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Anfiteatro del Vittoriale, 500mila euro per coprirlo con “marmo rosso di Verona”

di Renato Andreolassi
 
15 marzo 2019 | 16:18

Anfiteatro del Vittoriale, 500mila euro per coprirlo con “marmo rosso di Verona”

di Renato Andreolassi
15 marzo 2019 | 16:18
 

Fra i cimeli di D’Annunzio ritrovati in soffitta, un contributo - quasi a sorpresa - di 500mila della Regione Lombardia per coprire di “marmo rosso Verona” l'anfiteatro del Vittoriale.

Il boom di visitatori - 20 mila in poco più di due mesi - e la prossima uscita del film “Il cattivo poeta” con Sergio Castellitto, a Gardone Riviera è arrivato anche l'annuncio della consigliera del ministro dei Beni culturali per le reti museali Daniela Tisi.

(Anfiteatro del Vittoriale, 500mila euro  per coprirlo con marmo rosso di Verona)

«Un gruppo di esperti - ha dichiarato - nei prossimi giorni inizierà un giro fra tutti i complessi storici, artistici e culturali del nostro Paese, per arrivare ad assegnare ai migliori siti un “marchio” di qualità territoriale. L'obiettivo è quello di stabilire e riconoscere, come qui al Vittoriale, chi opera davvero concretamente per tutelare e far conoscere le nostre bellezze e incrementare così le presenze turistiche italiane e straniere».

Una sorta di rivoluzione rispetto al passato. Un marchio, un timbro del Governo, che garantisce l’alta qualità dell'offerta culturale presente in quella zona. Più o meno come la Dop o Docg nel campo agro-vinicolo-alimentare per garantire l'originalità delle nostre produzioni. Il made in Italy a tutela di beni universali, con ben 53 siti Unesco riconosciuti patrimonio dell'Umanità e da visitare almeno una volta nella vita.

Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale, assieme ad un altro Bruno, Stefano Galli assessore lombardo alla Cultura e alla autonomia, ha presentato gli splendidi cimeli ritrovati in soffitta (stufe gioiello, mobili, selle, opere d'arte e oggetti personali) e d'ora messi in vetrina nella mostra “D'Annunzio ritrovato” a cura di Angelo Bucarelli. Un lavoro durato cinque anni in riva alla sponda bresciana del lago di Garda.

“Amori segreti si ritrovano e si congiungevano, li instauriamo e restauriamo. La vita antica e nuova”, scriveva il Vate nelle “Novelle della Pescara” e ne “L’allegoria dell'autunno”. Così come a vita nuova sono tornate la serra dove si coltivano preziose essenze naturali e le Vallette colpite e offese dal maltempo dell'autunno scorso.

L'imminente primavera porterà anche la giornata delle scuole e il Festival della Bellezza perché , ha sottolineato il vulcanico Guerri, «un museo è vivo se è vissuto ogni giorno e ogni ora»; lo dimostrano le cifre dello scorso anno: la Casa museo nel 2018 ha raggiunto e superato ogni record di visitatori, 265.146, la cifra più alta raggiunta negli ultimi 40 anni. «Un esempio virtuoso ,unico - ha rimarcato l'assessore Bruno Galli - a dimostrazione che un euro investito in cultura, ne genera altri cinque».

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