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La Modena delle due velocità Tra motori e cibo il mix vincente

di Piera Genta
 
08 ottobre 2018 | 14:53

La Modena delle due velocità Tra motori e cibo il mix vincente

di Piera Genta
08 ottobre 2018 | 14:53
 

Velocità e lentezza il tema di “Gusti.a.Mo”, 3ª edizione del format organizzato da Piacere Modena in collaborazione con il Comune di Modena con il patrocinio di Provincia, Camera di Commercio e Regione Emilia Romagna.

Solo una apparente contraddizione perché velocità e lentezza sono due concetti complementari. In un territorio conosciuto per il cibo ed i motori la velocità si trova nel tempo del pensare, del creare, del produrre e poi raggiungere i mercati, mentre la lentezza è un richiamo ai prodotti tipici del territorio i quali per raggiungere i livelli qualitativi che li contraddistinguono necessitano di pazienza e tempo.

(La Modena delle due velocità Tra motori e cibo il mix vincente)

E su queste due rappresentazioni si è sviluppato il percorso alla conoscenza di alcune produzioni di eccellenza del territorio. Parlando di velocità si inizia dal museo Horacio Pagani a San Cesario sul Panaro dove è possibile vedere una collezione esclusiva delle edizioni limitate che hanno fatto la storia del marchio, dai primi bozzetti agli ultimi modelli di Zonda e Huayra e visitare l’atelier di produzione.

Seconda tappa lo spazio espositivo della Maserati per conoscere la storia del marchio e finire al Museo Casa Enzo Ferrari nel “cofano” di alluminio giallo, edificio futuristico progettato dall’architetto Jan Kaplicky, per la speciale cena di beneficenza in favore di “Chef a scuola, un progetto di valorizzazione alimentare rivolto ai giovani ed alle loro famiglie nelle scuole di Modena di cui è portavoce il cuoco Luca Marchini.

(La Modena delle due velocità Tra motori e cibo il mix vincente)

La lentezza si è articolata nella visita al Caseificio 4 Madonne di Lesignana, deve il proprio nome a un pilastro votivo situato poco distante dalla sede, dopo aver subito ingenti danni dal terremoto del 2012 ha aperto un stabilimento rinnovato e ampliato. Qui si produce il Parmigiano Reggiano con una potenzialità produttiva di 240 forme al giorno, attualmente ha una produzione annua di circa 75mila forme di Parmigiano Reggiano, con più matricole. Nel 2017 il loro Parmigiano Reggiano stagionatura 24 mesi ha ottenuto la medaglia Supergold al World Cheese Awards, l’Oscar dei Formaggi che si è tenuto a Londra.

Altra eccellenza il prosciutto di Modena Dop con la visita presso una delle nove aziende di lavorazione aderenti al Consorzio di tutela, il salumificio dei f.lli Guerzoni, un prosciuttificio a conduzione familiare presente sul territorio modenese da oltre 60 anni. La materia prima proviene da suini di razza bianca pregiata nati ed allevati in alcune regioni del centro-nord Italia con una lavorazione lunga dalla durata di 14 mesi che termina con l’apposito marchio a fuoco da parte dell’Organismo di controllo.

(La Modena delle due velocità Tra motori e cibo il mix vincente)

Non poteva mancare l’Aceto Balsamico di Modena con l’acetaia Del Duca per conoscere da vicino le varie fasi del processo di produzione ed una degustazione sensoriale presso il Consorzio. Un prodotto ottenuto con una tradizionale tecnologia dai mosti d’uva parzialmente fermentati, cotti e/o concentrati ottenuti da uve provenienti esclusivamente dai vitigni Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni. Periodo di affinamento minimo di 60 giorni in recipienti di legno. Se il periodo di permanenza in legno si prolunga per più di tre anni, il prodotto viene qualificato in etichetta come “prodotto invecchiato”. Un prodotto conosciuto in tutto il mondo con grandi estimatori come, notizia di qualche giorno fa, Gèrard Mourou, uno dei nuovi Nobel per la fisica.

Modena con 7.500 ettari di superficie vitata rappresenta il territorio dei Lambruschi Dop (Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro, Modena). Le cantine aderenti al Consorzio dei Lambruschi Modenesi Doc sono 37, una di queste la Cantina Garuti di Sorbara una piccola realtà familiare da quattro generazioni tutti coinvolti nella produzione del vino e nella gestione dell’agriturismo.

E per finire i panini gourmet di Daniele Reponi, un’arte che ha portato su Rai Uno alla Prova del cuoco; una visita allo storico mercato Albinelli ed un fuori programma con una fetta della Torta delle rose della storica pasticceria San Biagio, morbida e gustosa grazie alla ricetta segreta della sua bagna.

Per informazioni: www.gustiamodena.it

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