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L'idea di Genova, tassa di soggiorno obbligatoria anche per Booking

I ricavi derivanti dall’imposta schizzano in alto, quasi del doppio negli ultimi 2 anni: da 2,5 milioni a quasi 4 milioni di euro. Il Comune assicura che saranno investiti nel turismo coinvolgendo anche Maurizio Cattelan. Regole precise e ferree anche per i portali di prenotazione online, che dovranno dunque adeguarsi al pagamento della tassa comunale.

 
14 gennaio 2020 | 10:44

L'idea di Genova, tassa di soggiorno obbligatoria anche per Booking

I ricavi derivanti dall’imposta schizzano in alto, quasi del doppio negli ultimi 2 anni: da 2,5 milioni a quasi 4 milioni di euro. Il Comune assicura che saranno investiti nel turismo coinvolgendo anche Maurizio Cattelan. Regole precise e ferree anche per i portali di prenotazione online, che dovranno dunque adeguarsi al pagamento della tassa comunale.

14 gennaio 2020 | 10:44
 

Da 2 milioni e mezzo di euro incassati nel 2017 a 3 milioni e 760mila euro del 2019: questo è l’incasso maturato dal Comune di Genova grazie alla tassa di soggiorno. Il boom lo si deve all’accordo con Airbnb stipulato nel 2017 che obbliga il portale a versare la tassa. Ma ora c’è di più: Genova obbligherà anche Booking a versare l’imposta così da arrotondare ulteriormente gli introiti e stringere le normative sul turismo cittadino.

la tassa di soggiorno frutta oltre 4 milioni di euro (Genova, la tassa di soggiorno obbligatoria anche per Booking)

La tassa di soggiorno frutta oltre 4 milioni di euro

Le proiezioni effettuate dall’amministrazione comunale parlano di un quarto trimestre (che si chiuderà a gennaio 2020) che porterà gli incassi oltre i 4 milioni di euro. Un aumento determinato in parte da un piccolo rialzo delle presenze turistiche, ma soprattutto da un aumento della stessa tassa di soggiorno, ritoccata ad aprile 2018. Oggi le tariffe vanno da 1,50 a 4,50 euro e spingono in alto i ricavi anche grazie ad una serrata lotta all’evasione.

A questo punto si apre il tema annoso: dove vanno a finire però tutti questi ricavi? Il Comune spiega che il 60% della raccolta, ovvero di quei 2,5 milioni del 2017, è stato destinato proprio all’accoglienza che è stata promossa soprattutto attraverso azioni di marketing, comunicazione e promozione. Ma la strategia è a più ampio raggio e comprende anche i trasporti e la cultura che ha visto il coinvolgimento dell’artista Maurizio Cattelan per “decorare” la città. Ma non solo perché il restante 40% degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno coinvolgerà altri artisti che arriveranno in città per renderla migliore sotto la supervisione anche degli albergatori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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