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Un viaggio per le strade di Oslo tra comodità e cucina fusion

Oslo è una meta da considerare per una vacanza. Veloci e comodi i mezzi di trasporto per raggiungerla, moderni gli alberghi per riposare, tante attrazioni nascoste e buoni ristoranti dove assaggiare cibi internazionali

di Vincenzo D’Antonio
 
30 aprile 2016 | 11:03

Un viaggio per le strade di Oslo tra comodità e cucina fusion

Oslo è una meta da considerare per una vacanza. Veloci e comodi i mezzi di trasporto per raggiungerla, moderni gli alberghi per riposare, tante attrazioni nascoste e buoni ristoranti dove assaggiare cibi internazionali

di Vincenzo D’Antonio
30 aprile 2016 | 11:03
 

Ad Oslo ci si arriva low cost, no frills, con la compagnia aerea Norwegian. E già qui, nei servizi aeroportuali e poi a bordo, la prima lieta sorpresa. Finalmente una low cost in cui non alberga una sorta di scellerato patto tacito che sembra così reciti: «Tu passeggero hai pagato biglietto modico, vorresti mica adesso che il servizio sia garbato e gentile? Vorresti mica che ti trattassimo come le compagnie non low cost?». Hostess e steward professionali e molto cortesi. Il viaggio è molto comodo. Direzione Nord, tre ore, nessuno spostamento di lancette. Stesso fuso orario.



Nell'aeroporto il trenino per Oslo. Veloce, corse molto frequenti, venti minuti e si arriva alla stazione centrale della capitale. È il Flytoget airport express train. Biglietti alle casse automatiche. Il primo impatto mostra, vistosamente, quanto praticata nei fatti sia qui la cashless society. La Norvegia ha propria moneta. Orbene, in quattro giorni non si è mai avvertito il bisogno di avere banconota locale: tutto cashless, ogni pagamento, compreso il caffè al bar, con carta di credito! Che meraviglia. La stazione centrale di Oslo è testimonianza cogente di come sviluppare il nuovo commutando la destinazione d'uso del preesistente.



Al fianco della vecchia è stata costruita la nuova stazione, funzionale, efficiente, molto bella; la vecchia è divenuta spazio per aggregazione e per momenti leisure, ristorazione tra essi. E difatti ottima cena, simpatica la location, al Royal Gastropub. Servizio informale, si ordina al banco e si viene serviti al tavolo. Orrime le birre, anche la locale birra norvegese ed imperidibile per quanto classico il piatto di pesce: salmone ed aringa contornati da variegate proposte di originali salse. Conto modico. Sfatiamo l'idea che Oslo sia la capitale più cara d'Europa. Non ci è parso, riteniamo che non sia vero.



Si dorme al Thon Panorama Hotel, un tre stelle dignitoso con il valore aggiunto di un'ottima prima colazione. Da visitare i musei della città ed, ovviamente, non si può perdere l'occasione di ammirare il capolavoro di Edvard Munch: L'urlo. Oslo è anche città portuale, non solo a beneficio dei crocieristi. Importante la flotta peschereccia. Ne sortisce prelibata offerta di pesce fresco. Gradevole la proposta di pesce cucinato all'istante in pescheria del centro. Proprio vicino al Duomo (Domkirke, tutto in legno), la pescheria Fiskeriet. Tutto molto buono, in particolare la zuppa di pesce ed il salmone grigiato. Anche qui servizio molto informale, si pranza su sgabelloni intorno al banco centrale. Si entra in confidenza con gli avventori locali. Possibile anche il take away.



Una cena elegante comunque ci vuole e si opta per il Theatercafeen. Lo chef è il valente Stig Drageide. Cucina fusion, ben riuscite le preparazioni a base di pesce. Da non perdere la passeggiata nella zona bohemienne di Oslo: Grunerlokka. Nei pressi il mercato Mathallen, aperto anche la domenica pomeriggio. Fatti i doverosi distinguo, ha somiglianza con il Mercato San Lorenzo di Firenze. Si acquista bene e, soprattutto, si mangia bene spendendo poco nei ristorantini incastonati nella pregevole struttura. Ottimi i fish burger.



Shopping sul corso principale di questa bella capitale a misura d'uomo: Karl Johans gate. Andare via da Oslo dispiace, dispiace molto. Si avverte che si lascia qualcosa di molto bello. «Stiamo costruendo il futuro e lo vogliamo radioso. Siamo grati al nostro passato perchè è esso che ci fa da guida. Da guida, non da gabbia!»: ecco, sembra essere questo il commiato di Oslo. Ma se è vero, perchè è pur vero, che si va via da Oslo, altrettanto vero è che Oslo non andrà mai più via da noi.

Per informazioni: www.visitoslo.com - info@visitoslo.com

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