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Cavallino, vietati i castelli di sabbia Sulle spiagge ostacolano i soccorsi

 
30 agosto 2019 | 09:45

Cavallino, vietati i castelli di sabbia Sulle spiagge ostacolano i soccorsi

30 agosto 2019 | 09:45
 

Toglieteci tutto, ma non paletta e secchiello sotto l’ombrellone. Per gli italiani è una tradizione, ma dal Comune veneto arriva lo stop del sindaco perché rappresentano un problema.

Tutto è partito dalla protesta di un nonno che si è visto dire di “no” al castello di sabbia che stava progettando coi nipoti sulla spiaggia Cavallino. L’ordinanza infatti prevede che ombrelloni e lettini non possano stare a meno di 5 metri dalla battigia, ma non solo: divieto anche a “qualsiasi attività o comportamento che limiti o impedisca il transito delle persone e dei mezzi di soccorso sia lungo il lido sia dalla spiaggia verso il mare e viceversa”.

Cavallino dice no ai castelli di sabbia (Cavallino, vietati i castelli di sabbia Sulle spiagge ostacolano i soccorsi)
Cavallino dice no ai castelli di sabbia

Il nonno in questione è Franco Beccari che ha deciso di inviare una lettera a una testata online per manifestare tutto il suo disappunto, insieme alla minaccia di ritorsioni immediate. «Meglio cambiare località balneare - dice stando a quello che riporta La Repubblica - se non posso lasciare i miei nipoti giocare a fare i castelli di sabbia sulla battigia. Siamo stati tutti bambini e il gioco che non vedevamo l'ora di fare era quello di costruire qualche cosa con la sabbia, canali, castelli, tutto quello che ci divertiva. E se non lo fai sul bagnasciuga dove lo puoi fare?”. Va detto che questo non è il solo Comune ad applicare un’ordinanza simile.

Pronta la replica del sindaco, Roberta Nesto: «L’ordinanza sulla balneazione emessa dall'amministrazione comunale - riporta La Repubblica - recepisce norme nazionali e regionali, ma deve essere applicata con buonsenso». Oltre che il sindaco, il nonno arrabbiato chiama in causa anche la Capitaneria di porto, intervenuta per garantire che l'ordinanza venga rispettata. «I colleghi hanno fatto dei controlli tra l'altro senza fare contravvenzioni - precisa però il capitano di fregata Alberto Pietrocola, portavoce della Capitaneria di Porto di Venezia - per fermare una situazione che ormai era degenerata: ombrelloni e lettini messi praticamente in acqua. Nessun divieto specifico riguarda peraltro i castelli di sabbia».

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