Pomezia (Rm) è una città di fondazione, cioè progettata nella sua forma urbanistica prima ancora di essere costruita e realizzata e prima ancora che vi si insediassero i suoi abitanti. Per questo è anche un pezzo di storia. Una storia recente che comincia con la posa della prima pietra nel 1938, anomala in questo Paese di città storiche e di borghi medievali, ma che proprio per la sua differenza ha molto da dire, forte di interessanti esempi di architettura razionalista.
Ma c’è anche l’importante area archeologica di Lavinium: qui approdò Enea con figlio Ascanio, questa è la culla della civiltà laziale, ancora prima che Roma. Senza parlare delle belle spiagge del litorale e del fertile Agro Pontino con il suo patrimonio agroalimentare. È una città all'ombra della Capitale che vuole crescere, che sa di poter predisporre un’accoglienza turistica ma vuole farlo a misura delle nuove esigenze. Per questo, prima ancora di porsi sul mercato ha voluto creare un osservatorio per una programmazione ottimale delle azioni strutturali e di marketing.
Ma poiché una meta deve essere attrattiva sia per chi ci vive che per chi viene da fuori, in questi ultimi tre anni molto è stato fatto nella fornitura di servizi alla cittadinanza e nel potenziamento delle infrastrutture. «Non abbiamo nulla da invidiare ad altre città - ha detto il sindaco Fabio Fucci presentando l’iniziativa nella sala consiliare di Pomezia - e proprio la caratteristica di essere una città di fondazione potrebbe essere il primo punto di interesse. Ma puntiamo anche sui nostri siti archeologici, sulla bellezza del litorale e su un’enogastronomia di livello».
Stefano Landi e Fabio Fucci
Il progetto dell’osservatorio è stato affidato alla società SL&Turismo e Territorio, e il suo presidente
Stefano Landi ne ha tracciato i contenuti, sviluppati insieme a gli operatori locali del turismo e degli altri settori produttivi. Il lavoro si articolerà mediante indagini sulle imprese, sui visitatori (pernottamenti, escursioni) sugli operatori di incoming e su tutti i risvolti online e off line in continuità con quanto già avviato in precedenza dal comune. I primi risultati saranno resi noti già a fine gennaio.
La città fu progettata - secondo gli schemi del fascismo - come città rurale avendo come linee guida gli antichi borghi contadini con la grande piazza centrale con gli edifici comunali, militari e religiosi. Così è anche la piazza Indipendenza di Pomezia (ex piazza dell’Impero) con il municipio, la torre comunale (ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale), l'ex casa del fascio e la chiesa Madre. Stili, linee, materiali e colori sono quelli dell’arte razionalista, oggi separata dalle ideologie di allora e rivalutata.
La torre è una delle più imponenti della campagna romana, con i suoi 30 metri di altezza. L’area archeologica di Lavinium si è arricchita di ritrovamenti scoperti negli anni Sessanta tra cui il Santuario delle 13 are e l’Heroon di Enea, un tumulo sepolcrale datato VII a.C. che si vuole identificare con la sua tomba, poi tratti delle mura delle città, le terme e un sito dedicato a Minerva. Preziosi reperti sono custoditi del Museo Archeologico Lavinium con articolati percorsi interattivi. Anche il turismo marino potrà essere ulteriormente sviluppato, sia per la vicinanza di Torvaianica con 8 km di spiagge che con il già frequentatissimo parco acquatico Zoomarine.
Per informazioni:
www.comune.pomezia.rm.it