Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 24 aprile 2024  | aggiornato alle 18:32 | 104795 articoli pubblicati

Valtellina in festa tra vigneti, cultura e buon cibo

di Emanuela T. Cavalca
 
07 agosto 2019 | 10:26

Valtellina in festa tra vigneti, cultura e buon cibo

di Emanuela T. Cavalca
07 agosto 2019 | 10:26
 

Visitare la regione, passeggiando tra le vigne, scoprendo la natura a misura d’uomo. Troviamo manifestazioni, feste, all’insegna dello sport, enogastronomia e cultura.

Un turismo che sa di valori antichi, di profumi inaspettati e di persone vere. Il caldo eccessivo di queste giornate estive fa scattare il desiderio di fuggire dalle città. Chi abita in Lombardia ha a disposizione diverse mete: mare, lago e montagna.

Tante le occasioni di svago ad agosto in Valtellina (Valtellina in festa tra vigneti, cultura e buon cibo)
Tante le occasioni di svago ad agosto in Valtellina

Questa volta andiamo in Valtellina, ma abbiamo deciso di fare il turista, attento al portafoglio. Dunque, basta prendere un treno Trenord, che per pochi euro arriva a Sondrio, da qui, alle spalle della stazione, un bus in pochi minuti porta a Castione Andevenno, in Valtellina, ma i più sportivi possono andare anche a piedi, tra i vigneti. Siamo a un’altitudine di circa 300 metri, tanto basta per uscire dall’afa insopportabile. È una cittadina incastonata tra i terrazzamenti dei vigneti, da una parte le uve del Valtellina Superiore Docg e dall’altra il Valtellina Doc. La fortunata esposizione al sole, fa sì che pietre dei muretti rilascino il calore assorbito durante la giornata, a tutto vantaggio dei grappoli. Il Nebbiolo è il vitigno più importante della Valtellina e l’unico ammesso dalla Doc.

Presto anche in Valtellina si aprirà la stagione della vendemmia (Valtellina in festa tra vigneti, cultura e buon cibo)
Presto anche in Valtellina si aprirà la stagione della vendemmia

Molte viti, che circondano la cittadina, hanno compiuto più di cento anni e gran parte delle proprietà passano di padre in figlio. Certo parliamo di piccoli appezzamenti, sparsi qui e là nella vallata. Non c’è casa che non possieda una cantina con un piccolo torchio per una produzione personale. La nota sagra “Ciapél d’or”, quest’anno è arrivata alla sua 35ª edizione: il terzo e ultimo giorno premia il lavoro del viticoltore, spingendo i piccoli produttori a migliorare la qualità. Tanto è vero alcuni si sono convinti a creare una propria etichetta; nella zona esistono sei case vinicole, tutte di media dimensione. Siamo andati a visitare la cantina Menegola, che produce 39mila bottiglie. Merita una visita: una sala di degustazione a vetrata con vista sui terrazzamenti e dei tavoli in legno di castagno grezzo. A breve saranno pronte delle stanze per soggiornare.

La Cantina Menegola fu aperta nel 1850 (Valtellina in festa tra vigneti, cultura e buon cibo)
La Cantina Menegola fu aperta nel 1850

«La cantina è stata costruita nel 1850 da mio nonno - racconta Walter Menegola che ha visto ben 93 vendemmie - Da bambini ascoltavamo in silenzio i racconti dei grandi. Anche noi dovremmo essere capaci di trasmettere questa antica sapienza, così gli abbiamo dedicato un vino, nel nome di quella saggezza, che ci ha lasciato in eredità. Noi fratelli abbiamo fondato la cantina nel 2006, ma probabilmente era già nel mio animo. Quando andavo a visitare le cantine all’estero, acquistavo libri e curiosavo, così sono nate queste etichette particolari. Il vino è di tutti e quindi l’estetica deve essere smart».

Cantina Menegola significa due ettari coltivati esclusivamente a Nebbiolo: la filosofia? quantità limitata, ma di qualità.  Tanto è vero che ha ricevuto diversi riconoscimenti. «Per inciso non uso lieviti – conclude - perché sono intollerante, quindi i nostri vini possono essere sorseggiati tranquillamente». La nota sagra di Castione prende il nome dal “ciapél”, la ciotola in legno, usata per bere in compagnia. La festa richiama migliaia di persone, che gustano piatti locali, ascolta musica, cammina tra i vigneti, va alla scoperta delle incisioni rupestri, pratica rafting, s’inerpica tra i boschi o va per cantine.

Una forma di turismo che sta prendendo piede, molto apprezzata dagli stranieri. Quest’anno alla festa è stato invitato Salvatore Signorelli, titolare di “Mastersciatt”, una fiorente attività di cibo da strada. «L’ispirazione è nata a Torino - racconta Salvatore - dopo essermi messo in coda per quaranta minuti ad acquistare una piadina. Ho pensato: perché non vendere con un truck car una specialità valtellinese?  Sciatt, letteralmente significa rospo, non è altro che una piccola frittella dal cuore di formaggio, ideale da vendere in un cono di carta.  L’impasto viene fatto al momento e di fronte al cliente: la pastella di grano saraceno unita all’acqua gasata, sale, grappa e formaggio. In poco tempo Mastersciatt è diventato noto, tanto da apparire al pubblico televisivo durante la Prova del cuoco e al Festival di Sanremo. Salvatore non si è montato la testa, certo il lavoro è impegnativo, ma rende. «L’unico difetto - conclude - è che mentre gli altri sono in festa, io lavoro. Ho cinque dipendenti e ho creato un format “Valtellina” grazie ad accordi con imprese locali, non solo, con il truck, su richiesta dei Comuni, supportiamo le sagre locali, come nel caso di “Ciapél d’Or”».

Paolo Piatta, proprietario di due ettari e mezzo, tutto pregiato Sassella Docg, anche lui partecipa alla manifestazione: «Quest’anno la gradazione è arrivata a 21 gradi – racconta - ormai le vendemmie sono anticipate per colpa dell’aumento delle temperature. Il 90% della produzione viene conferita in cantina, il resto è per uso personale. Se non ci fosse l’aiuto delle zie e dei miei familiari diventerebbe una attività troppo onerosa. Basti pensare che ho dovuto rifare dei muretti, costati migliaia di euro, ma sono essenziali per la sicurezza». Paolo è un profondo conoscitore della zona, anche perché ha un passato da assessore.  Grazie a lui siamo andati a conoscere Tarcisio Serafini che 30 anni fa ha piantato ben 70 piante di ulivo in una frazione di Castione a 650 mt, ormai ottantenne, ha passato l’amore per la terra agli eredi. Produce un olio pregiato, premiato come migliore della Valtellina.

Più  su, nella località Barboni, a mille metri di quota si arriva a “Viadelcampo”. Consigliamo a tutti gli amanti della natura di prenotare un pranzo  o una cena in questa struttura: la titolare Barbara Galimberti vent’anni fa ha fatto una scelta di vita per vivere a contatto con la terra. Coltiva fiori, frutta, grano antico con cui prepara il pane: tutto secondo un metodo rigorosamente biologico. Non solo, Barbara organizza attività didattiche sulla conoscenza delle erbe e su come cucinarle. Nella sua abitazione aleggia un profumo di legno, di pulito, non certo di artificiale. «Ho una vita lenta, ma io amo tutto questo e sto cercando di farlo apprezzare anche ai miei tre figli», racconta mentre serve una torta squisita accompagnata da un caffè fatto con radici di tarassaco tostate.

Poco distante non si può rinunciare ad andare a trovare Marco Aili, che ha un centinaio di arnie: produce miele biologico certificato. Le sue postazioni sono lontano dalla strada e ben distanti dalle viti e coltivazioni. Una produzione che si può trovare in erboristeria o nei mercati di Campagna Amica. Il suo mille fiori ha dei sentori particolari, ideale da accostare al formaggio. Questa è una zona ricca di squisitezze: a primavera si trovano ottimi asparagi verdi e a fine estate, al rientro dalle malghe, si possono visitare delle latterie, acquistando saporiti formaggi.

Alcuni eventi prossimi in Valtellina:

  • Calici di stelle (10 agosto) a Sondrio
  • La Notte Nera Livigno (10 agosto)
  • Festival Le Altre Note (fino all’8 settembre) trenta concerti musica dal vivo in diverse località della provincia di Sondrio
  • Magico Crocevia, festival artisti di strada a Tirano (9/10 agosto)
  • Color emotion ad Aprica (13 agosto)

Per informazioni: www.valtellina.it/eventi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Italmill
ROS
Vini Alto Adige
Union Camere

Italmill
ROS

Vini Alto Adige
Fonte Margherita
Giordana Talamona