenta un traguardo importante soprattutto dal punto di vista storico-culturale. La riapertura segna di fatto la fine dei lavori di messa in sicurezza avviati nel 2014 con il Grande Progetto, finanziato per la maggior parte con fondi europei, e l’apertura di tre nuove domus appena restaurate, oltre a quella degli Amanti anche la Casa della Nave Europa, che prende il nome da un grande graffito inciso su una delle sue pareti, e la Casa del Frutteto, con i suoi cubicoli floreali e uno dei più alti esempi di pittura da giardino rinvenuti in città.

Quella di Pompei, dice Franceschini «è una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi grazie al lavoro di tante professionalità dei beni culturali».
A questo punto Pompei - costantemente sotto accusa per un potenziale non del tutto espresso anche a seguito di una manutenzione che spesso ha lasciato a desiderare - può pensare ad una nuova epoca anche in chiave turistica. Anche perché non più di un mese fa era arrivato l’annuncio di un progetto che prevede l’apertura di un hub turistico-commerciale a pochi km dagli Scavi di Pompei e dal Vesuvio. Si chiamerà Maximall Pompeii, ed è l'investimento privato di oltre 170 milioni di euro che è stato presentato dal gruppo immobiliare Irgen.

La riapertura dopo 40 anni (Pompei, riapre la Casa degli Amanti Chance per migliorare il turismo?)
La riapertura dopo 40 anni

Nel progetto è previsto un nuovo centro polifunzionale su un’area di 200mila mq entro il 2021 che darà occupazione a 1500 persone. Il complesso edilizio, che sorgerà nell’area ex Italtubi della città oplontina, ospiterà 200 brand, un hotel 4 stelle che sarà gestito dal Gruppo Marriott Bonvoy con oltre 135 camere; un auditorium di 1.100 posti, un cinema con 8 sale, un teatro e una sala conferenze; 30 ristoranti, una piazza-anfiteatro esterna per eventi di 6.500 mq; una seconda piazza multimediale interna di 800 mq; un parcheggio di 5mila posti auto e 30 bus turistici. Inoltre, in una logica di riqualificazione dell’area in chiave ecosostenibile, Maximall Pompeii offrirà un parco verde attrezzato e aperto al pubblico di 50mila mq e un’inedita copertura di 6mila mq, sulla quale sarà possibile fare jogging e godersi momenti di relax, ammirando il Golfo di Napoli.

Insomma una struttura che valorizzerà un patrimonio storico-artistico che - tuttavia - da solo non basta per conquistare l’attenzione di un numero eccezionale di turisti e, inoltre, mira a limitare quel turismo da mordi e fuggi che tanto male fa alle città d’arte e ai siti archeologici (vedi, Venezia). Pompei inoltre è chiamata ad un’ulteriore svolta-possibilità: il sindaco Pietro Amitrano è infatti stato sfiduciato per motivi politici, ma da sempre era stato criticato per una poca attenzione posta al Sito archeologico. Ora si attende il nome del successore nella speranza che rilanci anche Pompei in quanto sede turistica.

Dario Franceschini (Pompei, riapre la Casa degli Amanti Chance per migliorare il turismo?)
Dario Franceschini

La notizia del rilancio di Pompei fa il paio con un’altra scoperta di questi giorni rilevata al Parco Archeologico del Colosseo. Nel sito storico più frequentato sul territorio nazionale e certamente uno dei più ambiti dai turisti su scala mondiale, è stato ritrovato un monumento a Romolo, il fondatore della città di Roma. Un rinvenimento importantissimo, salutato con orgoglio dalla sindaca Virginia Raggi sul suo profilo Twitter con queste parole: “Roma ci meraviglia con i suoi tesori. All’interno del Foro Romano una nuova emozionante scoperta archeologica: un ambiente ipogeo con un sarcofago in tufo del VI secolo a.C. Grazie al team di studiosi che ha condotto le ricerche”. La scoperta si inserisce, infatti, nell’ambito degli studi avviati un anno fa sulla documentazione prodotta dal mitico archeologo Giacomo Boni all’inizio del ‘900, che aveva consentito di ipotizzare la presenza nel Foro Romano, a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio, di un santuario monumentale dedicato al fondatore della città di Roma e suo primo Re.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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