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Il Brabante, tra food, design e innovazione La Regione europea della gastronomia

di Giovanni Caldara
 
16 maggio 2018 | 10:24

Il Brabante, tra food, design e innovazione La Regione europea della gastronomia

di Giovanni Caldara
16 maggio 2018 | 10:24
 

Ci troviamo nella parte meridionale dei Paesi Bassi, in quella che, dopo la Lombardia Orientale, è diventata la Regione Gastronomica Europea per il 2018, il Brabante, terra che ha dato i natali a Vincent Van Gogh.

Il celeberrimo artista s'identificò con uno dei suoi quadri più iconici al punto da sbilanciarsi con la sorella scrivendole: «Di tutti i miei lavori, ritengo il quadro dei contadini che mangiano patate, che ho dipinto a Nuenen, decisamente il migliore ch'io abbia fatto». Un senso di povertà traspare da quelle cinque figure rappresentate al chiarore di una luce fioca, in cui gli stenti e la miseria sono tangibili e dove però - questo il punto rilevato dalla critica più attenta - una sensazione di fiducia e di dignità emerge attorno a quel pasto frugale, frutto delle durissime fatiche quotidiane.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Le immagini di una civiltà tramontata per sempre lasciano spazio a temi universali - al valore profondamente simbolico, e non solo, del cibo - che è bello siano al centro oggi, con grande vivacità, proprio in quella terra che ha così caratterizzato il genio assoluto e tormentato di Van Gogh.

Le città di riferimento del Brabante sono Eindhoven, polo di eccellenza per la tecnologia e il design, 's-Hertogenbosch, il capoluogo della provincia con la sua magnifica cattedrale gotica dedicata a San Giovanni (nonché città natale di un altro pittore del calibro di Hieronymus Bosch), ma anche Tilburg e Nuenen. Un viaggio alla scoperta di questa terra si offre come una stimolante opportunità per conoscere - attraverso la costante rappresentata dal cibo - le eccellenze gastronomiche di un territorio, presentate al pubblico in strutture assai accattivanti, e dove una riflessione consapevole sulle tematiche oggi più pressanti legate al cibo e all'alimentazione s'innesta su radici dal profondo corso storico.

A Eindhoven, dunque, famosa per la sua squadra di calcio, ma prima ancora per la Philips che ne ha fatto la città universalmente conosciuta per l'innovazione tecnologica: primato che oggi (dopo il trasferimento della Philips ad Amsterdam) Eindhoven vanta nel campo del design. E di grande fascino, proprio da questo punto di vista, sono alcuni ristoranti che si offrono quale biglietto da visita ideale di una città in fermento: si può cominciare da Vane Restaurant & Skybar per ammirare dall'alto la vista di Eindhoven e gustare le creazioni del cuoco Casimir Evens.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Un maestro pasticcere originale e creativo, Ruud Adriaens, lo incontriamo in un altro locale ampio e intrigante: Emma.

Mentre quel matrimonio tra vino, cibo e design lo sperimentiamo piacevolmente da Kazerne, un hotspot in grado di ospitare interessanti mostre d'arte contemporanea.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Mentre una sosta, specie di sera per tuffarsi nella movida giovanile, andrà dedicata all'eclettico Down Town Gourmet Market, che offre una vasta rappresentanza delle diverse cucine del mondo.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Ma quali sono i prodotti e i sapori che si mostrano all'esploratore curioso? Sono gli asparagi, le fragole, le acciughe, persino il caviale prodotto dagli storioni che nuotano nei bacini di Eindhoven, oltre alle birre e ai famosi formaggi, che in questa regione saranno dolci e cremosi. Ma tra le glorie locali si segnala anche la carne d'agnello, e ancora quella frutta e le verdure coltivate sempre più secondo i rigorosi dettami dell'agricoltura biologica. In una regione che annovera ben 19 ristoranti stellati un'esperienza interessante per il turista la offre Gast: siamo nel capoluogo 's-Hertogenbosch in quella che una volta era una cappella ora riconvertita a ristorante per l'intera durata della manifestazione.

È qui che in un ambiente suggestivo si alternano, su quello che era l'altare e che oggi è un moderno passe di cucina, cuochi del calibro di Soenil Bahadoer, il bistellato che con il suo ristorante De Lindehof ha sede a Neunen, accanto a un'altra chiesa, quest'ultima immortalata dal grande Van Gogh: quella di Soenil non a caso è una cucina innovativa che si lascia influenzare dagli stimoli offerti dall'arte moderna.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Proprio il collegamento tra cibo e tecnologia da un lato, design e conoscenza dall'altro rappresenta uno dei concetti chiave che verranno sviluppati nel corso dell'anno: la Food Design Week di Meierijstad è in programma dal 6 all'8 luglio e ne rifletterà con un ricco programma di eventi. Ma il tema verrà ripreso anche a Eindhoven durante l'importante Dutch Design Week (20-28 ottobre) e nell'affascinante Glow, il famoso festival dedicato alla luce.

Ed è ancora l'effervescenza di una regione balzata quest'anno all'attenzione generale a intersecarsi con le mille iniziative volte a godere del buon cibo nel contesto di una vita sana: ne sono espressione una città vivace come Tilburg - che è stata la città Europea dello Sport nel 2016 - che ha pensato a un intrigante itinerario, in bicicletta, alla scoperta delle birre (e delle abbazie) prodotte dai monaci trappisti.

(Il Brabante, tra food, design e innovazione ecco la Regione europea della gastronomia)

Mangia bene, vivi meglio è il monito che accompagna le numerose iniziative collaterali capaci di dare una sostanza meno effimera a una festa che di sé intende lasciare una testimonianza da condividere: salute e cibo rappresentano quel connubio che andrà allora declinato nelle forme di una facile quanto gustosa creatività. Così il discorso raggiungerà le scuole, certo gli agricoltori per poi contagiare - questo il proposito - un'intera comunità in un abbraccio, non solo virtuale, racchiuso nell'epigrammatico messaggio: “We are food”.

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