La crisi del turismo e il ruolo del Governo, i cui aiuti ad imprese e lavoratori ancora non soddisfano gli operatori del settori, tornano al centro del dibattito politico, all’indomani della presa di posizione di Confindustria Viaggi, che nelle scorse ore è tornata a chiedere l’incremento del Fondo dedicato a Tour Operator e Agenzie di Viaggio e la proroga della Cassa integrazione fino alla fine dell’anno, denunciando una scarsa attenzione dell’Esecutivo nei confronti dell’intera categoria.
La crisi del turismo al centro del dibattito politico
Oggi è la Lega a prendere posizione, definendo “fallimentare” l’operato del Governo, in riferimento anche ai dati diramati due giorni fa da Federalberghi: «Il mondo del
Turismo italiano boccia clamorosamente il fallimentare Conte e il suo silenziosissimo ministro Franceschini - scrivono in una nota i componenti del dipartimento Turismo della Lega - Se quest'ultimi non fossero tutti presi dalla loro arroganza e vanagloria, e realmente ponessero attenzione al settore, vedrebbero imprenditori e realtà economiche piegate ed allo stremo, non sostenute dallo Stato e ostacolate nel processo di ripartenza».
L’attenzione è ancora rivolta al
Dl Rilancio, oramai prossimo alla prossima conversione in legge dopo il passaggio al Senato: «Aspettative e indicazioni segnalate al governo sono state completamente ignorate, quasi che il turismo italiano non meritasse sostegno - prosegue la nota della Lega - Il governo ha prodotto misure spot, finanziamenti simili a gocce nel mare, più burocrazia e cervellotici provvedimenti, senza realmente condividere le difficoltà di tante e tante famiglie che con il turismo vivono, risparmiano, partecipano al bene del Paese. Noi della Lega ve lo abbiamo detto chiaramente e per tempo, ora ve lo gridano gli operatori: o intervenite o passate la mano».