Fa discutere l’ipotesi di applicare la tassa di soggiorno tutto l’anno negli alberghi di Fasano (Br). La proposta del Comune è stata fortemente criticata da Federalberghi, che ha chiesto un intervento del prefetto.
Da un lato c’è l’Amministrazione comunale, che lamenta un
tasso troppo elevato di evasione della tassa di soggiorno nei mesi estivi, dall’altra ci sono invece gli albergatori, i quali temono che l’imposta possa addirittura trasformarsi in un deterrente per quei turisti (di certo non numerosi come in estate) che decidono di trascorrere un periodo di vacanza in inverno o in primavera nel piccolo centro del brindisino.
Il nuovo regolamento sarà discusso giovedì in Consiglio comunale; per passare ed essere quindi applicato, dovrà ottenere un voto a maggioranza, ma gli albergatori si stanno già muovendo con alcune iniziative, nel tentativo di bloccarlo. Una su tutte, la lettera scritta dal presidente di Federalberghi,
Pierangelo Argentieri, al prefetto di Brindisi: «Gli eventuali repentini aumenti dell’imposta di soggiorno - ha detto - sarebbero causa per le strutture ricettive di danni economici gravissimi, la cui responsabilità a ricadere sul Comune».
Pierangelo Argentieri
Già oggi la tassa di soggiorno nelle strutture alberghiere di Fasano sale fino a 5 euro a pernottamento per le strutture a 5 stelle presenti sul territorio, a differenza di altri Comuni, in cui si paga ancora un euro o poco più. Da qui la preoccupazione degli albergatori della zona. Da parte sua, il sindaco di Fasano appare convinto della sua scelta: «L’anno scorso abbiamo scoperto che il numero delle presenze non corrispondeva realmente a quanto noi incassavamo», ha detto il primo cittadino,
Francesco Zaccaria, interpellato da
Repubblica, precisando inoltre che un’analisi approfonditi dei dati sui flussi, aveva rivelato che, solo in estate, erano stati registrati addirittura 40mila autisti di autobus (che per regolamento non pagano la tassa di soggiorno, ndr). Troppi, secondo il sindaco, per non suscitare qualche dubbio.