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Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia

 
29 ottobre 2018 | 16:47

Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia

29 ottobre 2018 | 16:47
 

Grazie al nuovo collegamento Ryanair tra Orio al Serio (Bg) e Brno, terza rotta verso la Repubblica Ceca dall'aeroporto Il Caravaggio, è possibile scoprire i segreti e i paesaggi della Moravia.

Tolta naturalmente Praga, regina indiscussa del turismo italiano verso la Cechia, con Brno ci si affaccia su una regione completamente diversa, una città ricca di sorprese ancora sconosciute dal turismo di massa. L'ufficio turistico della Repubblica Ceca, in occasione dell'inaugurazione di questa nuova tratta per la stagione invernale da Orio con Ryanair, ha stilato una sorta di top ten, i must-to-see della cittadina, che si seguito riportiamo.

(Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia)

Brno è considerata la metropoli del funzionalismo. Del movimento architettonico rivoluzionario, che fonde aspetti estetici e pratici, conserva diversi capolavori. Il più noto è Villa Tugendhat, firmata dall'architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe e unico monumento dell’architettura moderna in Repubblica Ceca a esser stato incluso nella lista del patrimonio culturale mondiale dell'Unesco. Un accurato restauro ha restituito villa e giardino all’aspetto originario del 1930.

Varcato lo splendido portale gotico a pinnacoli del Municipio Vecchio, alzando gli occhi, si vedrà la mole enorme e minacciosa di un coccodrillo, simbolo del leggendario drago legato alla storia della città. Serve per salire i gradini che portano in cima ai 63 metri della Torre dell’Orologio. In premio un panorama mozzafiato sui tetti rinascimentali della città.

(Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia)

Dalle vertigini alle viscere della terra. Non ci si può perdere la visita di Brno sotterranea. Sotto il Mercato dei Cavoli si sviluppa un dedalo di antichi cunicoli e gallerie, oggi aperti al pubblico. 200 gradini conducono 8 metri sotto il livello urbano, in un mondo da brividi (e non solo per la frescura!). Tre siti imperdibili per un tuffo nella terra ma anche nel tempo. La storica cantina dello zecchiere sotto piazza Dominikanske namesti, con la stanza del conio e un’installazione video che svela la storia della città. Poi gli ambienti macabri eppure architettonicamente. E ancora, la bottega dell’alchimista e le anguste prigioni, con tanto di Stanza della Gogna.

Riemersi in superficie, dopo le atmosfere tetre, si potrà godere dei colori di piazza Zelny trh (Mercato dei Cavoli), il salotto pittoresco della città. Circondata di palazzi storici, dal teatro dove si esibì l’undicenne Mozart e da caffetterie e ristoranti, la mattina ospita il mercato ortofrutticolo, in un tripudio di colori e sapori.

Le sorprese sotterranee non sono però finite. Chi non soffre di claustrofobia può visitare anche il 10-Z, il rifugio antiatomico più segreto di Brno. Pensato, con una capienza massima di 500 persone, come capsula di salvezza per l’élite politica della città e della regione ai tempi della seconda Guerra Mondiale, fu in realtà completato solo nel 1959. La visita dura un’ora, è consigliato indossare il cappotto militare fornito all’ingresso data la temperatura di 14°C e al termine si possono persino degustare snack “socialisti”, come le uova russe.

(Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia)

La cattedrale dei santi Pietro e Paolo, indicata più semplicemente come Petrov, è il simbolo spirituale e non solo della città, nel cui primo nucleo fortificato sorse attorno al 1170. In stile protogotico a tre navate, colpisce per le due torri campanarie, definite “capolavoro neogotico”. Una delle due è aperta al pubblico. Alta 81 metri regala un panorama letteralmente mozzafiato. Le campane suonano il “mezzogiorno di Brno” che però cade alle 11, in ricordo di uno stratagemma che nel 1645 accelerò la fine dell’assedio degli svedesi.

Una piacevole passeggiata nel cuore di Brno conduce agli antichi bastioni, o meglio alla piccola porzione sopravvissuta alla demolizione disposta in epoca napoleonica per impedire che la città diventasse roccaforte degli austriaci. Dell’antica cinta muraria, costellata di contrafforti e torri cilindriche, restano –a parte Porta Meninska, unica sopravvissuta delle cinque originali e oggi sede del Museo del Giocattolo- solo i bastioni (Basty) ai piedi della Cattedrale di Petrov. L’area fin dal 1815 è sistemata a giardino e oggi il parco e i muraglioni sono reduci da un accurato restauro.

(Brno, tesoro nascosto nel cuore della Moravia)

A proposito di fortificazioni, il monumento per cui Brno è sicuramente più nota agli italiani è lo Spielberg, quello de “Le mie prigioni” di Silvio Pellico. Agli albori del Risorgimento, nella fortezza finirono reclusi proprio Pellico e altri patrioti italiani. Le casematte, furono trasformate in gattabuie da Giuseppe II d’Asburgo, ma l’edificio ha un lungo e glorioso passato. Testimoniato nel Museo della Città, allestito tra le sue mura.

Imperdibile il Vida! Science Center, un parco a tema scientifico, proprio nel cuore della città. Entusiasmante per grandi e piccoli, non solo non impedisce di toccare i reperti, ma obbliga a farlo, interagendovi. Sono ben 170 le mostre interattive, su quasi 5mila metri quadrati di esposizione, grazie alle quali imparare, divertendosi, a conoscere il mondo che ci circonda.

A una manciata di chilometri dal centro, per gli appassionati di sport, ecco il circuito di Brno, che storicamente ospita il Gran Premio internazionale di motociclismo.

Per informazioni: www.czechtourism.com

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