Il magico scenario del Parco rurale dell’alta Murgia e della Biomasseria Lama di Luna a Montegrosso di Andria hanno fatto da palcoscenico per la seconda edizione di P-Assaggi.
Una crasi di “paesaggi” e “assaggi”, un evento organizzato da Tirsomedia in collaborazione con La Puglia è Servita. Un racconto che parte dalla storia del territorio per arrivare sulle nostre tavole. Parlando di paesaggi, difficile non rimanere stregati dalla bellezza del Parco dell’Alta Murgia: i mille colori dal verde dei campi di grano a quello traslucido della stipa del lino delle fate in fiore, al rosso dei papaveri ed al giallo della ferula; il profumo del timo selvatico, masserie, jazzi e muri di pietra a secco che delimitano le zone assegnate al pascolo delle greggi, le antiche raccolte d’acqua piovana, lame e gravine e tante forme di vita. Uno scrigno di biodiversità unico da scoprire e non a caso, Federico II di Svezia ha scelto questa zona per edificare Castel del Monte, geniale esempio di architettura medievale, dal 1996 patrimonio Unesco.
Veniamo agli assaggi, articolati in quattro masterclass: Prima la materia, a cura de La Puglia è Servita, con Licia Granello, Gennaro Esposito (chef ** MIchelin del ristorante Torre del Saracino) e Marcello Longo (Slow Food Puglia); L’oro extravergine, a cura di Buonaterra - Movimento Turismo dell’Olio Puglia, con Maurizio Pescari; I Rosati di Puglia: Negroamaro e Bombino nero a confronto, a cura del Movimento Turismo del Vino Puglia, con Massimo di Cintio; I Rossi della Doc Castel del Monte, a cura del Consorzio di Tutela Vini Doc Castel del Monte con Francesco D’Agostino.
Prodotti unici ed interessanti, tra cui il Pane di Altamura Dop; la cui ricetta è rimasta invariata dal Medioevo, dalla tipica forma di cappello a falda larga, crosta dorata e croccante, pasta morbida, gialla e leggermente alveolata, aromi di nocciole e profumo inebriante; il cece nero della Murgia carsica con la sua buccia rugosa ed irregolare richiede un tempo di ammollo di 12 ore e una cottura di circa due ore. Sapore intenso, vagamente erbaceo e la sua naturale sapidità fa sì che sia possibile consumarlo con un filo di olio extravergine, senza sale. Dolcissima burrata e l’insolito Pallone di Gravina di latte crudo vaccino dalla forma tondeggiante, simile ad un caciocavallo; le mandorle di Toritto, piccole e molto gustose; Capocollo di Martina Franca dalla lenta marinatura nel vino cotto. Tutti prodotti presidi Slow food.
E ancora tanti assaggi preparati da chef ed artigiani del gusto provenienti da tutta la regione:
Ristorante Porta di Basso - Peschici (Fg); Locanda Di Nunno - Canosa di Puglia (Bt); Antichi Sapori - Andria Montegrosso; Ristorante Corteinfiore - Trani; Masseria Cimadomo, La Bottega Dell'Allegria, Masseria Torre di Nebbia - Corato (Ba); Ristorante Perbacco e Stammibene - Bari; Taverna Le Rune - Bari Torre a Mare; Pashà Ristorante - Conversano (Ba); L'Antica Locanda - Noci (Ba); Masseria Amastuola – Crispiano (Ta); Ristorante Lilith - Vernole (Le).
Tra gli artigiani del gusto Tuorlo Biancofiore di San Giovanni Rotondo, una piccola realtà ubicata nel cuore del parco nazionale del Gargano, dove le galline sono allevate libere nel rispetto dei loro ritmi biologici con alimentazione prettamente naturale. Le uova ottenute sono più ricche di valori nutrizionali e presentano un gusto molto più delicato rispetto alle uova provenienti da allevamenti in gabbia o a terra. Le uova vengono confezionate all’interno di un involucro insolito sul mercato: una scatola dalla forma particolare che rispetta i tre valori dell’azienda: benessere dell’animale, qualità del prodotto e salvaguardia dell’ambiente.