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Gran Sasso, al Duca degli Abruzzi resiste la tradizione di montagna

di Renato Andreolassi
 
16 luglio 2019 | 15:04

Gran Sasso, al Duca degli Abruzzi resiste la tradizione di montagna

di Renato Andreolassi
16 luglio 2019 | 15:04
 

Il rifugio nel Teramano a 40 minuti da Campo Imperatore (Aq) accoglie tanti turisti grazie alla tenacia dei suoi giovani gestori, che dicono: «Manteniamo vivo un luogo carico di storia e tradizioni».

È l'Italia che non ti aspetti, quella dei giovani che amano le sfide più imprevedibili, quasi eroiche. Due di questi temerari li abbiamo trovati al Rifugio Duca degli Abruzzi, 2.388 metri nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Il Rifugio Duca degli Abruzzi (Gran Sasso, al Duca degli Abruzziresiste la tradizione di montagna)
Il Rifugio Duca degli Abruzzi

Carlotta e Luigi sono i due giovani gestori del Rifugio del Cai Roma, base di partenza per molte escursioni salendo da Campo Imperatore. «Abbiamo accettato di venire fin quassù - dicono - per mantenere vivo un luogo carico di storia e tradizioni locali, ma quante difficoltà e lacci burocratici! Praticamente è tutto blindato. Per fortuna ci salviamo come punto di appoggio e di ritrovo per le escursioni e con i prodotti tipici, che riusciamo però a reperire con molta difficoltà. Formaggi e salumi anzitutto, anche se i piccoli produttori locali sono sempre meno. Per noi credere nel turismo e nella tutela dell'ambiente non è solo una ragione di vita, ma un esempio anche per chi vuole dedicarsi davvero alla montagna e farla vivere».

Il rifugio dista 40 minuti da Campo Imperatore (Gran Sasso, al Duca degli Abruzzi resiste la tradizione di montagna)
Il rifugio dista solo 40 minuti da Campo Imperatore

E al rifugio, pochi piatti all'insegna della genuinità apprezzati soprattutto dai turisti stranieri. Assieme a Carlotta e Luigi sono sicuramente da elogiare anche i promotori del Festival del Gran Sasso che si tiene nei mesi di luglio e agosto con eventi, escursioni, itinerari, mostre, buona cucina e natura. 13 i comuni coinvolti con capofila la martoriata l'Aquila, mai doma e in fase di lenta ricostruzione dopo i 309 morti del terremoto del 2009.

«È la nostra sfida - scrivono gli organizzatori - creare e fare rete per lavorare insieme, ognuno  inseguendo i propri sogni, le proprie passioni, amando il proprio lavoro e la propria terra rendendo vivo e accogliente il Gran Sasso e il cuore dell'Abruzzo. Tutto ciò grazie agli eventi sportivi, alla cultura, alla spiritualità, alla gastronomia e alle tradizioni che arricchiscono la montagna più alta degli Appennini, capace di offrire scenari maestosi, vette altissime e luoghi incontaminati».

Per informazioni: www.rifugioducadegliabruzzi.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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