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A Cassel nel nord della Francia cucina fiamminga e atmosfere remote

Un comune francese in collina, dove si fondono tradizione e gastronomia francesi e fiamminghe. Per godere di questo locus amoenus, si può soggiornare alla Châtellerie de Schoebeque, un quattro stelle ricco di storia

di Leonardo Felician
 
15 ottobre 2016 | 14:30

A Cassel nel nord della Francia cucina fiamminga e atmosfere remote

Un comune francese in collina, dove si fondono tradizione e gastronomia francesi e fiamminghe. Per godere di questo locus amoenus, si può soggiornare alla Châtellerie de Schoebeque, un quattro stelle ricco di storia

di Leonardo Felician
15 ottobre 2016 | 14:30
 

La Châtellerie de Schoebeque si trova a Cassel, un paesino della regione francese Nord-Pas de Calais molto vicino alle Fiandre in Belgio: lingua, tradizioni e cucina fiamminga si mescolano da secoli con lo stile francese per creare architetture, atmosfere e gastronomia che compongono amichevolmente il meglio di queste due culture. Da queste parti era stato infatti ambientato il simpatico film “Benvenuti al Nord”, che ha avuto molto successo anche in Italia.



La costruzione che ospita questo albergo a quattro stelle è un palazzetto del XVIII secolo con una grande storia alle spalle, perché ha ospitato il maresciallo Foch durante la prima guerra mondiale, che si è combattuta intensamente su questo fronte, Muriel e Hervé Diers hanno ristrutturato la costruzione con l’aiuto di esperti artigiani per ricreare un’atmosfera d’altri tempi.



La posizione è molto peculiare, sull’altura di una collina che spazia su tutta la pianura circostante. Una grande piscina all’aperto riscaldata si trova proprio in mezzo a un giardino rigoglioso. La veranda luminosa, dal decoro barocco, ospita la sala della prima colazione e del ristorante, ma può essere altresì usata per seminari e riunioni. Le 15 camere e tre suite sono tutte diverse e attrezzate per un hotel di categoria quattro stelle, alcune in stile d’epoca, altre più stravaganti ed eccentriche.



La visita di Cassel, con appena 2mila abitanti, si svolge a piedi in poco tempo, ma vale la pena almeno di salire al castello e di visitare il Jardin du Mont des Récollets, un giardino di ispirazione fiamminga che Emmanuel de Quillacq ha creato con la sua sensibilità di architetto paesaggista. Insieme all’amico Bruno ha ricreato dentro il perimetro del castello anche un piccolo ristorante che si chiama “T Kasteelhof”. Si tratta di un “estaminet”, una trattoria fiamminga tipica dove si possono mangiare piatti locali come la carbonade e la pot’je vleesch, accompagnate da ottime birre artigianali della regione che ha una grande tradizione per la produzione di birra.

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